– “Lo sciroppo di glucosio (presente nella maggior parte dei prodotti da forno n.d.r.) è ancora più nocivo dello zucchero… e i prodotti che lo contengono non vanno acquistati”

– “I bambini delle elementari consumano il doppio delle proteine (40 g) consigliate…”

– “Le carni rosse, soprattutto quelle  conservate (prosciutto, bresaola…) costituiscono una delle cause principali dell’aumento drammatico dei tumori all’intestino…”

– “L’uso eccessivo di carni e formaggi contribuisce a causare faringiti, tonsilliti, bronchiti, otiti…”

– “Bisogna escludere dai menù scolastici tassativamente prosciutti e insaccati…”


Questi concetti che abbiamo elencato sono alcuni dei principi dietetici del dott. Franco Berrino dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, pubblicati dal settimanale D-La Repubblica delle donne, uscito il giorno 11 gennaio 2012  insieme al quotidiano “la Repubblica. A questi stessi principi si ispirano i menù proposti ai 60 mila bambini delle scuole milanesi dal mese di settembre (Berrino è consulente di Milano Ristorazione).

 

A dispetto di ogni logica la dieta Berrino non fa parte del protocollo dietetico dell’Istituto nazionale dei tumori, ma viene solo enunciata alle donne con problemi di tumore al seno. La dieta è  adottata all’interno della sperimentazione “Diana”, che in dieci anni ha coinvolto circa 2.000 pazienti dell’Istituto dei tumori.

 

A dispetto di ogni logica nella mensa dell’Istituto dei tumori, dove ogni giorno mangiano  circa 500 persone tra medici, infermieri non si adottano i principi nutrizionali del professore.

 

Probabilmente siamo di fronte a una dieta ispirata a principi nobili e salutari, ma non riconosciuta dalla comunità scientifica. La situazione è un po’ kafkiana, perchè c’è un dottore che propone teorie nutrizionali salutari ma “abbastanza singolari”, che sono state trasformate in menù destinato a nutrire ogni giorno 60 mila alunni milanesi.

 

Il mondo scientifico e i nutrizionisti non possono restare indifferenti di fronte a questa situazione “imbarazzante”. L’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran), la Società italiana di nutrizione umana (Sinu) e l’Associazione nazionale dietisti italiani (Andid)  hanno il dovere etico di intervenire e di esprimere una posizione.

  Da tre settimane  il contratto di consulenza tra Berrino e Milano ristorazione è scaduto,  forse non è il caso di rinnovarlo.

Roberto la Pira

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Renata
Renata
26 Gennaio 2012 11:03

Qual’è la ragione vera di tanto rumore ed opposizione a queste norme di buona condotta alimentare, cui si da il nome di Dieta Berrino? Forse la paura che anche gli adulti si accorgano che sarebbe meglio per tutti adottarle?
Stiamo assistendo forse ad un ennesimo episodio di controllo dell’opinione pubblica da parte delle industrie che producono i prodotti sconsigliati o comunque da limitare secondo queste linee guida. E’ questo una cosa assai comune portata avanti attraverso il condizionamento pubblicitario sulle famiglie italiane, così facili da convincere, sembra. In Italia le uniche informazioni sulle caratteristiche degli alimenti provengono dai produttori che si permettono di diffondere qualsiasi cosa sia loro favorevole. La grande maggioranza dei medici è totalmente ignorante sulla materia e si basa su notizie arcaiche quanto, spesso, non dimostrate da studi seri a riguardo.
Il definire le regole consigliate da Berrino "singolari" possiamo prenderlo come una osservazione del contesto italiano dove sono pochi quelli che si preoccupano di prevenzione e nutrizione sana. Ricordo che in Italia sono numerosissimo ( dati alla mano) i caio di obesità nell’infanzia e non solo e che sono in straordinario aumento tutte le malattie dovute a sbagliate scelte alimentari, con grande gioia delle case farmaceutiche per cui il nostro paese è assai redditizio. Speriamo che tra qualche anno questi consigli alimentari non siano più "singolari"

elisa barbieri
elisa barbieri
26 Gennaio 2012 11:23

Signor La Pira, spero vivamente che queste 3 associazioni colgano il suo invito e si esprimano con i menu’ alla mano per dire cosa NON va bene. è proprio sicuro che si troverebbero incontrasto con le raccomandazioni del dott. Berrino. Visto che lei in apertura ne ha citate alcune, mi piacerebbe capire chi può scientificamente non essere d’accordo con queste, solo un incompetente alla quale dovrebbero non rinnovare il contratto!!!

Matteo  Cherubini
Matteo Cherubini
26 Gennaio 2012 12:43

Sono un nutrizionista e vorrei ricordare che esisotno delle Linee Guida di indirizzo
per la ristorazione scolastica promosse dal Ministero della salute. Non sono
certamente vincoli, ma come dice il titolo stesso, line di indirizzo sulla
base delle moderne conoscenze scientifiche disponibili anche in rete a
questo indirizzo:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1248_allegato.pdf
Non ci sono alimenti buoni e alimenti cattivi e quindi non è corretto
invitare a non comprare alimenti contenenti sciroppo di glucosio, così come
non è corretto vietare il prosciutto ai bambini. Ci insegna la dieta
mediterranea che non esistono alimenti da consumare sempre o alimenti da non
consumare mai. Bisogna educare i bambini alle concessioni e alle regole,
devono imparare a convivere con gli alimenti e non è un bel messaggio quello
di criminalizzare determinati alimenti solo perché contengono zucchero,
sale, o sciroppo di glucosio. Bisogna che sappiano che alcuni alimenti
devono essere consumati in porzioni più piccole ed altri in porzioni più
generose. E’ vero che i nostri bambini consumano troppe proteine, ma
consumano troppo in genere, (infatti sono tra i più cicciottelli d’Europa) e
che il consumo in Italia è prossimo al doppio di quelle consigliate. Ma il
consiglio riguarda il "minimo sindacale" per non incorrere in problemi di
carenza, non il tetto da non superare (al quale invero siamo prossimi). Che
l’uso eccessivo di carni e formaggi favorisca le otiti non mi pare argomenti
di discussione, per due motivi: il primo è che sono ben altri i problemi cui
va incontro chi abusa di carne e di formaggio. Il secondo è che nelle mense
scolastiche non si abusa certamente di latte e di formaggi. Nelle linee
guida di indirizzo per la ristorazione scolastica cui ho fatto riferimento
poco sopra si suggerisce il consumo di carne una o due volte a settimana e
quello di formaggio una volta. Escluso ovviamente il cucchiaio di parmigiano
sulla pasta.
Insomma ci sono già linee guida emanate dal ministero della salute cui tutti
noi, compreso Berrino dovrebbero attenersi.

Barbara
Barbara
26 Gennaio 2012 13:10

Sa che quasi avevo pensato ad un articolo da 1° aprile?
1) non esiste una "dieta" berrino come lei simpaticamente vuol far credere, mentre esiste la "dieta atkins" o altre stupidate simili … ma forse lei si confonde;
2) essere un epidemiologo a capo del Dipartimento di Medicina PREVENTIVA dell’istituto dei tumori significa confrontare le evidenze scientifiche su uno o l’altro argomento; quando il dott. berrino sostiene che un modo di alimentarsi fa male, non è una sua simpatica e balzana "teoria", ma è un’affermazione che poggia le sue basi sulla revisione scientifica della letteratura mondiale;
3) non esiste conflitto alcuno tra il menù MIRI e le linee INRAN, sicchè lasciamolo pure valutare a tutto il gota accademico mondiale ed a tutte le agenzie da lei proposte.
4) sig. La Pira … impieghi il suo tempo in modo maggiormente costruttivo.

Grazie

M5S
M5S
26 Gennaio 2012 13:14

Ah già, il luminare Veronesi…
Nuclearista convinto e quello che: "l’inquinamento non fà nulla"
Senza scendere poi in altri ben più oscuri "legami".

sara
sara
26 Gennaio 2012 19:46

Scusi La Pira, com mai non risponde nel merito? Ci può fare, menu alla mano, un’analisi dettagliata delle sue imbarazzanti e singolari caratteristiche? Come dobbiamo interpretare il suo silenzio? Si sarò fatto un’idea concreta? O conta forse sulla disinformazione e sull’ignoranza di noi lettori per scatenare un polverone e diffondere paure e dubbi tra gli utenti del servizio? Perchè si affanna solo per smentire suoi presunti interessi personali? Il sospetto a questo punto prende forma…Insomma ci vuol dire o no qualcosa di concreto su questo menu? sui suoi piatti? La aiuto io: risotto e piselli e stracchino, passato di verdure con riso semintegrale e arrosto di vitellone, pasta al pesto e frittata, ravioli di magro e merluzzo al pomodoro, carote julienne e pizza margherita.E ancora: risotto e merluzzo, minestra e frittata, pasta con zucchine e arrosto di lonza, pasta col cavolfiore e pollo al forno, minestra con pasta e caprino di latte vaccino. E poi: risotto giallo e bastoncini findus, finocchi e pasta al ragù di vitellone, pasta con nroccoli e rustichelle di pollo, pasta al pomodoro e frittata, passato con crostini e primosale. ecco alcune settimane del menu invernale che Lei definisce "Dieta Berrino" benchè elaborato da Miri e ASL. Comunque, ci dica, cosa è tanto bizzarro, alternativo, singolare da destare la sua preoccupazione per i nostri bimbi? Noi genitori non troviamo questo menu perfetto, sia ben chiaro. Ma questa è un’altra storia, Ci racconti la sua e ci parli di fatti, altrimenti trarremo le debite conseguenze.
E le trarremo anche dal suo silenzio.

Alessandro
Alessandro
26 Gennaio 2012 13:58

Mi permetto di esprimere il mio modesto parere (tecnologo alimentare appassionato e non nutrizionista)
in quanto sinceramente anche io non capisco le motivazioni di una polemica così aspra.
Lungi da ma difendere Berrino a spada tratta, ma le cose elencate non mi sembrano così fuori dal mondo.
Mi è capitato di leggere diverse volte, sia in articolo scientifici che divulgativi, che l’HFCS sia sospetto di correlazione con diabete e sindrome metabolica. Idem per quello che riguarda correlazione tra consumo di carne rossa e tumori e per quello che riguarda le conseguenze nel consumo eccessivo di insaccati e salumi.
Sicuramente Berrino ha una visione un po’ "talebana" nei confronti dei prodotti di origine animale, in ogni caso le sue teorie non mi sembrano frutto solo di una visione prettamente personalistica e completamente scollegata da evidenze scientifiche.

Roberto La Pira
Roberto La Pira
26 Gennaio 2012 14:21

Grazie per tutti i commenti . Ma perchè la dieta Berrino se è così strepitosa non viene adottata nella mensa dell’Istituto dei tumori? Il professore lavora da molti anni all’interno dell’Istituto e i suoi consigli dovrebbero essere seguiti con più attenzione.
Vorrei precisare che non ho interessi privati in questa vicenda e che non mi interessa e non ho mai pensato di lavorare con Milano ristorazione.

giusi d'urso
giusi d'urso
26 Gennaio 2012 15:23

Gentile dott. La Pira, mi piacerebbe molto che il suo giornale segnalasse, a questo punto, la letteratura scientifica aggiornata che dimostrerebbe in modo incontrovertibile il fallimento, o l’inadeguatezza, dei piani alimentari proposti dal prof. Berrino. E parimenti quella che, invece, li avvalora. Contestualmente le chiederei la gentilezza di evitare di chiamare i suddetti piani con il nome generico e, a mio avviso fuorviante, di "dieta Berrino", per evitare che nell’immaginario collettivo si accomunino le direttive (serie e ponderate, mi risulta) di un medico della prevenzione alla miriade di diete vendute on line e nelle erboristerie, di dubbio fondamento scientifico. Grazie.
G. D’Urso
Biologa Nutrizionista

emilio
emilio
26 Gennaio 2012 21:20

L’obiettivo del ricercatore di misurare gli effetti di una variabile ( alimentazione in questo caso) necessita di una riduzione al minimo di fattori confondenti e quindi non può essere questa variabile una generica dieta con poco di questo o molto di quello ma deve essere pulita e quindi estremizzata. una volta valutati gli effetti può tradursi in raccomandazioni forti per la popolazione generale.
Nel merito l’articolista La Pira adduce come motivazione delle sue convinzioni il fatto che l’Istituto Tumori non adotta la dieta in questione. Francamente mi sembra una motivazione un pò debole e anche sbagliata in quanto la popolazione che usufruisce della mensa aziendale non è oggetto di studio.
personalmente ritengo che un epidemiologo sia un ottimo consulente per la salute alimentare degli utenti delle mense di Milano.

Anto
Anto
28 Gennaio 2012 07:59

Gent. La Pira, magari il menù fosse scelto da Berrino! Sa dove sarebbe finita la carne di Cremonini che Milano Ristorazione continua a propinare ai bambini? Qual è il problema, Milano Ristorazione l’ha incaricata di aiutarli a scaricare il prof. Berrino e in cambio la consulenza a chi andrà? 10 anni di immense porcate della società senza grande scandalo da parte sua, ora Berrino raccomanda no ai salumi e alle bibite dolci e gasate e lei chiede che sia bandito?

Massimiliano
Massimiliano
27 Gennaio 2012 23:44

Egr. dott La Pira, Lei forse non sa che quello che il Prof. Berrino professa lo si può leggere, in lingua inglese, sul sito del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (http://www.dietandcancerreport.org/expert_report/recommendations/index.php), massima espressione mondiale della ricerca in campo epidemiologo.

Paola
Paola
28 Gennaio 2012 00:04

Cosa intende La Pira per "comunità scientifica"? Perché un articolo scientifico venga pubblicato su una rivista internazionale deve passare il vaglio e dell’editore di due esperti del campo che restano anonimi; l’accettazione e la conseguente pubblicazione significano che la comunità scientifica considera validi i risultati descritti nell’articolo. Il prof. Berrino ha al suo attivo centinaia di pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. Le sue indicazioni nutrizionali si basano su risultati validati dalla comunità scientifica internazionale, sia del suo gruppo di ricerca che di altri.
La Pira fa delle affermazioni prive di fondamento (mi citi una pubblicazione scientifica a favore del consumo di insaccati o dello sciroppo di glucosio, tanto per fare un paio di esempi) e il suo "pezzo" ha un forte sapore di attacco personale motivato dal desiderio di difendere interessi economici. Ovvio che se molte famiglie seguissero il consiglio di ridurre il consumo di prodotti confezionati, carni conservate, carni rosse e formaggi il "mercato" ne risentirebbe. Tutto questo ai miei occhi getta molto discredito su "Il Fatto Alimentare".

Roberto La Pira
Roberto La Pira
28 Gennaio 2012 08:05

Io non sostengo che i bambini devono bere succhi di frutta bibite zuccherate e altre ipotesi strane che mi vengono attribuite nei post. Basta leggere qualche articolo del sito per rendersene conto. Dico semplicemente che sarebbe opportuno seguire le Linee guida ufficiali sulla ristorazione. Il nostro sito non supporta interessi economici e aziendali, cerchiamo di seguire il parere della comunità scientifica.
A Anto vorrei solo ricordare che il mio attacco alla disastrosa politica di Milano Ristorazione è cominciata 9 anni fa. Basterebbe sfogliare l’archivio del Coriere della sera per rendersene conto.

Roberto La Pira
Roberto La Pira
29 Gennaio 2012 12:20

Gentile Sara , come vede non mi sottraggo alle critiche , anche se preferisco quelle intelligenti.
Vorrei precisare che gli articoli li decido io, e che non c’è nessuno dietro le quinte, come lei e altri lettori ipotizzano da tempo senza avere uno straccio di prova e nemmeno un elemento di sospetto. Mi dispiace deluderla, provi ad indagare a chiedere in giro e vedrà che non c’è nulla da scoprire. Mi dispiace deluderla.

Sara
Sara
29 Gennaio 2012 09:37

Appunto, La Pira. Questo menu le segue, ne è garante la ASL Lei ovviamente lo sa, quindi perchè scrivere un articolo tanto pretestuoso quanto tendenzioso? Stavolta ha proprio esagerato, almeno i suoi precedenti articoli avevano qualche aggancio con la realtà…Chi le ha commissionato questo? Suvvia, non insulti la nostra intelligenza.In ogni caso come le scrivevo in un altro mio intervento da lei non pubblicato con questo articolo lei accusa indirettamente la ASL di incompetenza, dal momento che afferma che il menhu da Lei sottoscritto no rispetta le Linee Guida. Di ciò Lei dovrà rendere conto.

Sara

daniele
daniele
29 Gennaio 2012 12:52

Beh, LA PIRA, glielo fornisco io un elemento di sospetto. BAULI, leader di mercato, sponsorizza questo sito e ogni anno, puntualmente, lei fa partire la sacrosanta crociata natalizia contro i pericolosissimi finti panettoni. Forse è una specie di sudditanza psicologica nei confronti di CHI LA PAGA che la induce a portare avanti una crociata sì e l’altra no.
Daniele

francesco
francesco
29 Gennaio 2012 13:52

buongiorno dott. La Pira,seguo questo sito dall’inizio e lo apprezzo molto,non sono un "tecnico"e quindi posso solo dare il mio parere personale.ho iniziato a seguire i consigli del dott.Berrino,la mia vita è indubbiamente migliorata,ho sofferto per anni di problemi di stomaco,non prendo più una medicina(malox…etc)da almeno 2 anni.

Roberto La Pira
Roberto La Pira
29 Gennaio 2012 14:08

Gentile Francesco , io scrivo di qualità dei panettoni e di falsi panettoni da dieci anni e più (si vada a vedere l’archivio del Corriere della sera e di altre testate). Il sito è sostenuto dalla pubblicità come tutti i giornali che lei legge. La nostra indipendenza è ben nota agli inserzionisti e anche ai lettori che ci seguono. E’ anche riportata nel sito. Ma forse a lei sfugge.
A Francesco , la ringrazio per il suo intervento ma i bambini di Milano ristorazione non sono malati di stomaco. Lei fabene a sguire i consigli del professore.

Barbara Trani
Barbara Trani
30 Gennaio 2012 12:03

Caro La Pira, sono una nutrizionista, ho esaminato il menu preparato dal Dott. Berrino ed onestamente lo trovo il linea con i LARN, io personalmente avrei messo almeno una volta a settimana i legumi ma per il resto il menù è sufficientemente adeguato. Non vedo i termin per un tale accanimento, anche perchè è vero che l’assunzione di carne rossa, insaccati e latticini deve essere limitato e a conferma di ciò troverà numerose pubblicazioni con impact factor di tutto valore. E’ vero anche, che la politica migliore è limitare e non eliminare perchè ogni alimento ha il suo bagaglio nutrizionale nel bene e nel male e mi riferisco sopratutto alla carne rossa. Certo non trovo nulla di utile in alimenti come sciroppo di glucosio e insaccati.Non sono d’accordo con lei quando dice che questi consigli vanno bene per i malati e non per i bambini perchè fare prevenzione è sempre meglio che dover curare……limitare oggi degli alimenti ci permette di non doverli totalmente escludere in futuro a causa di patologie da essi (in parte) causate.
Inoltre, per quanto lei dica, se legge con attenzione il menù, troverà sicuramente voci come vitellone (carne rossa), prosciutto (carne rossa insaccata), stracchino e pizza margherita…quindi latticini!Mi sembra che non sia stato ecluso nulla da questo piano…o sbaglio?quindi perchè non andrebbe bene….