Il Comitato di Controllo del Giurì dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria si è recentemente pronunciato contro la società B2C Media Solution censurando un messaggio promozionale perché considerato pubblicità ingannevole. Si tratta del programma dietetico “Sani e snelli Club”, pubblicizzata su internet. Il messaggio dice: “5 cibi da non mangiare: se smetti di mangiare questi 5 cibi perdi addominale, cosce e sedere” ed è stato considerato in contrasto con l’articolo 2 del Codice di autodisciplina pubblicitaria.
La comunicazione commerciale – si legge nel testo dell’art.2 – deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo etc… Il messaggio viene valutato come ingannevole in base al consumatore medio del gruppo di riferimento. Il sito pubblicizza e vende un percorso per dimagrire online, incentrato sulle caratteristiche degli alimenti e non sulla restrizione calorica.
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Sarebbe ora di censurare
(dopo ampio risarcimento agli agricoltori del SUD che coltivano le meravigliose – e senza alternativa colturale – terre del grano duro da cui nascerà la pasta, prodotto apprezzato e invidiato nel Mondo)
le vergognose, false, antiscientifiche e, soprattutto, prezzolate, costosissime campagne pubblicitarie commerciali CONTRO IL GLUTINE per la popolazione non celiaca (oltre il 99% degli italiani) che hanno assunto ormai il tono di crociata saccente, scontata e populistica bufala tanto inconsistente quanto non contrastata da nessuno.
Concordo in pieno. Questa crociata contro il glutine ha ormai sforato il ridicolo. Adesso mi aspetto una campagna contro le fave per chi non soffre di favismo.
Dal messaggio registrato del sito incriminato, si evincono 5 cibi super trattati industrialmente che alterano l’equilibrio ormonale e/o l’indice glicemico, causando obesità.
(succhi di frutta concentrati senza fibre, margarine idrogenate con acidi grassi trans, pane bianco e dolci da farine raffinate, soia industriale ipertrasformata e depauperata di nutrienti, mais ogm aggiunto nella catena alimentare)
Non si considera l’apporto calorico totale giornaliero, ma la qualità e la combinazione dei cibi.
Non so poi cosa vendono nel programma proposto, previa iscrizione e consulenza personalizzata a pagamento, ma queste prime indicazioni, seppur generiche, mi sembrano condivisibili ed in linea con i moderni principi dietetici che non calcolano solamente le calorie, ma considerano l’organismo umano come un sistema complesso, regolato da ormoni funzionali ed enzimi metabolici.
Sono con Fabrizio che si schiera contro i fanatici del senza glutine, anche se nel sito in questione non si parla di glutine, ma si propone una ricetta più salutare ed equilibrata della pasta, arricchendola di proteine per abbassarne l’indice glicemico (magari come pasta e fagioli o con sughi al ragù).
Quindi evviva la pasta di grano duro italiano, magari anche integrale e ben condita e combinata.
In sintesi sono d’accordo con i principi generali proposti e condivisibili, ma mi dissocio dal metodo commerciale offerto con eccessiva enfasi della guida dietetica pubblicizzata, anche se non vendono pillole magiche come fan tutti, ma solo ricette che non sono ingannevoli di per se, ma eventualmente per i risultati garantiti promessi di dimagrimento.