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Frode alimentare: ngli Usa il 79% degli integratori non contiene quando dichiarato in etichetta

Negli States è scoppiata una frode alimentare per gli integratori a base di erbe. Secondo l’ufficio del Procuratore generale dello Stato di New York il 79% dei prodotti delle quattro aziende leader non contiene gli ingredienti indicati in etichetta o ne ingloba altri, non dichiarati. È quanto ha scoperto dopo l’analisi del Dna degli integratori commercializzati dai quattro maggiori rivenditori dello Stato – GNC, Target, Walgreens e Walmart. In seguito alle indagini ai  rivenditori  è stato intimato di sospendere la vendita, perché le diciture sono ingannevoli e costituiscono un pericolo inaccettabile per la salute, soprattutto per chi soffre di allergie. La percentuale più significativa di non corrispondenza tra etichetta ed effettivo contenuto è stata rilevata negli integratori venduti dalla catena di grandi magazzini  Walmart (solo il 4% contiene le specie botaniche indicate in etichetta). I quattro rivenditori dovranno anche spiegare quali procedure adottano per controllare  l’effettivo contenuto che gli integratori a base di erbe riportano sulla confezione.

 

integratori pastiglie
In alcuni casi le sostanze contaminanti erano l’unico ingrediente degli integratori

Il 35% dei campioni esaminati ha rivelato la presenza di specie vegetali non dichiarate, come riso, fagioli, pino, agrumi, asparagi, primula, grano, piante d’appartamento e carota selvatica. In molti casi, le sostanze contaminanti sono state l’unico ingrediente vegetale trovato nei campioni di prodotto. Da Wallgreens, ad esempio, una popolare marca di pillole di ginseng, pubblicizzate per la resistenza fisica e la vitalità, conteneva solo aglio in polvere e riso. Da Walmart, il ginkgo biloba, promosso per potenziare la memoria, conteneva poco più che ravanello in polvere, piante da appartamento e grano, sebbene l’etichetta riportasse che era senza grano e senza glutine.

 

Negli Stati Uniti, il giro d’affari dell’industria degli integratori alimentari è pari a 61 miliardi di dollari l’anno. Secondo uno studio del 2013, condotto dal Canadian Institutes of Health Research, sul mercato Usa ci sono circa 65.000 integratori, consumati da più di 150 milioni di americani.

 

Beniamino Bonardi

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphoto.com

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Fabrizio Giudici
14 Febbraio 2015 16:02

Interessante… Vengono fatte analisi di questo tipo anche da noi?

mg
mg
Reply to  Fabrizio Giudici
17 Febbraio 2015 11:50

sì, secondo i principi che regolano gli alimenti di origine vegetale (e animale).
la presenza o meno di determinati ingredienti (evidenziati e non) è controllata anche dal MIPAAF (repressione frodi).

Louis
Louis
17 Febbraio 2015 12:32

La cosa è sicuramente preoccupante anche perché le quattro aziende controllate sono tra le più importanti del settore, ma andrebbe correttamente chiarito che il dato è riferito per ora ad esse. Il titolo induce a un’impropria generalizzazione.

Valeria Nardi
Reply to  Louis
17 Febbraio 2015 12:41

Grazie abbiamo modificato il titolo