Stop alla vendita per alcuni tipi di integratori alimentari a base di aloe. Dallo scorso 8 aprile 2021, in seguito a una decisione della Commissione europea, sono vietati i prodotti e le preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell’idrossiantracene. Si tratta di sostanze naturalmente presenti nella parte verde di queste piante, utilizzate per le loro proprietà lassative. Secondo Efsa, tuttavia, non ci sono dati a sufficienza per escludere che queste sostanze siano genotossiche e cancerogene.
Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2021/468 del 18 marzo (che modifica l’allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006), la Commissione ha bandito gli integratori a base di Aloe contenenti derivati dell’idrossiantracene, aloe-emodina, emodina, l’analogo dentrone e suoi derivati. Inoltre sono state messe sotto sorveglianza le preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna L., e a base di corteccia di Rhamnus frangula L. o Rhamnus purshiana DC, che come l’aloe contengo derivati derivati dell’idrossiantracene.
Aloe: la decisione della Commissione europea
La decisione è arrivata dopo che l’Autorità per la sicurezza alimentare alla fine del 2017 aveva pubblicato una valutazione sull’uso dei derivati idrossiantracenici negli alimenti, su richiesta della stessa Commissione. Esaminando gli studi scientifici disponibili, l’Efsa aveva concluso che queste sostanze possono danneggiare il Dna. Inoltre, l’estratto totale di aloe e il dantrone si sono rivelati anche cancerogeni. In un parere precedente, datato 2013, l’Autorità aveva determinato che queste sostanze possono sì migliorare la funzionalità intestinale, ma già allora aveva rilevato potenziali problemi di sicurezza. Per questo motivo ne aveva sconsigliato l’assunzione a lungo termine e a dosaggi elevati. Queste conclusioni sono in linea con quelle dell’Organizzazione mondiale della sanità, dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), dell’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio e altri organismi internazionali.
La reazione dell’industria
La scelta di bandire i prodotti che contengono queste sostanze non è piaciuta a tutti. In una nota, FederSalus ha fatto sapere di “non condividere le modalità con cui la Commissione Europea ha deliberato il verdetto e sostiene che sarebbe stato necessario ulteriore tempo per poter condurre degli studi scientifici più accurati e precisi a garanzia e a beneficio dei consumatori e del settore ed evidenzia che il Regolamento stesso dichiara che persistono incertezze.”
In ogni caso, contrariamente a quanto lasciato intendere da alcuni media, “non tutti i prodotti a base di Aloe sono banditi, ma solo quelli che contengono idrossiantraceni.” precisa sempre FederSalus. Il divieto riguarda infatti solo i prodotti usati a scopo lassativo. “Al fine di chiarire l’impatto effettivo di questa norma, – spiega FederSalus – è necessario specificare che le molecole degli idrossiantraceni, definite non sicure da parte dell’Efsa, sono contenute solamente in una specifica parte della pianta, nelle parti più esterne della foglia. Non è quindi bandita l’intera pianta dell’Aloe.” Restano quindi consentiti i prodotti realizzati a partire dal gel ottenuto dalla porzione centrale delle foglie, dove queste sostanze non sono presenti.
Come essere sicuri che i prodotti a base di aloe, che magari abbiamo acquistato prima del divieto, siano privi di queste sostanze? Come spiega Altroconsumo, generalmente gli integratori che contengono i derivati dell’idrossiantracene indicano in etichetta una funzione “lassativa”. Quelli che invece non li contengono, realizzati con gel di aloe dichiarano un effetto “depurativo”, “drenante”, “rigenerante” o “lenitivo”. Inoltre, spesso viene dichiarata l’assenza o l’eliminazione dell’aloia, una delle sostanze ora vietate.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Anche le radiazioni elettromagnetiche da impianti di telefonia mobile possono distruggere il DNA, ma chissà com e ne siamo circondati, nessun provvedimento, anzi.. Il 5G è pronto a deteriorarci la salute Ma certe volte ci si accanisce su un prodotto, per lo più vegetale che l’essere umano ha utilizzato da secoli per la propria salute.. Questa volte è toccato all’aloe..
Ti ringrazio per questo articolo onesto. Ultimamente viene criminalizzata in toto questa meravigliosa pianta dalle proprietà eccezionale, senza specificare che la parte incriminata è quella esterna…la buccia. Nel succo di Aloe Alimentare, viene tolta l’idrossiantracene contenuto nella buccia, lasciando solo il Gel, così possiamo sfruttare le sue benefiche proprietà.
Mi sembra corretto precisare che la sostanza incriminata è per lo più usata in molti altri integratori che hanno effetto lassativo e che non contengono aloe…quindi l’accanimento dell’Unione europea contro l’aloe mi sembra eccessivo soprattutto dopo che i suoi benefici sono stati riconosciuti già dall’antico Egitto e soprattutto testimoniati da tutte quelle persone che li usano e ne traggono benefici indiscutibili per la propria salute a meno che non si abbia un’intolleranza specifica verso la pianta anche se è raro …comunque mi sorge un dubbio.. non è che si vuole bandire qualcosa che costa poco soprattutto perché non ne traggono benefici solo le case farmaceutiche e visto che lo si può coltivare facilmente e i suoi benefici sono indiscutibili…la cosi detta medicina silenziosa naturale può essere un problema nel caso tutti ne facessero uso… comunque non credo che basti questo per far smettere di usare l’aloe perché oltre le ricerche ripeto parla la salute della gente..la mia compresa.
certo che lascio il mio commento, ancora ieri notte, nel l° giorno di massimo valore delle foglie secondo il calendario biodinamico, ho preparato la formulazione di padre Zago, di cui consiglio il libro, e ne sono felicissimo perchè da 81enne ne ho grande beneficio per il mio intestino, mia madre la prendeva fino a 101 anni, ed infine benedico il giorno che ho conosciuto padre Zago mio super graditissimo ospite.
Utilizzo l’ aloe vera come integratore e detossinante da oltre 10 anni, delle migliori marche sul mercato e durante i cambi di stagione.Gli effetti benefici sono tantissimi e mi sento come se avessi 10 anni in meno, inoltre rafforzo le mie difese immunitarie ed evito di ammalarmi nella stagione invernale.Continuerò ad usarla poichè non ha nessuna controindicazione, scegliendo quella senza aloina che è lassativa.
Amo le aloe e in casa mia ne ho tantissime perchè ritengo che sia una pianta miracolosa da migliaia di anno oltre ad essere bella esteticamente. Acquisto il succo di aloe da oltre 10 anni ed è un toccasana per tutto il mio corpo , e quando mi scotto o mi taglio col coltello prendo un pezzettino di foglia e tolgo il gel e lo cospargo sul punto dolente e come d’incanto tutto passa. La consiglio a tutti.
Succo di alovera per bere è buono per la salute
“Quelli che invece non li contengono, realizzati con gel di aloe dichiarano un effetto “depurativo”, “drenante”, “rigenerante” o “lenitivo””
Mah… mi pare una distinzione un po’ farisaica, i termine “depuratore” e “drenante” dovrebbero essere del tutto banditi perché (ammesso e non concesso che ci si debba liberare da qualcosa) sono comunque sostanze che stimolano l’escrezione aumentando l’attività di fegato e reni, che possono soffrirne.
Ma che bello, ma quanti che a quanto pare senza aver letto o capito l’articolo sono pronti a tessere le lodi dell’aloe, e non bastasse benaltrizzano da professionisti tirando in ballo le più colossali panzane.
Ragazzi datevi una calmata, qui nessuno vuole privarvi del vostro rimedio miracoloso, quello che deve essere vietato è l’uso di ALCUNE PARTI DELL’ALOE (la buccia, che non si usa per bevande o creme) che contengono COMPONENTI PERICOLOSE E CANCEROGENE e che non c’entrano NULLA con le parti (la polpa, il”gel”) che si usano negli altri prodotti.
Leggere attentamente e ragionare, prima di abbandonarsi ai propri pregiudizi (e se non si è capito il testo chiedere spiegazioni invece di attaccare alla baionetta), sono cose che le maestre insegna[va]no sin dalla prima elementare.