Archive******* (INT) International Criminal Court for Israel. April 10, 2021 Gaza, Palestine: A Palestinian child carries his clothes over the rubble of a house destroyed in an Israeli air strike in the southern Gaza Strip. Israel said on Thursday, April 8, 2021 that it would formally reject the International Criminal Court's decision to open an investigation into possible war crimes against the Palestinians. The court is expected to look into possible war crimes committed by Israeli forces and Palestinian militants during and after the 2014 Gaza war, as well as Israeli settlements in the West Bank and East Jerusalem. Picture taken on 13, 2019. Credit: Yousef Masoud/Thenews2.

Uno studio pubblicato su The Lancet e rilanciato dal Guardian stima che quasi 55mila bambini sotto i sei anni nella Striscia di Gaza siano affetti da malnutrizione acuta, di cui circa 12.800 in forma grave. È la prima analisi sistematica condotta su larga scala dallo scoppio della guerra, e conferma quanto già segnalato da tempo dalle agenzie umanitarie: il blocco degli aiuti alimentari ha compromesso, forse in modo irreversibile, la salute dei più piccoli.

Lo studio, pubblicato l’8 ottobre 2025 e finanziato dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), offre una scansione mensile della situazione e mostra per la prima volta un chiaro legame tra le restrizioni israeliane sulle forniture che entrano a Gaza e i livelli di malnutrizione tra i bambini. Israele ha ripetutamente negato la colpa per la fame a Gaza, dicendo che consente l’ingresso di quantità adeguate di cibo nel territorio e sostenendo che le agenzie umanitarie sono inefficaci, salvo poi riaprire i valichi ai camion di aiuti umanitari dopo la firma dell’accordo di pace.

I dati: un bambino su sei in condizioni di malnutrizione acuta

I ricercatori hanno utilizzato come parametro di valutazione la circonferenza delle braccia di 220mila bambini di età compresa tra sei mesi e cinque anni, misurata tra gennaio 2024 e agosto 2025, quando un gruppo di esperti indipendenti sostenuto dalle Nazioni Unite ha dichiarato la carestia in alcune parti di Gaza. Nel gennaio 2024, il 5% dei bambini sottoposti a screening ha mostrato segni di deperimento: questo valore è arrivato a quasi il 9% in sei mesi. Dopo che Israele ha imposto severe restrizioni sugli aiuti dalla fine del 2024, la percentuale è raddoppiata.

Quando un cessate il fuoco di sei settimane ha permesso l’ingresso di una maggiore quantità di aiuti a Gaza, i valori sono diminuiti in modo significativo per poi risalire. Sebbene queste restrizioni siano state allentate nel maggio 2025, i livelli di deperimento tra i bambini sottoposti a screening sono saliti a quasi il 16%, con quasi un quarto che soffrono di grave malnutrizione acuta, la forma più pericolosa della condizione. Ciò significa che, tra la popolazione totale stimata di Gaza, 54.600 bambini fino a sei anni hanno bisogno urgente di una quantità di cibo adeguato e di cure mediche, mentre 12.800 bambini sono deperiti in modo grave.

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Uno studio su The Lancet stima che quasi 55mila bambini sotto i sei anni a Gaza siano affetti da malnutrizione

Morire di fame o cercando cibo

Tra maggio e luglio, più di 1.400 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano in cerca di assistenza umanitaria a Gaza, 859 in prossimità di siti gestiti dalla famigerata Gaza Humanitarian Foundation sostenuta da Stati Uniti e Israele, e 514 lungo le rotte dei convogli alimentari. Le agenzie umanitarie affermano che le restrizioni israeliane impediscono a gran parte degli aiuti di entrare a Gaza e le condizioni create dalla guerra e dalle decisioni strategiche israeliane hanno reso quasi impossibile per loro operare.

Le conseguenze della malnutrizione

La malnutrizione acuta è una delle principali cause di mortalità infantile nei contesti di guerra. Riduce le difese immunitarie, aumenta la vulnerabilità alle infezioni e può compromettere in modo permanente la crescita e lo sviluppo cognitivo. Gli autori dello studio sottolineano un dato chiave: esiste un chiaro nesso temporale tra il blocco degli aiuti e l’aumento dei casi di deperimento, a conferma che la disponibilità di cibo, acqua e assistenza sanitaria non è solo un problema logistico, ma una questione di sopravvivenza.

I ricercatori precisano che i dati potrebbero essere persino sottostimati. In molte zone del nord di Gaza, i centri sanitari non sono più operativi e il monitoraggio dei bambini è quasi impossibile.

Il diritto al cibo come emergenza umanitaria

Lo studio del Lancet non si limita a descrivere la situazione, ma lancia un appello alla comunità internazionale: senza un accesso continuo e sicuro agli aiuti umanitari, decine di migliaia di bambini rischiano di morire di fame o di riportare danni irreversibili.
La nutrizione infantile diventa così il punto di convergenza tra salute pubblica, etica e diritti umani.

In Italia, dove il diritto al cibo è spesso discusso in chiave di sostenibilità e sprechi, questo studio ricorda che la sicurezza alimentare è prima di tutto una questione di vita o di morte.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos

Giallone 03.07.2025 dona ora

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AnTonio
AnTonio
1 Novembre 2025 16:54

Dico soltanto che provo vergogna. Vergogna di appartenere alla razza umana.
Non siamo i più evoluti e non lo siamo mai stati

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