Prima o poi, la maggior parte dei genitori si trova ad affrontare il terribile momento in cui i bambini non vogliono assaggiare i broccoli, snobbano i piselli e si rifiutano di mangiare persino le fragole. E nel timore che i figli non mangino abbastanza frutta e verdura si prova qualsiasi metodo e strategia, a volte controproducenti. Per aiutare mamme e papà preoccupati, un gruppo di psicologhe comportamentali delle università britanniche di Loughborough e Aston hanno creato la Child feeding guide, un sito internet che permette di analizzare e monitorare le abitudini alimentari dei bambini e offre dei consigli pratici per spingerli a mangiare frutta e verdura senza drammi a tavola.

Sfruttare il momento del gioco per far abituare i bambini a frutta e verdura. Zucchine, fragole e banane possono diventare il tema di disegni da colorare e ritagliare o di “sculture” realizzate con la pasta modellabile. O meglio ancora, si possono utilizzare i prodotti veri durante i giochi di ruolo, come il supermercato, la cucina o il picnic con le bambole e i peluche preferiti. Senza dimenticare che frutta e verdura possono essere usati anche in modi creativi: tutti quanti (o quasi) abbiamo usato le patate per creare degli stampini fai da te.

Coltivare frutta e verdura in casa coinvolgendo i bambini può aiutare a ridurre la loro diffidenza. Non è necessario avere un giardino in cui riservare uno spazio per far crescere insalata e pomodori, ci sono frutti e verdure che possono essere coltivati in casa, in un vaso sul balcone o sul davanzale della finestra. L’ideale sarebbe trasformare l’attività in un progetto che i bambini possono portare avanti in autonomia, dalla semina alla raccolta dei prodotti.

orto raccolta carote
Per vincere la diffidenza dei bambini nei confronti di frutta e verdura una buona idea può essere quella di coltivarla

L’educazione alimentare si può fare anche in casa. Leggere insieme ai bambini libri sul cibo con disegni di frutta e verdura e poi parlarne insieme può essere utile per aiutarli a mangiare in maniera più sana. Al giorno d’oggi esistono anche videogame e app che educano i bambini a una dieta salutare in maniera divertente.

Coinvolgere i piccoli durante la spesa per far scoprire nuove varietà di frutta e verdura. Portare con sé i bambini al supermercato, o meglio ancora al mercato, può essere un’occasione preziosa per far conoscere tipologie di prodotti mai visti prima: i cavolfiori di tutti i colori e le mille varietà di frutta esotica possono stimolare la loro curiosità, fino a volerli provare. Durante le spese è una buona idea anche quella di coinvolgere i bambini nella scelta della frutta e della verdura e permettere loro di imbustare e pesare i prodotti.

Cucinare con i bambini è importante. Una strategia per abituarli a una dieta più sana è quella di coinvolgere i piccoli nella preparazione dei pasti, così che possano abituarsi a vedere, toccare e annusare il cibo nei suoi diversi stati: crudo e cotto, intero, sminuzzato e frullato. Senza dimenticare che l’orgoglio per aver contribuito alla preparazione di un piatto può spingerli ad assaggiarlo anche quando è a base degli odiati broccoli. Una buona idea è anche quella di offrire ai bambini lo stesso alimento cucinato in modi diversi: magari così si scoprirà che non era vero che non al bambino non andavano a genio le carote, semplicemente non gli piacevano bollite.

Coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti aiuta a familiarizzarli con la frutta e la verdura e li invoglia a provarli

L’ultimo consiglio è di dare l’opportunità di assaggiare cibi nuovi e riprovare quelli che non erano piaciuti. È importante continuare a offrire i cibi “odiati” durante i pasti e non smettere di comprarli solo perché non sono stati apprezzati al primo tentativo, riproponendoli invece in modi diversi: invece di servire i cavolfiori in cimette si può fare un purè, le carote si possono mangiare intere o grattugiate, e così via. A tavola, ovviamente, è fondamentale che i genitori facciano da modello, e mostrino di mangiare volentieri quello che hanno nel piatto.

La guida spiega anche cosa non bisogna fare quando ci si trova davanti a un bambino che proprio non ne vuole sapere di mangiare frutta e verdura. In primo luogo si deve evitare di fare troppa pressione perché agire in questo modo può avere l’effetto opposto: i bambini finiscono per associare l’esperienza negativa vissuta durante il pasto con lo specifico alimento, che sarà ancora meno apprezzato, ma in alcuni casi può anche minare il corretto sviluppo del controllo dell’appetito.

Un’altra cosa da non fare è usare il cibo – tipicamente i dolci – come premio. Una strategia usata spesso perché nell’immediato è molto efficace, che però può avere effetti controproducenti. In questo modo, infatti, i bambini non imparano ad apprezzare tutti i cibi, ma li mangiano solo con l’aspettativa di avere il dolcetto premio per aver svuotato il piatto. Alla fine, gli alimenti che non piacciono sono sempre meno amati, mentre si rinforza la preferenza per cibi che andrebbero consumati solo saltuariamente. Se si sceglie di offrire dei premi, è meglio puntare su piccoli oggetti come dei semplici adesivi, o esperienze come un’uscita al parco, senza dimenticare quanto i bambini amino i complimenti: a volte dire “bravo! brava!” è tutto quello che serve.

© Riproduzione riservata Foto: stock.adobe.com

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Gina
Gina
21 Aprile 2021 18:11

I primi anni di vita i bambini hanno la straordinaria capacità di memorizzare gli eventi che porteranno in futuro come ricordi piacevoli o purtroppo spiacevoli.. I bambini infatti nei primi anni di vita ascoltano e osservano tutto dai loro genitori.. Un clima sereno svilupperà dei bambini sereni e un clima di tensione alimentera’ bambini timidi, insicuri o aggressivi. . Ed è proprio nei primi anni di vita che si giocherà quindi il futuro dei figli, perché i bimbi imparano solo per emulazione. . I genitori oltre a lasciar liberi di giocare i loro bambini devono coinvolgerli e imprimere con il loro buon esempio ogni azione.. fosse anche quella di educarli con una sana alimentazione. Io ricordo dei mega frullati di frutta, quasi fossero il mio premio per una sana merenda dolce. I frullati erano associati ai baci e alle carezze dei genitori. E guarda caso ancora oggi amo mangiare frutta e verdura.. Ricordi dolci oramai lontani, troppo lontani…