L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha pubblicato oggi il parere su 808 indicazioni che le aziende produttrici di alimenti utilizzano sulle etichette. Si tratta del terzo gruppo di diciture che vantano benefici per la salute e l’organismo esaminato dagli esperti. Sino ad ora il panel ha esaminato 1745 richieste su un totale di 4637 inviate dai vari paesi (la conclusione dei lavori è prevista per il giugno del prossimo anno).
Il bilancio finale è disastroso visto che l’80% delle 1745 richieste valutate sino ad ora è stato bocciato (nel febbraio 2010 si è arrivati al record negativo con il 98% di bocciature su una partita di 439 ).
Come è già successo per gli altri gruppi di etichette anche questa volta gli esperti Efsa hanno dato pareri negativi per l’insufficiente qualità e quantità dei dati scientifici forniti dalle aziende. Tra le carenze maggiormente rilevate si è notata la mancata identificazione delle fibre, l’assenza di prove per dimostrare benefici per l’organismo (per esempio eliminazione dell’acqua), scarsa precisione sull’effettivo significato di parole come energia e vitalità, mancanza di studi condotti sull’uomo.
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Roberto La Pira