Il Portogallo ha adottato il Nutri-Score, diventando così l’ottavo Paese in Europa a scegliere il sistema francese come modello nazionale di etichettatura nutrizionale. Oltre al Portogallo, l’etichetta a semaforo è già in uso in Francia, Belgio, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Spagna, più la Svizzera. Come riportano i media locali, il logo era già in uso da alcune aziende portoghesi, ma con l’ordinanza governativa pubblicata la scorsa settimana sul Diário da República, la gazzetta ufficiale del Portogallo, è in vigore da venerdì 5 aprile.
Nutri-Score in Portogallo…
La Segretaria di Stato uscente per la Promozione della Salute, Margarida Fernandes Tavares, ha dichiarato che il Nutri-Score “in particolare dopo la prima revisione dell’algoritmo, nel 2023, presenta un’adeguata robustezza scientifica”. Per questo il Paese lo ha adottato come misura di salute pubblica.
La Direzione generale della Salute portoghese ora ha 120 giorni di tempo per elaborare un piano per l’implementazione del sistema, definendo l’iter che le aziende dovranno seguire per adottare il Nutri-Score. Non solo: il Governo prevede anche di effettuare una campagna di comunicazione per promuovere l’etichetta tra le imprese e per informare le consumatrici e i consumatori sul suo corretto.
… e nei Paesi Bassi
Il Portogallo, quindi, ha appena imboccato la strada che lo porterà all’implementazione dell’etichetta. Nei Paesi Bassi, invece, dal primo gennaio 2024, il Nutri-Score è ufficialmente in vigore, quattro anni dopo il primo annuncio, con tre anni di ritardo rispetto alla data prevista in origine (ne avevamo parlato in questo articolo sull’adozione olandese del Nutri-Score). Anche nei Paesi Bassi l’implementazione è stata accompagnata da una massiccia campagna informativa, per spiegare a cittadine e cittadini come utilizzare correttamente l’etichetta.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Complimenti
E in Italia?
L’Italia resta fermamente contraria al Nutri-Score e ha adottato il NutrInform Battery, sistema basato sul modello dei Reference Intakes
Io non ho bisogno di un semaforo per scegliere cosa mangiare…
Mi sembra, quello del semaforo, un sistema troppo semplicistico.