
Greenpeace ha lanciato “In Nome del Mare!” un appello per salvaguardare il Mediterraneo da una pericolosa pesca eccessiva. L’associazione ambientalista chiede al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e in particolare al Ministro Martina, di intervenire subito per fermare il saccheggio dei mari.
“Il futuro del Mediterraneo e delle popolazioni che lo abitano è in pericolo: oltre il 93% degli stock ittici è sovrasfruttato a causa della pesca eccessiva e distruttiva. Per questo motivo, chiediamo di:
• eliminare tutte le autorizzazioni speciali per la pesca di acciughe e sardine – concesse alle volanti a coppia nel Canale di Sicilia – e garantire il recupero di queste specie, ormai da tempo in grave declino;
• applicare subito i principi sottoscritti nella Riforma della Politica Comune della Pesca, al fine di eliminare la pesca eccessiva, recuperare le specie sovrasfruttate e dare priorità di accesso alle risorse della pesca ai pescatori che operano nel modo più sostenibile;
• garantire maggiori investimenti nella ricerca scientifica, per migliorare la raccolta dati e la selettività degli attrezzi da pesca”
Greenpeace ha già raccolto 45.000 adesioni e questa mattina ha consegnato alla segreteria Ministro Martina una lettera con le richieste e le firme delle persone che già hanno sottoscritto l’appello, chiedendo un incontro urgente.
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Valeria Nardi - 25 Giugno 2015