Su Instagram ci sono almeno 125 milioni di post che recano la parola “vegan” preceduta dall’hashtag. Ma la popolarità del termine, e quindi degli stessi post e dei commenti, ha un effetto diretto sulle abitudini alimentari di chi usa questo social media? Se lo sono chiesto i ricercatori dell’Università di Mannheim, in Germania, che su Appetite hanno riunito, in un solo lavoro, i risultati di quattro parti di uno studio, la cui conclusione è che, anche se solo una parte dei post così indicati tratta effettivamente di cibi e diete a base vegetale, Instagram può avere un effetto positivo sulle abitudini alimentari.
Quanti sono i post vegan
Per capire che cosa fosse associato all’hashtag vegan, nella prima ricerca gli autori hanno verificato oltre 10.000 post, e hanno scoperto che il 33,8% era davvero collegato al cibo, mentre il 30,9% ad altro. In un caso su cinque (nel 21,6% dei post) c’era un’associazione stretta con temi relativi alla salute, e nel 13,6% si trattava di cosmetici. Altri post riguardavano l’ambiente in generale e il benessere animale, cioè proponevano associazioni che, secondo gli autori, potrebbero comunque motivare le persone ad adottare una dieta vegetariana.
Di che cosa parlano
Nella seconda indagine, i post analizzati sono stati oltre 34.250, tutti con #vegan, ma lo scopo, in questo caso, era verificare nel dettaglio il tipo di immagine associata e il sentimento espresso. Il risultato è stato che il 37,7% conteneva immagini di alimenti (nel 19% dei casi salati, nel 15,2% dolci), ma nel 30,4% dei casi l’immagine non era di cibo ma di altro (spesso, di cosmetici). Inoltre, il 7,9% delle foto conteneva anche persone, il 2% animali. Infine, un quarto delle immagini non rientrava in nessuna delle classificazioni precedenti, ma mostrava oggetti senza apparenti legami con l’alimentazione a base vegetale come una porta, una mano, un testo, o foto molto generiche come un albero.
Per quanto riguarda il tipo di sentimento associato alle foto con l’hashtag #vegan, tra il 65 e il 73% era positivo (più spesso se la foto conteneva anche persone), tra il 21 e il 28% neutro, e tra il 3 e il 14% negativo (più frequentemente se la foto illustrava animali).
Che influenza hanno
Diverse ricerche, negli anni scorsi, hanno scandagliato il possibile effetto negativo dei social media sui comportamenti alimentari, soprattutto degli adolescenti e dei ragazzi, ma in questo caso l’obbiettivo era diverso. I ricercatori volevano verificare se coloro che avevano messo online i post del primo studio erano vegani. A tale scopo hanno sottoposto a un centinaio di loro un questionario dal quale è emerso che il 58,1% aveva effettivamente una dieta vegana sempre, e che il 31,6% quasi sempre, o comunque spesso. In generale, questa parte dell’indagine ha poi confermato che guardare post positivi sulle diete vegetali induce un atteggiamento anch’esso positivo, e dà anche una sensazione di controllo sui propri istinti. Di fatto, osservare post con l’hashtag #vegan è uno degli indicatori più forti dell’adozione di una dieta vegana: lo è più del postare.
Il ruolo della community
Nella parte finale, lo scopo era verificare l’importanza della pressione psicologica che si crea all’interno dei social, per esempio attraverso i commenti, o ciò che viene detto dagli influencer, e la risposta è stata che i social come Instagram hanno un ruolo importante nella formazione della percezione di sé e nei comportamenti che si assumono per essere coerenti con essa. In altre parole, ciò che si vuole essere all’interno del social plasma il comportamento all’esterno. Al contrario, i confronti e le sfide hanno una rilevanza inferiore sulle scelte alimentari.
Il risultato è quindi che, se utilizzato nel modo corretto, Instagram può contribuire a convincere le persone a mangiare più frutta e verdura e comunque non sembra avere, in questo specifico caso, conseguenze negative.
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Giornalista scientifica