Tra il 2015 e il 2016, un focolaio di Listeria monocytogenes, proveniente da un lotto di insalata confezionata, provoca negli Stati Uniti un morto e il ricovero in ospedale di 19 persone. In Canada i ricoveri sono quattro e i morti tre anche se secondo la Public Health Agency of Canada, non è stato possibile stabilire se la Listeria abbia contribuito a questi tre decessi. Le indagini avevano indentificato come veicolo della contaminazione insalata confezionata proveniente da un impianto produttivo di proprietà di Dole Food, quello di Springfield, nell’Ohio. Il conseguente ritiro delle insalate, nel gennaio 2016, coinvole 23 Stati Usa e tre Province canadesi, mentre la fabbrica di Springfield viene chiusa temporaneamente per quattro mesi, per consentire le ispezioni sanitarie.
Ora, grazie al fatto che Dole intende quotarsi alla Borsa di New York e che per far questo ha dovuto presentare un dossier informativo di 180 pagine, sappiamo che la compagnia ha speso 25,5 milioni di dollari per fare fronte alla contaminazione da Listeria e al ritiro del prodotto, con la chiusura dell’impianto nell’Ohio. Complessivamente i costi di quella vicenda per Dole hanno superato gli 80 milioni di dollari, perché ai costi del richiamo vanno aggiunti 58,4 milioni legati a inefficienze nella riapertura della fabbrica di Sprigfield, ai maggiori costi di prodotto e di trasporto verso la costa Est di insalate confezionate nella costa Ovest.
Come riporta Food Safety Magazine, nel documento informativo Dole spiega di aver installato un nuovo sistema di lavaggio delle insalate in tutti i suoi impianti produttivi, utilizzando una nuova tecnologia di sua proprietà, oltre ad aver adottato nuove metodologie per quanto riguarda pulizia e sorveglianza ambientale.
Dole è anche oggetto di un’indagine da parte del Dipartimento della Giustizia Usa e di alcune cause civili, negli Stati Uniti e in Canada, con richieste di risarcimento. Due cause sono state già patteggiate, con un accordo di riservatezza sull’accordo e senza che la compagnia abbia ammesso alcuna responsabilità. I costi diretti e indiretti di questi procedimenti giudiziari, afferma Dole nella documentazione inviata alla Commissione di controllo sulla Borsa di News York (SEC), non possono essere quantificati, perché anche se le accuse non fossero provate, del tutto o anche solo in parte, la pubblicità negativa sulla sicurezza dei prodotti della compagnia può comprometterne la reputazione nei confronti dei clienti attuali e di quelli potenziali. Inoltre, eventuali responsabilità di questo tipo potrebbero non essere coperte dall’assicurazione o esserlo solo in parte.
L’infezione provocata dal batterio della Listeria monocytogenes colpisce circa 1.600 americani l’anno ed è la terza causa di morte per infezioni alimentari. La listeriosi può essere fatale soprattutto in alcuni gruppi come: anziani, persone con sistema immunitario indebolito o con condizioni mediche croniche. Nelle donne incinte, l’infezione può causare aborti spontanei, nascita di feti morti, parti prematuri, gravi malattie o decessi nei neonati.
© Riproduzione riservata
Le donazioni si possono fare:
* Con Carta di credito (attraverso PayPal): clicca qui
* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264
indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare