Un nostro lettore ha rinvenuto un corpo estraneo in un surgelato Findus. Di seguito la lettera e la risposta dell’azienda.
Buona sera vorrei segnalare la presenza di un corpo estraneo all’interno di un merluzzo gratinato di Findus. All’interno c’era un pezzo di plastica di colore blu. Ovviamente sciolto dalla cottura. Allego le foto. Enrico
Roma, 21/01/2021 – Le verifiche ispettive ed organolettiche condotte da Findus e riferite al lotto di produzione corrispondente al giorno 08 luglio 2020 della confezione di “Gratinati” (Patate e Rosmarino), non hanno evidenziato alcuna deviazione di processo sul prodotto finito e non risultano esserci segnalazioni analoghe pervenute al Servizio Consumatori Findus. Non è stato possibile condurre appropriate indagini sull’origine del corpo estraneo rinvenuto all’interno di una confezione, in quanto esso non è stato fornito.
Lo stabilimento di produzione è dotato di un Sistema Qualità certificato ISO: 9001 2015 e BRC, e per le sue attività segue da diversi anni procedure specifiche sottoposte a continua verifica e revisione. Il personale è qualificato e sottoposto a formazione in specifiche sessioni di addestramento. È inoltre adeguatamente sensibilizzato, in accordo a procedure di stabilimento, circa i parametri di qualità e salubrità del prodotto, nonché sulle corrette prassi igieniche operative e sulla corretta gestione degli impianti.
Per quanto concerne la linea di produzione dei Gratinati, si tratta di una linea dotata di sistemi e di presidi di controllo per la pulizia della materia prima che, all’arrivo in stabilimento, viene controllata per la valutazione delle caratteristiche qualitative. La materia prima è inoltre dotata di una specifica nella quale viene indicata l’assenza di corpi estranei e viene trasportata con mezzi igienicamente controllati e protetti da teli per prevenire contaminazioni.
Tutti i fornitori di materia prima sono sia in possesso di certificazioni BRC, sia sottoposti ad audit periodici da parte del Gruppo di cui Findus fa parte, sia da auditor di Enti Terzi con particolare enfasi ad aspetti relativi a sicurezza alimentare e rischio corpi estranei. Il piano di miglioramento continuo ed implementazione di innovazione tecnologiche atte ad incrementare il livello di sicurezza e qualità dei nostri prodotti è parte della nostra mission.
Per ogni ulteriore dubbio o chiarimento, il consumatore può visitare il sito e contattare il servizio di Customer Care Findus secondo le modalità a disposizione.
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Direi che si tratti di una velina plastica (di colore blu proprio per renderla teoricamente evidente), si utilizzano per separare i filetti IQF all’interno dei master.
comunque sia, la risposta fornita da findus non spiega e/o giustifica il ritrovamento …..
Quando la nonna faceva la polenta a volte si trovava un capello… Ora i tempi si sono evoluti, e bisogna adeguarsi: non dico che sia bello, ma può capitare…
Spero di non arrivarci mai…… Ma di cosa stiamo parlando?
La risposta dell’azienda è chiara, completa e circostanziata, ed è l’unica risposta possibile, visto che il pezzo di plastica non le è stato consegnato e non ha una forma che possa aiutare a capire se sia un pezzo di imballaggio, di vestiario, di macchinario o cosa.
Senza poter analizzare il reperto nulla può escludere che venga dalla cucina stessa del consumatore, non sarebbe il primo ad aver dimenticato in forno stoviglie o contenitori in plastica che il calore ha poi fuso, e dei quali un pezzetto potrebbe essere rimasto attaccato alla parte alta del forno e poi caduta nei sofficini o quel che erano.
concordo.. e quel pulviscolo nero?? segno di forno sporco direi… quei prodotti li mangio anche io.. mai visto quel pulviscolo..
Da consumatori dovremmo “vivere” qualche giorno in uno stabilimento alimentare, e forse capiremmo meglio cosa può accidentalmente succedere senza farne un dramma. La plastica è blu proprio per essere vista meglio e, se proprio si volesse essere pignoli, dovremmo chiedere a findus di rassicurarci sull’idoneità al contatto alimentare della stessa. Per il resto, dobbiamo spaventarci per ciò che non vediamo. Di plastica, sotto forma di micro particelle, ne mangiamo e ne respiriamo parecchia senza percepirla!
Concordo con quanto detto da Andrea e riguardo al “pulviscolo” credo che il signore ci abbia messo una macinatina di pepe e un filo di olio, a giudicare dal piatto.
mmm… Fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce…
Se ho capito bene, concordo