fornelli a gas neri e due fiamme ardenti da vicino cucina. inquinamento indoor

Utilizzare una cucina a gas in un’abitazione privata può essere dannoso per la salute. I fornelli a gas (cioè a GPL o metano) o a propano generano diversi gas che tendono ad accumularsi, e polveri sottili. E anche se il rischio dipende in misura rilevante da numerose variabili, è sempre presente, e sarebbe quindi meglio, quando possibile, installare fornelli elettrici.

La cucina a gas è sotto accusa da alcuni anni, per l’inquinamento ambientale che può produrre, e ora le preoccupazioni sono rafforzate da uno studio pubblicato su Science Advances da un gruppi di ricercatori dell’Università di Stanford, in California. Nel 2022 gli stessi autori avevano dimostrato che il metano e gli ossidi di azoto rilasciati dai fornelli delle case americane in un anno, erano equivalenti a quelli emessi da mezzo milione di automobili nello stesso periodo di tempo, e rappresentavano tra lo 0,8 e l’1,3% di tutto il metano rilasciato in atmosfera dagli USA. E avevano mostrato come il gas dei fornelli contenesse anche metano e benzene, un noto cancerogeno.

Cucina a gas ed emissioni

Ora hanno approfondito ulteriormente, andando ad analizzare l’atmosfera di oltre cento abitazioni di sette città americane soprattutto per la presenza di biossido d’azoto (NO2), e correggendo poi i dati in base a diversi fattori che avrebbero potuto influenzare i dati.

La quantità di gas e di particolati dispersi, infatti, dipende dall’aerazione naturale e da quella forzata eventualmente presente nell’impianto, da quella generata da condizionatori e ventole (a loro volta con effetti variabili a seconda delle dimensioni e delle specifiche tecniche), dal tempo di utilizzo dei fornelli, dal numero di questi ultimi, dalle dimensioni della casa, e perfino dalla qualità dell’aria della zona di residenza.

cucina a gas
I residui dei fornelli arrivano in tutte le stanze della casa, anche quando questa è di grandi dimensioni

I risultati delle indagini

Per riuscire a tenere conto di tutto, gli autori hanno utilizzato uno specifico modello statistico, e alla fine hanno concluso che i residui gassosi e solidi dei fornelli arrivano in tutte le stanze della casa, anche quando questa è di grandi dimensioni. Entro un’ora dall’uso, a volte le concentrazioni sono superiori in stanze diverse dalla cucina, per esempio quando queste si trovino a un piano superiore rispetto alla prima, anche quando vi sono dei ventilatori attivi. Questi ultimi, solo quando non prevedono il ricircolo, ma sono diretti verso l’esterno, possono far diminuire la concentrazione degli ossidi d’azoto di una percentuale compresa tra il 10 e il 70%, ma non riescono mai ad azzerarla, neppure quando gli ambienti vengono arieggiati durante la cottura.

Ovviamente, poi, le dimensioni dell’appartamento contano molto: chi vive in una casa piccola può essere esposto a quantità di inquinanti quadruple rispetto a chi vive in una casa spaziosa. Oltretutto, chi vive in case piccole resta esposto per molto più tempo, perché è meno probabile che i gas si depositino o escano.

Un problema di salute

Secondo quanto scoperto, il biossido d’azoto o NO2, arriva in media a 4 ppb (parti per miliardo), un valore abbastanza vicino alla soglia di sicurezza definita dall’Organizzazione Mondiale della sanità, che è di 5,3 ppb.

Secondo gli autori, ogni anno negli Stati Uniti circa 200.000 bambini si ammalano di asma a causa dei fornelli di casa e, di questi, un caso su quattro è attribuibile alla sola NO2, un gas tossico e responsabile di diverse patologie polmonari.

I fornelli elettrici non sono associati a emissioni, e sarebbero dunque da preferire. Ogni volta che si può.

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos

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Stefano
Stefano
8 Maggio 2024 20:47

Sono notizie fuorvianti. I fornelli a gas sono l’ultima cosa se si pensa all’impatto ambientale degli scarichi industriali, l’edilizia selvaggia, gli allevamenti intensivi, le tonnellate di carburante consumate dagli aerei e dalle navi.

Valeria Nardi
Reply to  Stefano
9 Maggio 2024 10:08

Perchè sarebbe fuorviante? Lo studio ha evidenziato delle criticità. Ci sono i dati e i numeri. Nessuno ha detto di comprarsi un fornello a induzione e di ignorare gli scarichi industriali. Su questa rivista trattiamo anche gli argomenti che ha accennato Lei. Dovremmo evitare quelli meno preoccupanti? E chi lo dovrebbe decidere a priori?

Michele
Michele
Reply to  Valeria Nardi
11 Maggio 2024 20:28

Mi pare folle preoccuparsi delle cucine a gas con milioni di auto ultradecennali e riscaldamenti delle abitazioni che vanno ancora a gasolio o a metano. Poi se vogliamo preoccuparci delle formiche mentre abbiamo i leoni davanti… buon per voi

agnese codignola
agnese codignola
Reply to  Stefano
9 Maggio 2024 18:35

Il problema è sempre un altro…In realtà, una cosa non esclude l’altra e ogni cosa che si può fare per ridurre le emissioni dovrebbe essere fatta, dagli interventi enormi a quelli minuscoli. Quanto ai rischi per la salute, sono anni che escono studi di questo tipo. Prima non lo si sapeva, oggi lo si sa: i fornelli a gas emettono gas pericolosi. Dopodiché, certamente, ognuno è libero di scegliere

giova
giova
Reply to  Stefano
23 Maggio 2024 13:47

L’inquinamento indoor purtroppo è molto sottovalutato. Non ci sono solo i fornelli, ma tante altre fonti emissive all’interno delle nostre abitazioni.
Caro Michele, sono convinto che se le persone acquisissero una maggior consapevolezza sull’inquinamento indoor – peraltro “spalmato” anche su soggetti fragili (malati, anziani e bimbi) – aumenterebbe anche la consapevolezza di quello outdoor, al quale lei giustamente fa riferimento.

LIVIO
LIVIO
9 Maggio 2024 07:26

Ho sempre pensato che fosse la frittura a darmi fastidio, alla respirazione ora sono obbligato a cambiare con fornelli ha induzione, grazie di avermi avvisato.

Michele
Michele
Reply to  LIVIO
11 Maggio 2024 20:30

Poi quando tutti avremo cambiato con l’induzione verrà fuori che generano campi magnetici ancora più pericolosi… come la presa in giro 20 anni fa delle auto diesel…

Carla
Carla
Reply to  Michele
23 Maggio 2024 10:19

Così è, purtroppo! Non fai in tempo ad adeguarti che un altro cambiamento devi fare… anche perché i soloni dell’ ambiente spesso traggono conclusioni apodittiche (chiedo venia per la parolaccia)
Saluti

giova
giova
Reply to  Michele
23 Maggio 2024 13:49

Guardi che le emissioni dei motori diesel non sono una presa in giro. Al contrario la disinformazione ha portato a sottovalutarne l’impatto.

giova
giova
Reply to  LIVIO
23 Maggio 2024 13:51

Purtroppo i costi non favoriscono la scelta, e da una recente indagine sulla qualità delle piastre a induzione ha fatto emergere una qualità costruttiva e d’uso mediocre. Tra i costi consideri anche l’uso di pentolame adatto.

Debora
Debora
9 Maggio 2024 08:27

Buongiorno mi piacerebbe un articolo approfondito sul consumano di carburante i dei 100.000 aerei di linea che volano ogni giorno sulle nostre teste…. cosi giusto per sapere e per non sentirmi in colpa di scaldare una minestra… grazie e buona giornata

Valeria Nardi
Reply to  Debora
9 Maggio 2024 10:11

Gentilissima, la rivista tratta di alimentazione…. Se va su https://www.ilmondodeitrasporti.com/ forse può trovare notizie più approfondite su aerei e altri mezzi di trasporto.

giova
giova
Reply to  Debora
23 Maggio 2024 13:56

Anche occuparsi di ciò che possiamo modificare o limitare porta benessere, senza negare dei problemi più rilevanti, ma anche meno modificabili (aumentando così il senso di frustrazione).

Luigi
Luigi
9 Maggio 2024 09:11

Praticamente in quasi tutte le case è ristoranti italiani ci sono fornelli a gas….. Da decenni. W il marketing indiretto x piastre a induzione.
Le ha mai provate con 3,5 kw?

Valeria Nardi
Reply to  Luigi
9 Maggio 2024 10:13

Per decenni si è usato il carbone poi si è scoperto che era meglio evitarlo. Non si tratta di marketing, né diretto né indiretto. Lo studio ha evidenziato delle criticità. Ci sono i dati e i numeri. Nessuno ha detto di comprarsi un fornello a induzione. Ci sono degli accorgimenti che si possono adottare (tipo arieggiare o usare l’aspirazione) che però non risolvono totalmente la situazione.

Michele
Michele
Reply to  Luigi
11 Maggio 2024 20:32

Esatto… non riesci a cuocere la pasta e scaldare il sugo contemporaneamente… vivono fuori dal mondo

adriana
adriana
Reply to  Michele
13 Maggio 2024 10:13

Io ho il fornello a induzione. Non è vero quello che dice. Si cucina tranquillamente e ho il minimo di energia elettrica da contatto.

R0sario Nicoletti
9 Maggio 2024 09:54

Si può scrivere qualsiasi cosa purché ben allineata. Da quasi cento anni i popoli si sono avvelenati senza accorgersene. Ci voleva la transizione energetica per averne sentore

luigiR
luigiR
Reply to  R0sario Nicoletti
9 Maggio 2024 15:42

l’uomo si avvelena da quando è comparso sulla Terra, all’inizio non conoscendo i pericoli, poi usando le proprie esperienze, infine sviluppando le tecnologie, fino a quelle attuali. infatti, ci sono sempre dei particolari, in ordine al loro uso, che, di volta in volta, vengono scoperti e pongono ostacoli al benessere.

Dante
Dante
9 Maggio 2024 16:00

Mentre sul Nutriscore avete scritto un buon articolo sottolineando ci siano interessi di sorta a contrastarlo e avete persino (e GIUSTAMENTE) scritto sul NutrInform Battery (NB) «…che eminenti scienziati del CREA, ISS (Istituto Superiore di Sanità) e ricercatori vari hanno appoggiato a spada tratta, addirittura con qualche pubblicazione ‘scientifica’. » (il scientifica tra virgolette, ben fatto!), questo articolo, invece, è davvero deludente.

Iniziamo col sottolineare quanto sia ridicolo equiparare i danni alla salute degli scarichi emessi da mezzo milione di automobili e il metano dei fornelli. È un paragone veramente assurdo.
Addirittura “secondo gli autori, ogni anno negli Stati Uniti circa 200.000 bambini si ammalano di asma a causa dei fornelli di casa”, infatti in Italia siamo tutti asmatici da decenni.
Ma, domando, gli studi sono ‘scientifici’ per certi ambiti, mentre per altri sono scientifici (senza virgolette)?

Dopo tutte le menzogne che ci hanno rifilato e continuano a rifilarci sulla Russia e la guerra in Ucraina (senza parlare dell’ambito scientifico-medico), vogliamo ancora credere a queste fandonie? La coincidenza dell’aumento della pubblicizzazione/introduzione di tecnologie a consumo elettrico (automobili, friggitrici ad aria, fuochi a induzione, etc…) negli ultimi due anni non sono forse un modo per staccare gli europei dal consumo del gas (russo) dal quale abbiamo e stiamo usufruendo da anni per motivi prettamente politici? E la conclusione dell’articolo è chiara: “I fornelli elettrici non sono associati a emissioni, e sarebbero dunque da preferire.”. Mi pare evidente dove voglia condurre lo studio americano.

Ricordiamo gli articoli del dott. John Ioannidis, epidemiologo e docente di medicina a Stanford che dimostrò come fosse impossibile riprodurre i risultati degli studi scientifici tanto che nel 2005 pubblicò un articolo dal titolo “Perché la maggior parte delle ricerche pubblicate sono false”.
Nel 2018 il 90 per cento degli scienziati interpellati dalla prestigiosa rivista Nature dichiarò che la scienza soffre di una crisi di replicabilità degli studi: quando uno scienziato ripete lo studio di un altro ricercatore, nel 90 per cento dei casi non ha lo stesso risultato.
Anche la Bayer (multinazionale farmaceutica tedesca che fattura 36 miliardi di euro l’ anno e che ha assorbito la Monsanto) con un’inchiesta aveva mostrato che, in media, solo il 20% degli studi pubblicati riusciva a essere confermato da un team indipendente. Una percentuale molto bassa per ritenere gli studi affidabili.
Vogliamo anche dimenticare il libro della giornalista Carey Gillam “Whitewash: la storia di un diserbante, il cancro e la corruzione della scienza” (pubblicato con un editore no-profit) dove riportò la sua indagine sul glifosato evidenziando non solo la sua pericolosità, ma anche l’ azione di corruzione degli scienziati operata da Monsanto che, sotto pagamento, conduceva gli studiosi a falsare i risultati smentendone la pericolosità così come fece nella causa di Dwayne Johnson?

Parliamo di inquinamento ambientale quando, come ben scrive qualcun altro qui sopra, abbiamo aerei che inquinano i nostri cieli, gettando sostanze tossiche nell’aria, sino a ritrovarcele nelle piogge e poi nei terreni?

agnese codignola
agnese codignola
Reply to  Dante
9 Maggio 2024 18:41

Gli scienziati sono uomini, e come tutti gli altri uomini talvolta si fanno corrompere, o pubblicano dati piegati alle loro volontà: lo denunciamo qui continuamente. Questo, però, è uno studio ben fatto, da un gruppo che si occupa del tema da tempo e che apparentemente non ha interessi specifici. La rivista è attendibile. Poi certo, se vogliamo sempre vedere complotti ovunque, la discussione finisce qui, perché non c’è argomento che possa convincere chi vuole sempre vedere la malafede ovunque, soprattutto in ambito scientifico. La scienza va avanti, e se prima non si sapeva, e tutti abbiamo i fornelli gas, ora lo si sa. Resta il fatto che l’asma infantile è in grande aumento anche in Italia, e che se i pediatri statunitensi (la loro società scientifica) affermano che ciò è dovuto anche alle emissioni dei fornelli domestici, io mi fido.

Doriana
Doriana
Reply to  Dante
23 Maggio 2024 17:48

Signor Dante, Lei merita un’ovazione per il suo commento, che ho apprezzato moltissimo.

Vale
Vale
23 Maggio 2024 09:16

Buongiorno, molto interessante questo articolo. Vorrei sapere visto che l ‘ elettrico è preferibile, se ci sono dei dati anche per l’induzione , se è sicuro. Grazie

io me
io me
23 Maggio 2024 09:37

Non è un scherzo passare dai fornelli a gas a quelli ad induzione per famiglie dai redditi medi. Il costo dei piani ad induzione non è basso e va cambiata quasi probabilmente la potenza elettrica.

Oltre all’aumento dei consumi (costi) elettrici, che alla fine finché non ci sarà una reale transizione ecologica in Italia viene prodotta con strumenti inquinanti o proviene da fonti non certo ecologiche (nucleare). Certo migliorerà l’aria nelle nostre cucine ma per l’ambiente non credo che le cose migliorino, forse peggiorerebbero.

In un mondo ideale di energia elettrica rinnovabile magari sarà una bella cosa, per adesso ancora siamo lontani, è solo per ricchi, come le auto elettriche di massa.

Giovanni Natale
Giovanni Natale
23 Maggio 2024 10:22

Sempre riferimento a studi americani fatti negli StatiUniti….A quando studi effettuati in Europa , sicuramente rispecchianti una situazione diversa, magari anche peggiore, ma europea, non statunitense ?

giova
giova
23 Maggio 2024 14:26

Riporto quanto considerato sotto il profilo medico con questo articolo pubblicato sul sito isde.it:

Salute, cottura a gas responsabile di 230 mila casi di asma nei bambini. Italia maglia nera in Europa
Pubblicato il 9 Gennaio 2023
In Italia più di 230 mila casi stimati per numero di bambini che soffrono di asma dovuti all’inquinamento causato dai fornelli a gas

Il report del gruppo non-profit per l’efficienza energetica CLASP e l’Alleanza Europea per la Salute Pubblica (EPHA) con supporto tecnico dell’Organizzazione per la Ricerca Scientifica Applicata (TNO), indica che cucinare con il gas in una cucina comune e priva di ventilazione meccanica causa un inquinamento domestico da biossido di azoto (NO 2 ) che eccede svariate volte all’anno il limite delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla qualità dell’aria e gli standard europei sull’inquinamento dell’aria esterna. Test specifici nei laboratori di TNO hanno mostrato che i fornelli a gas producono anche monossido di carbonio, particolato ultrafine e altri inquinanti che possono causare effetti gravi sulla salute, in particolar modo nei bambini.

Il report stima che negli ultimi 12 mesi il numero di bambini con sintomi di asma causati dalla cottura a gas sia oltre 700.000, pari al 12 % dei bambini UE attualmente affetti da asma ( in Italia 230.000, maglia nera in tutto il Continente). Oltre 100 milioni di cittadini UE cucinano con il gas, con più della metà delle case in Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Romania e Slovacchia. I gruppi sanitari temono che la situazione possa diventare particolarmente preoccupante a causa della crisi energetica di questo inverno, quando le persone ridurranno la ventilazione per risparmiare in soldi e riscaldamento.

Secondo la CEO di CLASP, Christine Egan: “Le persone passano la maggior parte del proprio tempo a casa. Poche persone sono consapevoli dei rischi dannosi che comportano le cucine a gas: preparare la cena può esporre a tanti agenti inquinanti quanti quelli del fumo passivo. Gli apparecchi a gas dovrebbero riportare etichette di avvertenza sulla salute come i pacchetti delle sigarette. I funzionari europei dovrebbero considerare questi rischi per la salute.”

L’Associazione Medica Americana ha recentemente segnalato che i fornelli a gas aumentano l’inquinamento domestico e i rischi di asma nei bambini, nonché la loro gravità. Ricerche precedenti hanno collegato l’uso domestico di gas a deficit di attenzione e disturbi di iperattività nei più piccoli. Inoltre, secondo uno studio condotto di recente, cucinare con il gas durante la gravidanza può risultare in iperattività nei neonati. Infine, l’inquinamento da cottura a gas ha dimostrato di avere effetti negativi anche sul sistema respiratorio e nervoso degli adulti.

Il direttore generale dell’EPHA, Dr Milka Sokolović ha affermato: “Temiamo che la qualità dell’aria indoor possa peggiorare significativamente questo inverno nelle case dotate di cucine a gas. Questo perché le famiglie ventileranno di meno gli ambienti ed eviteranno di aprire le finestre per mantenere il caldo e risparmiare sul riscaldamento durante la crisi energetica. Con meno ricambi d’aria con l’esterno, è ancora più importante agire rispetto alle fonti domestiche di inquinamento dell’aria, come i fornelli a gas. I bambini e le persone con patologie respiratorie preesistenti sono i soggetti più a rischi- considerati i danni per la salute e l’ambiente derivanti dall’uso di combustibili fossili nelle nostre case, i governi hanno la responsabilità di stabilire dei piani che ci allontanino dall’uso del gas e che ci accompagnino verso sistemi di “cottura pulita” elettrica. La versione corrente della normativa sulle cucine domestiche rappresenta un’opportunità per l’UE di dimostrare il rispetto della propria visione e ambizione per l’inquinamento zero.”

I funzionari UE sono obbligati dal trattato sul funzionamento dell’UE a considerare la salute all’interno delle regolamentazioni, come recentemente confermato dalla Corte di Giustizia Europea. Ad ogni modo, secondo CLASP ed EPHA, gli standard in vigore per le cucine domestiche non ne tengono conto. Nuovi standard dovrebbero essere pubblicati il prossimo anno. Però, sebbene lo studio preparatorio alla revisione riconosca che cucinare “è una fonte significativa di inquinamento domestico” (con il gas che crea inquinamento aggiuntivo), lo studio è stato limitato a misure di mitigazione. Le cucine a gas dovrebbero essere eliminate del tutto sotto le normative di Ecodesign (nel 2025), secondo i gruppi.

Gaetano Settimo, Presidente Associazione italiana indoor air quality

“I dati contenuti nel nuovo rapporto di CLASP ed EPHA confermano quelli che sono i rischi per la salute legati alle emissioni prodotte dalle cucine a gas durante la cottura dei cibi e indicano chiaramente che l’Italia è tra i Paesi più esposti a questi rischi di tutta l’Unione. Auspico che le raccomandazioni complessive contenute nel rapporto sulla transizione alla cucina a induzione, sulle cappe e sulla ventilazione vengano prese sul serio dalle istituzioni europee e nazionali.”

Per scaricare lo studio clicca
https://www.isde.it/wp-content/uploads/2023/01/Gli-effetti-invisibili-della-cottura-a-gas-sulla-salute.pdf

lucio
lucio
Reply to  giova
23 Maggio 2024 15:47

Articolo interessante, mi stupisce la data della ricerca e la provenienza della tale, (USA) Oggi il metano=Russia, sarebbe meglio per noi europei preoccuparsi delle immissioni che rilasciano gli aerei, come hanno accennato altri, dei cereali provenienti dall’Ucraina e dagli incendi di discariche. Io se fossi un ricercatore le immissioni dei fornelli le metterei oltre la 10° posizione

giova
giova
Reply to  lucio
23 Maggio 2024 20:36

L’inquinamento indoor purtroppo è molto sottovalutato. Non ci sono solo i fornelli, ma tante altre fonti emissive all’interno delle nostre abitazioni.
Caro Lucio, sono convinto che se le persone acquisissero una maggior consapevolezza sull’inquinamento indoor – peraltro “spalmato” anche su soggetti fragili (malati, anziani e bimbi) – aumenterebbe anche la consapevolezza di quello outdoor, al quale lei giustamente fa riferimento.

Alex
Alex
24 Maggio 2024 13:22

La prossima cucina nuova la comprerò con i fornelli elettrici. Ne utilizzo uno portatile per scaldare l’acqua e mi trovo molto bene.