Che fine fanno le bucce di tutte le arance che spremiamo, a casa o al bar, per bere un succo fresco? Nella maggior parte dei casi finiscono, inevitabilmente, tra i rifiuti organici (quando vengono differenziate correttamente). Ma non deve essere per forza così. Le bucce possono essere riutilizzate per produrre nuovi oggetti, ad esempio i bicchieri in cui bere la spremuta stessa. Lo dimostra ‘Feel the Peel’, il juice bar circolare sperimentale ideato dallo studio di design Carlo Ratti Associati (CRA), in collaborazione con Eni, che si sta preparando a girare l’Italia per dimostrare come funziona il suo approccio all’economia circolare.
Già, ma come funziona? Il prototipo è sormontato da una spettacolare cupola di arance (circa 1.550), che scendono una dopo l’altra lungo i binari della macchina, ogni volta che si ordina una spremuta. I frutti cadono quindi nella spremitrice, che taglia le arance in due per estrarre il succo. Le bucce, invece, cadono nella parte inferiore della macchina, dove si accumulano.
Una volta essiccate, le bucce vengono polverizzare e miscelate con acido polilattico (Pla), un biopolimero di origine vegetale, per produrre una bioplastica utilizzata come materia prima da una stampante 3D per realizzare i bicchieri in cui, rispettando i principi dell’economia circolare, viene servita la spremuta stessa. Una volta usati, questi bicchieri possono essere smaltiti nell’organico.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Il peggior modo di mangiare una arancia. L’ energia sprecata per tutto questo ambaradam dove la.mettiamo? Sbuccio l’arancia e me.la.mangio e ho rifiuti zero e energia sprecata zero… perché spremerla???
Beh a qualcuno piacerà di più la spremuta… Va bene essere fiscali ma così è esagerato.
In realtà è da molti anni che non butto bucce ne di arance ne di limoni, perché una volta fatta la spremuta le bucce sottili le essicco e le polverizzo per poi riutilizzarle nei dolci, mentre le bucce più spesse, le caramello e poi ne faccio tutte scorzette di arance al cioccolato.
Le assicuro che sia la mia famiglia che gli amici ne vanno matti, tanto da raccogliere le bucce d’arancia quando le mangiano e portarmele per farle candite.
È diventato un vero “riciclo”
Luca…ma hai idea dello spreco di energia di questa roba qui???? Ti piace la.spremuta ???? Spremiagrumi manuale, olio di gomito e bicchiere di vetro.
ovviamente si sta parlando di una spremuta al bar, non a casa tua….invece in questo senso io la trovo un’idea eccezionale e non credo affatto sia un dispendio di energia (e comunque perfezionabile)
Le bucce delle arance le butto nel cumulo del compost. Non ci credevo, eppure si decompongono insieme agli altri residui vegetali. Unica attenzione: non esagerare con la quantità.
e che roba… siamo in italia parliamo e scriviamo in italiano, grazie