Colosso della carne Usa entra nel settore degli hamburger vegetali. Tyson Foods acquista il 5% della compagnia californiana Beyond Meat
Colosso della carne Usa entra nel settore degli hamburger vegetali. Tyson Foods acquista il 5% della compagnia californiana Beyond Meat
Beniamino Bonardi 13 Ottobre 2016Tyson Foods, la più grande azienda statunitense del settore della carne, ha deciso di investire nella produzione di proteine vegetali, alternative a quelle della carne di pollo, di manzo e di maiale. La compagnia è la prima a fare una scelta di questo tipo acquistando il 5% della società californiana Beyond Meat, che produce “carne” da fonti proteiche vegetali come ad esempio dai piselli. Quest’anno, Beyond Meat ha iniziato a vendere Beyond Burger, un hamburger che, come osserva il New York Times, quando è sulla piastra sfrigola e trasuda grassi come quelli di bovino. Tanto è vero che la catena di supermercati Whole Foods Market lo ha messo in vendita sullo stesso scaffale della carne. Secondo Monica McGurk, ex-dirigente di Coca-Cola, passata in primavera a Tyson Foods, il Beyond Burger rappresenta un’opportunità per inserirsi in un settore alimentare in rapida crescita.
Sui motivi di questo investimento da parte di Tyson Foods si interroga Michele Simon, direttore esecutivo della Plant Based Foods Association, secondo il quale, si tratta di un segnale da parte per distogliere l’attenzione dalle loro attività commerciali nel settore della carne.
L’investimento di Tyson Foods, la cui entità non è stata resa pubblica, avviene poche settimane dopo che un gruppo di 40 investitori (in grado di gestire asset pari a 1.250 miliardi di dollari), ha scritto a 16 grandi aziende alimentari, sollecitandole a cambiare la fonte di approvvigionamento, passando dalla carne ai vegetali, per contribuire a ridurre i rischi per l’ambiente e per la salute. Gli investitori chiedono alle industrie alimentari di calcolare i rischi di crisi finanziaria, sociale e ambientale derivanti dall’eccessiva dipendenza dagli allevamenti industriali per alimentare la crescente domanda di proteine a livello mondiale.
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