Un lettore ci scrive in merito alla decisione di Coop di eliminare l’olio di palma dai suoi prodotti a marchio.
Buongiorno,
in riferimento al Vs articolo: “Olio di palma: Coop ritira dagli scaffali 120 prodotti a marchio che contengono l’olio tropicale” devo segnalare che, la notizia, non sembra corrispondere al vero. Proprio ieri, 26 maggio, mi sono recato al punto vendita COOP di via Della Costituzione 121 a Spinea, Venezia, e gli scaffali erano pieni di prodotti a marchio COOP contenenti olio di palma (prodotti che già conoscevo e, quindi, già evitavo). Alla fine, tanto per dire, sono uscito dal supermercato con due soli prodotti a marchio NON COOP che da tempo hanno rinunciato, tra l’altro dichiarandolo palesemente in etichetta, di non contenere questo grasso vegetale.
Claudio Gucchierato Venezia
Ecco la risposta di Coop
Gentile signor Claudio, Coop conferma di aver sospeso la produzione di prodotti a marchio contenenti olio di palma e di star provvedendo alla nuova formulazione. In un caso, una cooperativa ha deciso di andare oltre fino a procedere al ritiro dagli scaffali. Altre non lo hanno fatto. Certo è che la sostituzione dell’olio di palma nei nostri prodotti era già iniziata da tempo. Tutti i prodotti delle linee per bambini Coop ovvero Crescendo e Club 4 10 oltre alla linea Vivi Verde sono da sempre senza oli tropicali ed a questi se ne sono aggiunti molti altri e al momento della decisione erano già presenti sugli scaffali oltre 100 prodotti a marchio no olio di palma. La sostituzione degli altri 120 prodotti richiederà alcuni mesi ma già a partire dalle prime settimane di giugno compariranno in assortimento circa 30 prodotti a marchio no olio di palma e dunque riformulati. Per gli altri prodotti servirà più tempo, siamo dunque consapevoli con questa scelta di creare disagi ai nostri soci e clienti con diverse mancanze di prodotto sugli scaffali, ma crediamo che il principio di precauzione che ha guidato questa scelta sia del tutto in linea con le necessità e le aspettative dei consumatori.
© Riproduzione riservata
Alcuni giorni fa ho acquistato dei Grissini all’olio d’oliva Fior Fiore Coop e leggendo l’etichetta ho notato che era ancora presente il palma, ma le ragioni mi sono chiare.
Se non sbaglio erano già state pubblicate lettere di questo tipo ed ogni volta l’azienda ha spiegato che per forza di cose è necessario finire le scorte, cosa assolutamente plausibile, a meno di buttare via tutto quanto già prodotto aggiungendo lo spreco alimentare al problema di fondo.
Spreco che in ogni caso comporterebbe anche dei costi che, per forza di cose, ricadrebbero poi sui consumatori.
E’ sufficiente evitare l’acquisto di certi prodotti o ridurne il consumo, in attesa che sugli scaffali arrivino solo i prodotti senza olio di palma.
In ogni caso ci sono molti consumatori, tipo mia mamma che aveva richiesto i grissini citati in apertura, che non danno molto peso alla presenza dell’olio di palma nei prodotti che sono “abituati a consumare” e grazie a questo approccio probabilmente le aziende finiranno in tempi brevi le scorte… 😉
Siamo circondati. Se dicono la verità sull’etichetta, acquistare prodotti liberi dall’olio di palma anche se sono prodotti che non comperiamo per abitudine. Boicottare. Quello che mi preoccupa è il fatto che nessun mezzo di informazione, a parte la rete, affronti il problema che incide sulla nostra vita e sul pianeta. Non viene divulgato. Fra un anno bisognerebbe pubblicare i dati relativi all’importazione di olio di palma per verificare se la nostra battaglia è una battaglia persa oppure…
I frollini al cioccolato fondente Solidal Coop hanno ancora olio di palma…
Io sono cliente coop da tempo, ma ultimamente certi comportamenti mi hanno disgustato.
Perché ora che il vento tira verso ” no olio di palma” la coop si adegua, e fino a poche settimane fa informava, anche sul suo giornalino, che l’olio di palma non fa male e sosteneva la pubblicità dei produttori?
Per del sano opportunismo?? Forse anche con una puntina d’ipocrisia?
Con riferimento poi a quanto scritto da Paoloblog: se si decide che una cosa è dannosa si toglie e basta, non “la teniamo fino a fine scorte”, della serie “comunque vada, qualunque cosa, ricadrà sempre su voi consumatori”, e ancora se invece sono buoni per la vendità e il consumo, per non andare incontro allo spreco alimentare (oddio!! quale ipocrisia quando ci fa comodo) allora potrebbero anche fare una buona azione (ovvio, opportunamente pubblicizzata) e “donare” tali generi alimentari, che so, ai centri accoglienza, al banco alimentare, alla caritas, ect..(strano che una regina del greenwashing com’è coop non abbia pensato a questo)
Infine il “giriamoci dall’altra parte nel frattempo che qualcuno ignaro o stolto consumi ed esaurisca lo scaffale” è un concetto stupendo, segno dei nostri tempi, specchio della nostra società.
scusate ma si può chiedere a coop dove vanno a finire i prodotti ritirati? Io, che non compro prodotti con olio di palma, avrei preferito che si andasse ad esaurimento scorte non al ritiro..dopo che ce li hanno dati da mangiare per anni. e ora cosa fanno. li buttano? li danno ai poveri? e a questi ultimi non fa ugualmente male?
Finire le scorte… Ovvero, bravi consumatori, beccatevi l’olio di palma che noi abbiamo messo per voi, anche se di sapeva che era tossico da un bel po’ di tempo, poi alla fine lo sostituiamo quando voi ve lo siete beccati fino all’ultimo! Che coda di paglia… Per fortuna non ho mai preso prodotti con l’olio di palma, anche se ogni volta è un bel esercizio di lettura. E, un’altra cosa… Occhio all’E471… Guardate cosa c’è dentro…
segnalo che Carrefour Bergamo via Tiraboschi ha tutti i suoi prodotti ANCORA con olio palma
ciao .fra
mah che dire …. tutti hanno ragione – chi vorrebbe da Coop il ritiro immediato e chi propende verso una sostituzione per esaurimento scorte. In ogni caso chi, come noi, come voi, ha sempre rifiutato prodotti con olio di palma dal momento che ne ha scoperto la nocività continuerà a privilegiare quei prodotti Coop o non Coop con assenza di olio di palma. Il problema vero è che le foreste dell’Indonesia e di altre parti del mondo sono già state saccheggiate dalle multinazionali del food e quindi i prodotti in esaurimento non possono certamente distruggere altre foreste – l’importante è che ci sia una reale sostitutuzione di prodotti da qui a qualche settimana.
Personalmente ho visto lo scempio ambientale in Indonesia e in Costarica (anche se in quest’ultimo paese si parla di certificazione di olio di palma “sostenibile”).
Personalmente ho avuto l’esperienza di questa settimana in un Ipermercato Coop dove ho chiesto una certa pasta Coop per forno e mi hanno riferito che quel tipo di pasta non era sugli scaffali perchè ritirata in attesa dell’arrivo tra qualche settimana dello stesso prodotto senza olio di palma.
Comunque la si giri abbiamo vinto una battaglia importante. Tutti insieme.
Proprio stamattina all’Ipercoop della mia città (Biella) ho visto che i crackers a marchio Coop contengono ancora tutti olio di palma.
Ce la faranno ad eliminarlo?
unicoop firenze ha tolto dal 5 maggio tutti i prodotti che contenevano olio di palma le scorte sono state messe sui pancali e rispedite a coop italia sia biscotti gelati roba da forno piatti pronti ed gelati le altre coop soce di coop italia stanno smaltendo negli scaffali le scorte ameta giugno arriverannoi primi prodotti senza palma lavorando in un azienda che larora a private label per varie catene della gdo escluso eurospin tutte le altre da maggio 2016 hanno tolto l olio di palma sostituendolo con l olio di cocco