Per quindici anni, nella metropolitana di Amsterdam sarà vietata la pubblicità degli alimenti malsani destinati a bambini e giovani al di sotto dei 18 anni. Lo ha deciso il sindaco della capitale olandese, nell’ambito della lotta all’obesità, in collaborazione con l’Alliantie Stop Kindermarketing. Il divieto riguarderà prodotti come patatine fritte, biscotti, dolci, gelati e si inserisce nella politica di “tolleranza zero” nei confronti del junk food che è già in vigore per tutte le iniziative organizzate o sponsorizzate dal Comune di Amsterdam. Il nuovo contratto per la pubblicità, che avrà effetto dall’inizio del 2018, riguarda le 200 pensiline, i cartelloni e le insegne digitali delle 58 stazioni della metropolitana della città olandese.
La decisione sulla pubblicità di junk food del Comune di Amsterdam ha sollevato anche critiche da parte di chi la ritiene ispirata da un atteggiamento paternalistico. Su NPO Radio 1, emittente radiofonica olandese del servizio pubblico, il “teologo della cultura” Frank G. Bosman, cattolico, ha osservato che i Paesi Bassi stanno diventando un luogo in cui i bambini vengono portati in giro in una gabbia dorata, al riparo da ogni ansia, disagio, sfida e tentazione. Secondo Bosman, un mondo che priva i bambini di tutte le tentazioni priva gli stessi bambini di una lezione molto importante: il controllo.
In Olanda, nella fascia di età compresa tra i 4 e i 19 anni, si registra una percentuale di bambini e giovani in sovrappeso del 13,6%, con il 2,7% di obesi.
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Gli Olandesi sono avanti..
Lo Stato ha il dovere morale di proteggere la salute dei suoi abitanti! Il paternalismo piuttosto lo esercitano i governi quando nonostante si scopra per esempio che i prodotti animali sono dannosi per la salute non danno si cittadini le informazioni reali presupponendo che una dieta vegana sia estrema (come se farsi operare al cuore per un infarto dovuto ad uno scorretto stile di vita non fosse estremo! )