Scatta una nuova allerta per i frutti di bosco surgelati. Questa volta si tratta del Cocktail de fruits rouges biologici surgelati prodotto e venduto nei supermercati Picard (vedi foto). L’origine dell’infezione è stata individuata nella materia prima proveniente dalla Polonia e transitata poi dalla Francia.
Il lotto coinvolto (numero 123101804A3) era in vendita dal luglio 2013 con termine minimo di conservazione: giugno 2014. È stato ritirato dagli scaffali dei supermercati Picard il 3 settembre, quando la società ha ricevuto dalla procura di Torino un’informativa, probabilmente scaturita dall’indagine portata avanti dal procuratore Raffaele Guariniello. Da quanto appreso dagli addetti ai lavori interessati, questa indagine è stata condotta in modo autonomo rispetto alle 4.000 analisi realizzate dall’Istituto Zooprofilatico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna per conto del Ministero della salute.
Tutto ciò è abbastanza anomalo, visto che per l’epidemia di Epatite a da mesi è attivo un gruppo di esperti nominato per l’emergenza appositamente dal Ministero. Come detto sopra, il caso Picard sembra scaturito dalle indagini del procuratore Guariniello che ha affidato le analisi all’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
L’altra cosa strana è che in Europa l’allerta è scattata il 9 settembre, ma solo oggi il Ministero della salute ha diffuso la notizia il rete. Perchè questo ritardo? Anche il richiamo ufficiale e l’obbligo di avvisare i consumatori che i supermercati Picard sono tenuti a fare per legge, è scattato ieri, mentre solo questa mattina, è comparso l’avviso sul sito. La società Picard, da noi interpellata, ha dichiarato di avere esposto presso i supermercati un cartello per avvisare la clientela (vedi foto).
Altri interrogativi sorgono spontanei. Perché il Ministero non aggiunge le fotografie dei prodotti quando diffonde un’allerta alimentare. Stiamo parlando di contaminazione da Epatite a, e la questione non è certo di scarso rilievo.
Per dovere di cronaca va detto che gli italiani colpiti da Epatite a in seguito alla contaminazione dei frutti di bosco surgelati, negli ultimi 6 mesi sono stati oltre 400 anche se per fortuna il picco di diffusione sembra in fase di discesa e i casi registrati in agosto sono diminuiti notevolmente. Il Ministero della salute, non potendo escludere che confezioni di prodotto contaminato siano ancora in commercio o siano conservate nel freezer dei cittadini, raccomanda di utilizzare i frutti di bosco surgelati solo dopo averli fatti bollire per almeno 2 minuti. Si tratta di un consiglio da prendere in seria considerazione visto che secondo il Ministero il problema potrebbe riguardare anche altre confezioni oltre ai lotti ritirati dal mercato sino ad ora (vedi tabella).
Vi terremo aggiornati
Roberto La Pira
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Foto: Picard.it
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24