Se sulle etichette alimentare compaiono scritte e immagini che contrastano con quanto riportato nell’elenco degli ingredienti, il giudice può punire il produttore per aver indotto in errore il consumatore. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea, pronunciandosi sul caso di un infuso ai frutti di produzione tedesca, sulla cui confezione sono raffigurate immagini di lamponi e di fiori di vaniglia, accompagnate dalle menzioni «infuso ai frutti con aromi naturali», «infuso ai frutti con aromi naturali – gusto lampone-vaniglia» e «solo ingredienti naturali». In realtà, l’infuso ai frutti non contiene ingredienti naturali derivati dalla vaniglia o dal lampone, né aromi ottenuti a partire da questi ultimi. L’elenco degli ingredienti che compare su uno dei lati della confezione riporta: «Ibisco, mela, foglie di mora dolce, scorza d’arancia, rosa canina, aroma naturale al gusto di vaniglia, scorza di limone, aroma naturale al gusto di lampone, more, fragole, mirtilli, bacche di ginepro».
La sentenza delle Corte di Giustizia sulle etichette
Secondo la Corte di giustizia dell’Ue, quando l’etichettatura di un prodotto alimentare suggerisce la presenza di un ingrediente che in realtà è assente (assenza che emerge unicamente dall’elenco degli ingredienti), questa etichettatura è tale da indurre in errore l’acquirente sulle caratteristiche del prodotto. Quindi, nel caso specifico dell’infuso ai frutti prodotto dalla Teekanne, il giudice tedesco dovrà “verificare, esaminando i diversi elementi che compongono l’etichettatura dell’infuso, se un consumatore medio, normalmente informato e ragionevolmente attento e avveduto, possa essere indotto in errore quanto alla presenza di componenti di lampone e di fiori di vaniglia o di aromi ottenuti a partire da tali ingredienti. Nell’ambito di tale esame, il giudice nazionale dovrà prendere in considerazione, in particolare, i termini e le immagini utilizzati nonché la collocazione, la dimensione, il colore, il carattere tipografico, la lingua, la sintassi e la punteggiatura dei diversi elementi riportati sulla confezione dell’infuso ai frutti”.
© Riproduzione riservata Foto: istockphotos.com
[åiuta]
Il titolo dell’articolo “L’infuso di lamponi e vaniglia non contiene aromi naturali” mi sembra fuorviante, o il testo dell’articolo è errato. In realtà dall’elenco degli ingredienti si evince che gli aromi naturali ci siano (aroma naturale al gusto di vaniglia e aroma naturale al gusto di lampone), se così fosse si potrebbe invece osservare, come giustamente rileva la Corte di Giustizia, che non sembra che tali aromi derivino da lamponi o vaniglia mentre invece da quanto altrove riportato sulla confezione il consumatore se non particolarmente avveduto potrebbe essere indotto a credere il contrario.
Gentile Francesco Bertotti,
la ringraziamo per il suo prezioso commento. Abbiamo provveduto ad allineare il titolo al contenuto del pezzo in modo che non ci siano fraintendimenti.