La veloce diffusione del coronavirus SARS- CoV-2, partita dalla Cina e arrivata anche in Italia, sta creando un certo allarmismo in tutto il mond. Uno dei motivi è che non esiste un vaccino per impedire la diffusione. L’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano ha messo a disposizione dei cittadini un indirizzo di posta elettronica, per dare informazioni e risposte ai quesiti che la gente pone sull’epidemia. Il Mario Negri propone anche una serie di domande e risposte sulla modalità di trasmissione, la sintomatologia, l’incubazione, le fonti di informazione che vi proponiamo.
Come si trasmette il coronavirus SARS-CoV-2?
Come avviene per le infezioni causate da altri coronavirus, e per molte infezioni delle vie respiratorie, il SARS-CoV-2 si trasmette principalmente per via aerea. La trasmissione avviene attraverso le goccioline (droplet) diffuse nell’ambiente mentre parliamo, tossiamo, starnutiamo. Se queste goccioline vengono a contatto con le mucose di una persona (per esempio quelle della bocca, degli occhi o del naso), direttamente o perché trasportate dalle mani, il virus può introdursi nell’organismo e causare la malattia. Queste goccioline rimangono sospese nell’aria per poco tempo, e sono in grado di percorrere una distanza breve. La trasmissione diretta da persona a persona avviene prevalentemente se la distanza tra i due soggetti è inferiore a 1 metro.
È stata ipotizzata una trasmissione attraverso le feci, ma non è ancora stata confermata.
L’Istituto Mario Negri non esclude che ci possa essere una trasmissione indiretta, attraverso il contatto con superfici e oggetti contaminati dal virus. Si tratterebbe, comunque, di una possibilità che si verifica poco frequentemente. Il rispetto delle norme igieniche è essenziale per prevenire il contagio indipendentemente da quale possa essere la via di trasmissione.
Le regole sono molto chiare: lavare frequentemente e accuratamente le mani con acqua e sapone o gel disinfettante a base di alcool; evitare di toccare bocca, naso e occhi (principali vie di accesso del virus) con le mani sporche; coprire naso e bocca con un fazzoletto di carta (da gettare dopo l’uso) o con l’incavo del gomito; non condividere con altri asciugamani, bicchieri, posate e stoviglie.
I pazienti asintomatici possono trasmettere la malattia?
La raccolta delle informazioni sull’andamento dell’infezione e sulla progressione dell’epidemia è in corso, e al momento una risposta definitiva non c’è. Sulla base della segnalazione di casi risultati positivi al test per il virus senza un contatto con persone che presentavano sintomi evidenti, è probabile che anche soggetti asintomatici possano trasmettere il virus, così come avviene per altre infezioni virali (per esempio l’influenza o il morbillo).
Gli esperti delle istituzioni sanitarie internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ritengono che la trasmissione del virus da soggetti asintomatici contribuisca in misura minore alla diffusione, perché in molti casi la carica virale (la quantità di virus in circolo) è bassa e l’assenza di sintomi come tosse e raffreddore ne limita la diffusione.
Il documento dell’Istituto Mario Negri sottolinea che la contagiosità è più elevata quando ci sono i sintomi. Al momento gli interventi sono focalizzati all’identificazione di soggetti che si sono ammalati di COVID-19 appena compare la febbre o la tosse, per isolarli ed evitare che possano trasmettere il virus ad altri. Per maggiore cautela, la cosiddetta quarantena di 14 giorni è estesa anche alle persone a maggior rischio di essere entrate in contatto con il virus, come nel caso delle persone rientrate da Wuhan o sbarcate dalla nave da crociera Diamond Princess. Questo per evitare che possano trasmettere l’infezione prima della comparsa dei sintomi.
È vero che l’infezione si presenta senza sintomi o con sintomi lievi
Al momento i dati disponibili riguardano quasi esclusivamente soggetti ricoverati in ospedale. Nei dati resi pubblici dai ricercatori del centro cinese di controllo e prevenzione delle malattie (Chinese Center for Disease Control and Prevention, China CDC), poco più dell’1% dei casi identificati come positivi al virus non presentava sintomi. Verosimilmente è, però, un dato sottostimato. Non è possibile conoscere qual è il numero totale di persone infettate dal SARS-CoV-2. L’analisi dei dati su alcuni focolai di epidemia (in particolare quello riguardante la nave da crociera Diamond Princess) sarà molto utile per poter effettuare una previsione attendibile.
Qual è il periodo di incubazione del coronavirus?
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e le altre istituzioni internazionali ritengono, sulla base dei dati disponibili e dell’esperienza con altre infezioni da coronavirus, che la durata del periodo di incubazione possa variare tra 1 e 14 giorni. Da un’analisi degli studi oggi disponibili, l’OMS ha stimato che la mediana del periodo di incubazione è tra 5 e 6 giorni, ovvero che la maggioranza delle persone sviluppa sintomi entro quell’intervallo.
La soglia dei 14 giorni come durata del periodo necessario per l’isolamento dei casi positivi e per la quarantena dei contatti a rischio, è stata fissata in via precauzionale. L’intervallo è stato deciso per essere sufficientemente certi che dopo due settimane, la possibilità di sviluppare la malattia e trasmetterla ad altri sia estremamente bassa.
Uno studio condotto esaminando circa 1000 pazienti ricoverati in più di 500 ospedali cinesi ha segnalato che in uno di questi soggetti la comparsa dei sintomi sarebbe avvenuta dopo 24 giorni. Ci sono, però, dubbi sul fatto che la data del possibile contagio sia stata identificata correttamente e in ogni caso si tratterebbe di un evento straordinario (in termini tecnici un “outlier”) che al momento non richiede di modificare le procedure adottate in Italia e nel mondo.
Come comportarsi in Lombardia dopo i casi identificati?
È fondamentale rintracciare (come già stanno facendo) i contatti delle persone ammalate e i soggetti che le hanno frequentate da vicino per monitorare il loro stato di salute ed evitare che possano contagiare altri. In questo modo l’epidemia si dovrebbe fermare. È importante che la quarantena sia adottata per le persone che provengono dalla Cina anche se asintomatiche. La raccomandazione di non mandare andare a scuola per due settimane i bambini che provengono dalla Cina, risponde a un necessario principio di cautela. È anche importante che chi rientra da alcune nazioni dell’Asia come per esempio Giappone, Corea del Sud, Singapore, in cui i casi sono in aumento, tenga sotto controllo la febbre e sintomi come la tosse per 15 giorni. Va inoltre contattato il numero telefonico 1500 del ministero della Salute, il numero 112 o il proprio medico curante in caso di sintomi anche lievi.
In generale, le persone con sintomi di influenza (febbre, tosse, mal di gola) non devono andare direttamente in Pronto occorso ma sentire prima il proprio medico, se residenti in Lombardia il numero verde regionale 800.89.45.45, o contattare il 112 che valuteranno come procedere.
Per tutti valgono le raccomandazioni riportate sopra: lavare spesso e accuratamente le mani, evitare di toccare con le mani naso, bocca e occhi, coprire naso e bocca con un fazzoletto di carta quando si tossisce o si starnutisce, gettando il fazzoletto dopo l’uso e lavando le mani.
N.d.r. Il 13 febbraio 2020 l’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) ha classificato il nuovo coronavirus denominandolo Sars-CoV-2 e non più 2019-nCoV. Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha denominato ufficialmente COVID-19 la malattia derivante dall’infezione da Sars-CoV-2.
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Constatato che il contenimento a mezzo quarantena non è stato completamente efficace come prevedibile per motivi vari e mettendo da parte dubbi non dissipabili da profani come me , io evidenzierei a lettere maiuscole una regola da tenere in prima fila per gli operatori e le persone che hanno cura di immunodepressi giovani e anziani anche senza sintomi apparenti.
Poichè gli immunodepressi sono quelli che rischiano i maggiori danni ,ovunque le persone che li accudiscono devono e dovranno avere mille accortezze per non essere vettori inconsapevoli.
Il fattore economico spinge perchè si riallaccino tutti i movimenti sociali e se così sarà aumenteranno coerentemente le occasioni di contagio.
Interessante poi l’ affermazione altrove riportata che le persone non muoiono ” per il coronavirus” ma “con il coronavirus” , è una affermazione su cui riflettere.
Tante domande e trattandosi di situazione (quasi) imprevista le risposte sono improntate a prudenza.
Chissa’ se poi arriverà anche la spiegazione di un fatto avvenuto poco più di un anno fa in un territorio confinante con il lodogiano.
Mi riferisco ai circa mille casi di polmonite nel settembre ottobre 2018 in provincia di Brescia , casi che furono attribuiti alla legionella , ma solo l’otto percento risulto positivo. Fu promessa una indagine ma poi è arrivata la nebbia.
Volevo sottolineare che i luoghi chiusi come ambulatori medici ,bagni dei supermercati,ascensori sono da evitare per l’alta contagiosita”del coronavirus
E’ una cosa assai fastidiosa , forse sono io che ho capito male ma ascoltando in televisione diversi medici oggi 09.03.2020 l’uso delle mascherine di qualsiasi genere viene di molto rivalutato , a dispetto della regola inserita in ogni dove che non la consigliava alle persone senza sintomi.
Poi il sig.Ricciardi ha tolto ogni dubbio , le mascherine non ci sono e per evitare il panico gli esperti ci hanno imbrogliato per evitare il panico, mi viene da ridere sentendo che la Cina ora può rivendercene un pò visto che da loro i contagi stanno calando.
Io penso che noi possiamo farcele da soli con fazzoletti o altra stoffa da poterle poi sanificare con appositi trattamenti anche in casa propria e riutilizzarle , visto che ne serviranno tante ad ogni persona.
Naturalmente bisogna assolutamente evitare gli assembramenti e gli spostamenti inutili , ma alcune situazioni non possono essere cancellate con la bacchetta magica.
Quali sono i sintomi che dicono che sei positivo al coronavoris?puoi averlo senza sintomi?