plastica interferenti endocrini

imballaggi plastica alimentiLa Commissione europea ha annunciato, per il futuro, una strategia per ridurre al minimo l’esposizione dei cittadini agli interferenti endocrini, cioè di quelle sostanze chimiche in grado di disturbare il sistema ormonale e causare patologie, anche gravi. Queste molecole si possono trovare in pesticidi e biocidi, oltre che in  cosmetici, giocattoli, imballaggi e contenitori alimentari.

La Commissione Ue avvierà per la prima volta un esame complessivo della legislazione sugli interferenti endocrini utilizzando i dati già raccolti e analizzati. “Senza porre in discussione l’approccio generale dell’Ue, basato su elementi scientifici, alla gestione delle sostanze chimiche, il controllo dell’adeguatezza esaminerà la legislazione attuale per verificare se essa realizzi effettivamente gli obiettivi di protezione della salute umana e dell’ambiente”, dichiara la Commissione europea. Il controllo comprenderà anche una consultazione pubblica e focalizzerà l’attenzione  sull’esposizione agli interferenti endocrini durante la gravidanza e la pubertà. 

“L’azione dell’Ue sugli interferenti endocrini è in ritardo – afferma Monique Goyens, direttore generale del Beuc, l’organizzazione europea dei consumatori – le sostanze chimiche che disturbano gli ormoni rappresentano una seria minaccia per la salute delle generazioni attuali e future e troppo tempo è stato sprecato a litigare sulle definizioni e sui metodi di prova.

Più critica la reazione della coalizione EDC-Free Europe, che si occupa specificatamente di interferenti endocrini e riunisce oltre 70 associazioni ambientaliste, della salute e dei consumatori. La coalizione denuncia una “mancanza d’ambizione” e il fatto che non siano previste misure concrete e tempistiche per ridurre le esposizioni nocive. “Dopo quasi un decennio – afferma la coalizione – la Commissione europea è riuscita ancora una volta a non cogliere l’opportunità di migliorare significativamente la vita di milioni di cittadini dell’Ue e ad impegnarsi per colmare evidenti lacune normative per prodotti come i cosmetici, i giocattoli e gli imballaggi alimentari, o i prodotti tossici riciclati, che introducono gli interferenti endocrini nei nostri corpi”.

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Peppe
Peppe
16 Novembre 2018 23:19

Beh, sempre meglio tardi che mai.
Vorrei vedere le tempistiche e le disposizioni in materia di governi di altre potenze come USA, India, Cina, Rusdia e Brasile, tanto per citarne alcune…