allevamento intensivo polli; concept: influenza aviaria

Polli allevamento50 milioni di polli, galline, anatre e tacchini abbattuti in Europa. Altri 58 milioni negli Stati Uniti. Si tratta di 140 milioni di animali in tutto il mondo, secondo una stima dell’Organizzazione mondiale della sanità animale (Woah) riportata dal Guardian. Sono questi i numeri dell’epidemia di influenza aviaria che dall’ottobre 2021 sta colpendo duramente allevamenti e colonie di uccelli selvatici in tutto il globo, senza interruzioni durante i mesi estivi, come è sempre accaduto in passato.

Secondo l’ultimo rapporto congiunto dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e del Laboratorio di riferimento UE (Eurl) dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, i casi di influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai) dopo l’estate hanno cominciato a risalire, come si temeva. Si sospetta che l’aumento dei focolai registrati nel pollame sia legato alla diffusione del virus negli uccelli acquatici selvatici.

uccelli migratori in volo al tramonto
L’aumento dei casi di influenza aviaria nel pollame deriva probabilmente dalla diffusione tra gli uccelli acquatici selvatici

Secondo i dati più aggiornati dell’Eurl, da quando i casi hanno ricominciato a risalire, sono stati segnalati oltre 600 focolai in allevamenti di 28 Paesi, la maggior parte dei quali localizzati tra Regno Unito e Francia, e più di 500 negli uccelli selvatici. In Italia, in base  l’ultimo aggiornamento del centro di riferimento dell’IzsVe del 13 dicembre, sono stati registrati 29 focolai in allevamenti di galline ovaiole, polli da carne, tacchini e pollame da riproduzione (ma anche pollai domestici). Le regioni interessate sono quattro: il Veneto, dove si concentra la maggior parte dei casi, la Lombardia, l’Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia.

Proprio l’IzsVe ha da poco inaugurato Avian Flu Data Portalun’applicazione web che ha l’obiettivo di fornire costanti aggiornamenti epidemiologici sulla diffusione dell’influenza aviaria ad alta patogenicità in Europa, raccogliendo tutti i dati relativi alle epidemie avvenute negli ultimi anni. Nel portale si trovano le tabelle dei casi organizzati per Paese, il tipo di allevamento colpito e il sottotipo virale, le curve epidemiche delle varie ondate e le mappe con la distribuzione geografica dei focolai (vedi foto sotto).

portale influenza aviaria izsve
L’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha inaugurato un portale per fornire aggiornamenti sull’influenza aviaria

L’epidemia di influenza aviaria in corso è la più vasta mai osservata in Europa, scrive l’Efsa. Nell’ultimo anno ha coinvolto 37 Paesi dell’area europea, per un totale di oltre 2.500 focolai nel pollame, più di 200 in uccelli in cattività e ben 3.800 negli uccelli selvatici, per un totale di 50 milioni di volatili abbattuti solo negli allevamenti.

L’Efsa, l’Ema (Agenzia europea per i medicinali) e l’Eurl, in seguito a una richiesta della Commissione europea, sta valutando la disponibilità di vaccini contro l’influenza aviaria per il pollame. I risultati di questa indagine saranno pronti nella seconda metà del 2023. Nel frattempo, il rischio di infezione per la popolazione generale è considerato basso.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, AdobeStock

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Gina
Gina
28 Dicembre 2022 09:50

L’attuale governo Italiano ha deciso di non vedere lontanamente l’ombra di un euro x la transizione agli allevamenti senza gabbia.,per non parlare e sottolineare la mega indifferenza con cui si sono bocciati altri emendamenti a favore della tutela di altri animali…

Gina
Gina
6 Gennaio 2023 04:39

I giornalisti di *Report*sono giunti ed entrati negli allevamenti intensivi di un noto gruppo aziendale. La trasmissione andrà in onda il 9 gennaio su Rai 3.

claudia
claudia
12 Gennaio 2023 08:54

Il problema degli allevamenti intensivi non viene neanche preso in considerazione! E poi si parla di Transizione ecologica…si parla soltanto…..ma sempre si finanziano i soliti noti!