Fichi secchi infestati da insetti dalla Turchia e Salmonella in cumino e coriandolo dall’India… Ritirati dal mercato europeo 28 prodotti
Fichi secchi infestati da insetti dalla Turchia e Salmonella in cumino e coriandolo dall’India… Ritirati dal mercato europeo 28 prodotti
Valeria Nardi 6 Aprile 2016Nella settimana n°13 del 2016 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 28 (3 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: conteggio troppo alto di Escherichia coli in mitili vivi provenienti dalla Spagna; presenza di Salmonella in cumino e in coriandolo macinati dall’India.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: fichi secchi infestati da insetti provenienti dalla Turchia.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: mercurio in sarago refrigerato (Diplodus sargus) dalla Spagna.
Questa settimana non ci sono segnalazioni di esportazioni italiane in altri Paesi che siano state ritirate dal mercato.
© Riproduzione riservata
Le donazioni si possono fare:
* Con Carta di credito (attraverso PayPal): clicca qui
* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264
indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare
Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Ma non si può più mangiare nulla!
Si tratta di normali incidenti che si avviendano in tutti i paesi. Il mondo non è perfetto . A volte c’è però dolo e questo forse è il probema
Non si può pretendere l’asetticità degli alimenti, anche perché il nostro sistema immunitario è ben attrezzato con millenni di adattamenti per difenderci.
Cosa diversa sono i bambini, gli anziani e le persone debilitate ed ammalate.
Per loro occorre molta prudenza prima di somministrare cibo potenzialmente rischioso.
Tutti quegli alimenti, come questo dei fichi secchi, ma anche i datteri, la frutta secca e quella disidratata al sole in modo artigianale e non in impianti adeguati, ma soprattutto le manipolazioni e la catena di vendita ambulante, sono potenziali fonti di inquinamento microbiologico molto rischiose, soprattutto per le categorie a rischio.