Un paio di settimane fa ero fermo nei pressi del banco pane & pasticceria del mio supermercato Esselunga e, mentre aspettavo la Signora K, mi sono messo a curiosare fra alcuni prodotti esposti su un’isola dedicata. Ho notato subito i biscotti con cioccolato, Le lunette, in una scatolina che sembra cartone ed in evidenza il marchio Made in Parma – food valley. Secondo me dopo aver letto gli ingredienti, forse bisognerebbe modificare la scritta in Bad food valley, visto che ai primi posti troviamo il surrogato di cioccolato seguito da olio di alma e altri grassi tropicali.
A proposito dello stabilimento di produzione questo è quello che ci racconta Esselunga:
impianti modernissimi e le più moderne tecnologie insieme all’accurata selezione di materie prime e l’applicazione di severi protocolli di controllo consentono di proporre prodotti di altissima qualità nel rispetto delle nostre ricette tradizionali.
Leggendo però l’elenco degli ingredienti (vedi foto sotto) trovo al primo posto il surrogato di cioccolato fondente ottenuto con grassi vegetali composti da: cocco + palmisti + palma* + shea. Il grasso di palma poi salta fuori anche fra i componenti della margarina vegetale.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
Ahi, Esselunga! Dopo aver sostituito il palma in tanti prodotti e fornito ottimo tonno a marchio, questo scivolone proprio non ci voleva. Si auspica un pronto ravvedimento, please!
Anche le torte Esselunga lo usano, l’avevo già notato e mi sembra una caduta di stile, considerando anche la presentazione dei prodotti nei banchi, improntata sull'”alto di gamma”. Speriamo che il cambio di rotta avvenga quanto prima.
Io non compero più nulla di preparato con questi contenuti. Lo ho anche scritto ad Esselunga.
Sono all’Esselunga, mi servono quelle “patatine” triangolari principalmente costituite di mais per intingerle nel guacamole, ho letto che Esselunga ha tolto l’olio di palma dai suoi prodotti, quindi vado subito a prendere i suoi triangolini di mais, leggo gli ingredienti, e trovo ancora l’olio di palma.
Esselunga ha iniziato ad abbandonare il palma da alcuni prodotti sono circa 60 e speriamo che prosegua su questa strada. L’articolo li elenca in modo dettagliato http://www.ilfattoalimentare.it/olio-di-palma-esselunga-addio-biscotti.html
Avendo letto su “Il fatto alimentare” la bella notizia dell’abbandono, da parte dell’Esselunga” dell’olio di palma dai prodotti col proprio marchio, sabato scorso, giorno 16 aprile, mi sono recato, per la prima volta, all’unico punto vendita della “Esselunga” esistente a Torino, situato a 4 km da casa mia, apposta per acquistare alcuni di quei prodotti, in particolare le crostatine. Con mia grande delusione, ho invece riscontrato, leggendo attentamente l’elenco degli ingredienti (come, peraltro, faccio ormai da quando ho iniziato anch’io la battaglia contro l’olio di palma), che i prodotti da forno a marchio “Esselunga” contengono ANCORA quell’odioso ingrediente. Ieri ho scritto al servizio clienti della “Esselunga” per sapere quando potrò trovare i suoi prodotti da forno privi di olio di palma, e adesso aspetto la risposta, sperando che mi arrivi…
Faccio spesa prevalentemente all’Esselunga e purtroppo ho notato anche io che nel reparto dolci tantissima roba è preparata con olio di palma. Dalle torte alle paste fresche…. per cui da moltissimo tempo evito rigorosamente di passare dal reparto dolci.
C’è di peggio, nei piccoli supermercati vicino a casa mia io ci sono dei pasticcini preparati in un laboratorio artigianale della zona che non usano il palma, usano i grassi idrgenati!!!!!!!!!! Sarebbe meglio il palma a questo punto. La prossima volta che ci vado faccio una foto.
Purtoppo la qualità delle aziende artigianali, tanto vantata, in realtà spesso è peggiore di quella dei prodotti industriali.