Etichette nutrizionali: la scala dei cinque colori francese si abbina a un sistema di calcolo online. L’idea della rivista dei consumatori
Etichette nutrizionali: la scala dei cinque colori francese si abbina a un sistema di calcolo online. L’idea della rivista dei consumatori
Beniamino Bonardi 30 Novembre 2015La rivista dei consumatori francese Que Choisir ha presentato un nuovo sistema di calcolo (accessibile attraverso il sito Internet dell’associazione), per verificare attraverso i valori riportati sulle etichette nutrizionali di ogni prodotto (calorie, grassi, fibre…) prima il colore attribuito a un alimento e poi di conseguenza la categoria corrispondente in termini di benessere. Il governo francese che da tempo sta discutendo tra varie ipotesi di etichettatura, potrebbe scegliere la scala dei cinque colori come unico sistema che le imprese alimentari potranno adottare volontariamente. Que Choisir ha già verificato il proprio sistema di calcolo su 303 prodotti anche se per il momento i risultati sono visibili esclusivamente agli abbonati.
L’etichetta nutrizionale a cinque colori (verde, giallo, arancione, fucsia e rosso) vuole aiutare i consumatori nelle scelte quotidiane, visto che l’82% dei francesi dichiara di non comprendere pienamente il significato di quelle attualmente in uso, giudicate troppo complesse. Il sistema di Que Choisir indica in modo facilmente riconoscibile il contenuto di calorie, zuccheri, grassi saturi e sale riferiti a 100 grammi di prodotto.
Questo metodo si ispira al modello britannico a tre colori, definito “a semaforo”, contestato da molti Paesi, Italia in testa, perché giudicato grossolano e penalizzante dei prodotti tipici dell’area mediterranea. La Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione contro la Gran Bretagna, perché il semaforo nutrizionale fornirebbe informazioni approssimative e fuorvianti. Anche l’industria alimentare francese contesta il sistema a cinque colori, sostenendo che l’equilibrio alimentare di una persona non può essere ridotto a un colore . Secondo le aziende il sistema denota un approccio medicalizzato alla nostra alimentazione, ignorando che fattori determinanti di una dieta equilibrata sono le dimensioni delle porzioni e l’accostamento dei cibi.
I produttori e la grande distribuzione francese hanno rilanciato con una controproposta, criticata da gran parte del mondo scientifico, basata su quella presentata più di un anno fa da Carrefour. Si tratta di un sistema che utilizza frecce di quattro colori, per indicare la frequenza con cui un prodotto deve essere consumato, all’interno di una dieta equilibrata: tre volte al giorno, due, una, occasionalmente.
proposte, critiche, controproposte, controcritiche, e via di questo passo… certo, è importante dare delle indicazioni sulle caratteristiche di ogni prodotto edibile, ma, secondo me, ciò che sarebbe più opportuno fare, è l’educazione alimentare e merceologica attuata nelle scuole, come materia base per tutti gli studenti della scuola dell’obbligo, perché solo così le abitudini alimentari di ognuno potranno essere indirizzate correttamente e far parte di una personale scelta responsabile nel proprio percorso di vita! altrimenti ci riduciamo solo a chiacchiere da bar…