In Francia, dopo il varo ufficiale in ottobre dell’etichetta nutrizionale a semaforo denominata Nutri-Score, le aziende e le catene di supermercati che hanno dichiarato di voler adottare il nuovo sistema sono 33. Si tratta di un numero destinato a crescere nei prossimi mesi, quando in primavera partirà una campagna istituzionale per fare conoscere ai francesi le nuove etichette a semaforo.
Danone Francia è stata una delle prima aziende ad aderire al progetto semaforo che sarà adottato da 15 prodotti. Nel gruppo troviamo marchi come: Activia, Actimel, Danacol, Danette, Danonino, Vitasnella, Gervais, Velouté e altri. Per motivi sconosciuti, Danone Italia ha deciso che i consumatori della penisola non sono interessati ad avere informazioni nutrizionali chiare ed esaustive come quelle fornite dal semaforo, e non adotterà la nuova etichetta. L’azienda, pur sapendo che solo pochi cittadini comprendono il significato della tabella nutrizionale presente sui vasetti dei suoi yogurt, non vuole utilizzare il semaforo che permette di scegliere con maggiore cognizione di causa i prodotti. Tutto ciò è difficilmente comprensibile perché l’etichetta a semaforo è il frutto di un accordo stipulato tra Associazioni di consumatori insieme a tre Ministeri, alle associazioni di categoria e alle catene di supermercati. Danone Italia non spiega i motivi della scelta che risulta quantomeno curiosa e del tutto illogica. Teorizzare che i consumatori francesi siano diversi dagli italiani e per questo abbiano diritto a più trasparenza e informazioni sui prodotti, come sembra pensare Danone Italia, è un concetto difficile da sostenere.
Una situazione simile a quella di Danone si riscontra anche per il marchio Bonduelle, che in Francia ha aderito al Nutri-Score, mentre in Italia no. Nella lista dei marchi famosi che hanno aderito al Nutri Score troviamo anche Auchan. In questo caso la situazione è più articolata. La casa madre francese ha messo a punto di recente un “Bollino Blu”, per premiare i prodotti migliori dal punto di vista nutrizionale. Si tratta di un simbolo che viene adottato in diversi paesi tra cui l’Italia. Auchan Francia però supporta anche il progetto a semaforo del Nutri Score, per cui alla fine sullo scaffale può apparire il “Bollino Blu” e sulla confezione l’etichetta a cinque colori.
È vero che le etichette a semaforo in Italia non sono molto amate. Il Crea non si è ancora espresso ufficialmente sul tema, così come le società scientifiche che si occupano di alimentazione. Ci sono, però, già i pareri di alcuni nutrizionisti come Enzo Spisni dell’Università di Bologna e Stefania Ruggieri del Crea. Chi invece ha le idee chiare è Coldiretti che insieme ai Ministri della salute e delle politiche agricole ha rigettato l’ipotesi delle etichette a semaforo adducendo motivi basati su slogan propagandistici senza altri riscontri e analisi.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24