Un bovino affetto da dermatite nodulare contagiosa

La dermatite nodulare contagiosa (LSD, acronimo di lumpy skin disease), una malattia virale dei bovini, è arrivata in Italia. Lo ha comunicato il Ministero della Salute, tramite la Direzione generale della sanità animale, che ha confermato il caso individuato lo scorso 21 giugno in un bovino di un allevamento in provincia di Nuoro, in Sardegna, e ha riunito l’Unità di Crisi. Il contagio si è poi allargato: gli allevamenti colpiti in Sardegna sono due, nei comuni di Orani e Orotelli, e altri due sono in attesa dei risultati delle analisi. Ma il dato più preoccupante è che c’è un caso di positività anche in un allevamento di bovini da carne del comune di Porto Mantovano, in provincia di Mantova, che aveva ricevuto dei capi da una delle aziende sarde colpite.

La dermatite nodulare contagiosa

La malattia si trasmette attraverso gli insetti ematofagi, come mosche, tafani e zanzare, e le zecche, e causa febbre, noduli sulla pelle e può anche portare alla morte. La dermatite nodulare contagiosa si è diffusa in alcuni Paesi dell’Europa sud-orientale (Grecia, Bulgaria e Paesi balcanici) a partire dal 2012, e finora un programma di vaccinazione ne aveva fermato la diffusione, tanto che dal 2019 non si erano più verificati casi.

Dermatite nodulare contagiosa EFSA
La dermatite nodulare contagiosa si trasmette attraverso gli insetti ematofagi, come mosche, tafani e zanzare, e le zecche

Le misure di contenimento

Ora, però la LSD è arrivata in Italia. Dopo la conferma del contagio a opera del Laboratorio Nazionale di Riferimento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, le autorità sanitarie locali hanno sequestrato gli allevamenti colpiti, rintracciato tutti i movimenti degli animali e istituito una zona di restrizione, che comprende una zona di protezione di 20 km e una di sorveglianza di 50 km attorno al focolaio.

L’Unità di Crisi del Ministero ha inoltre disposto lo stop a tutte le movimentazioni di bovini, latte crudo, ovociti, embrioni e pelli in uscita dalla Sardegna. Restrizioni che si applicano anche agli ovicaprini allevati insieme a bovini. Tuttavia, la misura principale per contenere la diffusione del virus è l’abbattimento degli animali dell’allevamento colpito, come avviene con i maiali per la peste suina africana e con il pollame per l’influenza aviaria.

Resta ancora da capire come la dermatite nodulare contagiosa sia arrivata in Italia. Per scoprirlo, è stata avviata un’indagine epidemiologica, ma al momento l’ipotesi principale è quella di un’introduzione tramite insetti o zecche provenienti dal continente africano, dove la malattia è diffusa.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, EFSA

donazione giallone 4 giugno dona ora

4.9 8 voti
Vota
Iscriviti
Notificami
guest

5 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Adriana
Adriana
30 Giugno 2025 07:46

Io credo che non sia possibile che la malattia fosse scomparsa. Evidentemente fino a questo momento tutti gli altri allevatori che hanno avuto la malattia nelle loro mandrie non hanno fatto comunicazione e sj è scoperto solo ora perché questo allevatore è semplicemente stato onesto. Non si ripresenta una malattia contagiosa dopo 6 anni se e sparita. Semplicemente non era sparita

Adriana
Adriana
Reply to  Giulia Crepaldi
30 Giugno 2025 12:13

No, stanno ipotizzando che sia arrivata attraverso le zecche in Lombardia e in Sardegna. In entrambi i casi sj ipotizza attraverso zecche arrivate dall’Africa

Salvatore
Salvatore
Reply to  Giulia Crepaldi
1 Luglio 2025 09:27

Maggior attenzione sui prodotti che arrivano da zone colpite ed effettuare, oltre all’abbattimento dei capi animali, una profilassi mirata. Quei poveri allevatori sudano per avere un utile.

5
0
Ci piacerebbe sapere che ne pensi, lascia un commento.x