Dove butto la scatola di biscotti? Nel sacco nero o nel bidone della carta?

Questa domanda ricorre sempre più spesso nelle case degli italiani visto che i prodotti alimentari utilizzano materiali per imballaggio sempre più sofisticati e complessi.

La carta ha lasciato spazio a confezioni multistrato e spesso si fatica a riconoscerla. In questa stuazione il veccho simbolo sulle etichette dell’omino che invita a non abbandonare i rifiuti è abbastanza superato. Per rispondere agli interrogativi dei consumatori diverse aziende cominciano a riportare sulle etichette indicazioni precise e dettagliate per evitare il più possibile errori nella raccolta differenziata.

 

 

Le fette biscottate Barilla Armonie cereali sono un buon esempio. Anche se a prima vista non sembra  la confezione è composta da tre strati differenti (vedi foto a destra).

L’incarto esterno multicolore che ricopre il prodotto va nel sacco della plastica.

Il cartoncino ondulato a diretto contatto con le fette biscottate, realizzato con cellulosa bianca va nel bidone della carta.

Il terzo strato è meno riconoscibile, perchè si tratta dall’incarto bianco che avvolge il cartoncino ondulato, va nel sacco nero ovvero nella raccolta indifferenziata.

La scelta di riportare indicazioni precise su come fare la raccolta differenziata si sta diffondendo nel mondo alimentare. Anche diverse catene di supermercati sui loro prodotti  adottano un sistema analogo.

 

Il mondo del packaging è sempre più complicato, perchè è attraverso i nuovi materiali si riesce a prolungare la durata le prodotto e si mantiene meglio la freschezza. Tutto ciò aiuta il consumatore ma complica la raccolta differenziata che va fatta in modo corretto. Per  questo motivo le indicazioni sullo smaltimento  pur essendo facoltative diventano necessarie.

 

Roberto La Pira

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Tania
Tania
4 Maggio 2012 17:04

è parecchio che vedo le indicazioni per la differenziata sulle fette. Mi chiedo se ci sono motivi specifici che impediscono di fare il pacchetto con un solo materiale. Aumenterebbe la percentuale di persone che lo riciclano correttamente.

Diego D'Agostino
Diego D'Agostino
4 Maggio 2012 21:12

Mi chiedo da anni perché, coi problemi che abbiamo di raccolta differenziata, governi regioni e comuni non l’abbiano imposto come obbligo. Ma forse è superflua come domanda, non avremmo un ceto politico al 2% di credibilità.