Che fine ha fatto l’influenza aviaria? La domanda è lecita visto che stiamo parlando di una delle infezioni più note perchè provoca sempre un’elevata mortalità tra gli animali e in grado di suscitare allarme anche tra i consumatori. Dal 1997 al 2005 l’Italia ha dovuto affrontare 6 epidemie di influenza aviaria e, ancora oggi, si sono scoperti focolai in alcuni allevamenti dell’Emilia Romagna. «Non è il caso di abbassare la guardia – afferma Maria Caramelli direttore dell’IZS del Piemonte – perchè questi virus rappresentano ancora un problema per l’allevatore e una sfida per la salute umana».
L’allevamento avicolo è una delle più importanti attività zootecniche del nostro Paese in grado di coprire totalmente il fabbisogno interno.
Di questa e di altre infezioni virali si parlerà nel seminario “Malattie respiratorie del pollame: patogenesi, clinica, diagnosi, strategie vaccinali” che si terrà a Torino il 3 ottobre presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte. All’evento parteciperanno esperti italiani di vari istituti, università e centri di ricerca oltre a responsabili di importanti aziende avicole e di società produttrici di vaccini.
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