Gli energy drink contengono caffeina, in media 150 milligrammi per litro (ma in alcuni casi molta di più), e altre sostanze tra le quali sali minerali, vitamine e zuccheri. La caffeina, però, da sola, oppure sommata a quella assunta con il caffè e altre bevande, interferisce con il sonno, in modo direttamente proporzionale alla quantità assunta: più se ne beve, più aumenta il rischio di insonnia, e di un peggioramento della qualità del riposo. E questo si vede anche tra i principali consumatori di energy drink: i giovani.
Lo studio su energy drink e sonno
Per definire nei particolari quale sia il legame tra caffeina degli energy drink e sonno dei ragazzi, i ricercatori degli Ospedali di Lillehammer e Bergen, in Norvegia, hanno analizzato i dati di un grande studio di popolazione norvegese incentrato sui giovani. Allo Students’ Health and Well-being Study (SHOT22 study), hanno preso parte oltre 53.000 persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni, e ha prodotto tanto i dati sulle abitudini alimentari quanto quelli sul sonno.
Come riferito sul British Medical Journal Open, il nesso è apparso subito molto forte, e in parte differenziato in base al genere: una ragazza su due ha riferito di non bere mai energy drink, o di farlo solo sporadicamente, contro il 40% dei ragazzi.
Tra coloro che, invece, affermavano di consumare questi prodotti, il 5,5% delle femmine lo faceva 4-6 volte alla settimana, e solo il 3% ogni giorno, mentre tra i maschi le stesse percentuali erano pari, rispettivamente, all’8 e al 5%.
Disturbi del sonno ed energy drink
In tutti, poi, è emersa una chiara correlazione tra la dose e l’effetto. In media, infatti, chi beveva tutti i giorni un energy drink, dormiva un’ora e mezzo di meno rispetto a chi non ne beveva mai, o solo saltuariamente, e lo stesso tipo di differenza si è vista con i risvegli dopo un primo addormentamento, e con il tempo impiegato per prendere sonno.
Stesso discorso per l’insonnia, definita come difficoltà di addormentamento, scarsa continuità del sonno, e/o sveglia troppo precoce almeno tre giorni alla settimana, accompagnata da sonnolenza e/o stanchezza diurna sempre per tre giorni alla settimana, per almeno tre mesi. In quel caso, ne è risultato colpito il 51% delle grandi consumatrici, contro il 33% delle ragazze che non bevevano energy drink, e il 37% dei ragazzi, contro il 22% dei controlli.
Confermato il ruolo della caffeina
E un effetto simile si è visto anche sulla durata del sonno: i maschi che consumavano tutti i giorni energy drink erano anche quelli che dormivano solo sei ore in percentuali doppie rispetto ai coetanei che non ne bevevano mai o quasi mai, mentre tra le ragazze la percentuale era di poco inferiore al raddoppio (pari all’87%). Ma – uno dei dati più significativi – anche chi beveva una di queste bevande è che gli effetti sul sonno si sono visti anche in chi consumava appena 1-3 energy drink al mese.
Come sempre in questi casi, lo studio mostra solo la coesistenza di due fenomeni: in teoria, si potrebbe pensare che le persone che dormono peggio bevono più energy drink perché stanno sveglie più a lungo, e cioè che il consumo sia una conseguenza, e non una causa di disturbi del sonno, ma è improbabile, visti i ben noti effetti della caffeina. Inoltre, è stato valutato il numero di volte che i partecipanti affermavano di bere un energy drink, ma non la quantità totale, o il momento della giornata. Restano quindi diversi aspetti da chiarire, ma quanto emerso giustifica la conduzione di studi mirati e specifici, nei quali si confermino (o meno) le ripercussioni dell’assunzione di quantità anche modeste di questo genere di bibite sulla qualità del sonno.
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Giornalista scientifica