La Coop, nell’ambito del Protocollo anti inflazione che le catene di supermercati hanno siglato con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha deciso di propria iniziativa di ridurre del 10% il prezzo di oltre 200 prodotti a marchio Coop. Per altri 1.000 prodotti della sua linea, la catena ha bloccato il prezzo per tre mesi. L’auspicio è che anche l’industria alimentare aderisca all’iniziativa governativa riducendo i listini in modo da permettere ai supermercati di riversare i ribassi direttamente sui prezzi di vendita allargando il paniere di beni coinvolto nell’operazione anti inflazione.
La raffica di sconti Coop prenderà il via il 1° ottobre e si concluderà alla fine di dicembre. Il carrello di prodotti selezionati contempla in totale più di 1200 prodotti di largo consumo a marchio Coop scelti tra quelli maggiormente presenti nella spesa quotidiana. Il paniere degli oltre 200 prodotti ribassati del 10% include alimentari come pasta, pelati, caffè, uova, latte, formaggi, e non alimentari come pannolini e baby food. Il paniere vede la presenza anche di alimenti della linea bio e del commercio equo e solidale (Solidal).
La presidente di Coop Italia Marca Latini ha precisato: “La proposta con la quale aderiamo concretamente al Trimestre Anti-inflazione si somma all’impegno che, come cooperative di consumatori, ci ha sempre contraddistinto per arginare le difficoltà economiche delle famiglie. In prospettiva ci aspettiamo ora abbassamenti di prezzi anche da parte dell’industria che ha aderito con lettere di intenti separate, ma affini, siglate con lo stesso Ministero. Questo ci permetterebbe di riversare questi abbassamenti direttamente sui prezzi di vendita dei prodotti di marca allargando quindi il paniere di beni coinvolto nell’operazione anti-inflazione”.
© Riproduzione riservata Foto: Coop
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giornalista redazione Il Fatto Alimentare
Da oltre 20 anni sono sono prestatore Coop, sono convinto dell’ottimo rapporto prezzo/ qualità che non trovo in altri competitor. Inoltre mi piace il loro impegno sul fronte della sostenibilità nei punti vendita e sui prodotti, avanti così
bella iniziativa, presente anche nelle pagine pubblicitarie dei giornali, ma quando si fanno queste iniziative COOP deve spiegare chi paga questa riduzione dei prezzi, la paga il produttore o la distribuzione o entrambi? Bisogna essere trasparenti verso i consumatori, queste domande vengono spontanee quando vedi che tante aziende chiudono perchè non riescono più a sostenere i costi o quando vedi lo sfruttamento dei lavoratori stagionali che raccolgono i pomodori. Il messaggio di COOP sarebbe molto più efficace se spiegasse anche dove e chi paga questa riduzione dei prezzi.