Huffington Post ha stilato una classifica dei 10 alimenti esotici che, con buona probabilità, spopoleranno nei prossimi mesi. L’elemento comune è di non essere prodotti industriali che decantano virtù salutistiche miracolose. La moda del momento adora frutta e verdura, meglio ancora se poco conosciuta, l’importante è che vanti un buon numero di proprietà e di promesse di benefici per la salute. La lista è variegata e spazia dall’aglio nero alle alghe blu, senza dimenticare i semi di canapa e il tè giapponese.

 

Non siamo di fronte a un fenomeno nuovo: tutti ricorderanno le proprietà eccezionali attribuite prima all’aloe, poi alla papaia, all’ananas, al mirtillo, e così via. In particolare ilfattoalimentare.it aveva parlato del “miracoloso” succo di mangostano.

 

L’enfasi con cui Huffington Post descrive i benefici di questi cibi, va oltre le informazioni sul reale contenuto di vitamine e minerali. Spesso si parla di riduzione della possibilità di sviluppare il cancro, miglioramento della vista, efficacia dimagrante… con un po’ troppa superficialità. Insomma il rischio dell’articolo è di abbagliare il consumatore che, afflitto da qualche patologia, tende a modificare le scelte alimentari. In Europa prima di attribuire a un prodotto (naturale o industriale che sia) caratteristiche salutistiche occorre una preventiva richiesta e poi l’autorizzazione dell’Efsa, per questo, nel riportare la classifica, abbiamo omesso gli attribuiti troppo generosi.

 

Occorre però riconoscere il lato positivo delle mode passeggere, e cioè che danno la possibilità di scoprire prodotti e accostamenti nuovi. Questo significa maggiore varietà in cucina e magari più gusto.

 

Ecco la lista dei “cibi miracolosi”.

 

1)    Topinambur: sono una ricca fonte di ferro e antiossidanti (la varietà Gerusalemme ha i più alti livelli di ferro e simola il metabolismo).

 

2)    Aglio nero: il colore si ottiene dopo un mese di fermentazione ad alte temperature. Ha un sapore più dolce rispetto a quello normale. Contiene il doppio di antiossidanti rispetto al tradizionale aglio crudo e ha livelli elevati di S-Allylcysteine, un composto naturale con proprietà anti-radicali liberi.

 

3)    Spirulina: alghe blu-verdi ricche di ferro e vitamina B12. Il contenuto di vitamina A è superiore a quello delle carote ed è una ricca fonte di sostanze fitochimiche.

 

4)    Semi di canapa: sono una fonte eccellente di acidi grassi omega3. Contengono anche una forma più digeribile di proteine rispetto a latte e uova. Mangiarli crudi in insalata o pestarli in un mortaio e cospargerli sui cibi cotti al forno o nei cereali. Si può trovare anche in forma di olio che può essere utilizzato per cucinare o come condimento (anche se le temperature elevate spesso danneggiano alcuni nutrienti).

 

5)    Tè Kukicha: detto “tè ramoscello”, si ottiene dai fusti e dal gambo della pianta Kukicha ed è un rimedio usato per lenire il gonfiore di stomaco e ha un elevato contenuto di antiossidanti. Tipicamente si utilizza in forma tè, a basso contenuto di caffeina.

 

6)    Fagioli azuki: alto contenuto di proteine e pochi grassi. Contengono anche elevati livelli di potassio, fibre e zinco.

 

7)    Ghee: è un burro chiarificato, privato dell’acqua e della componente proteica. È usato nella cucina indiana e si dice svolga numerose funzioni utili all’organismo.

 

8)    Fieno Greco: comunemente usato nella cucina indiana, vengono usati sia i semi interi che polverizzati, si dice si dice che svolge numerose funzioni utili all’organismo.

 

9)    Cupuaçu (Theobroma grandiflorum): questo frutto dalla polpa cremosa, imparentato con la famiglia della pianta del cacao (Theobroma cacao), viene presentato come un “super frutto” per il contenuto di antiossidanti. È una ricca fonte di vitamine B1, B2, B3, acidi grassi e almeno nove antiossidanti (tra cui le vitamine A e C). Ha un effetto simile alla caffeina. È inoltre usato come ingrediente in creme per il viso e il corpo.

 

10)  Semi di Chia: sono piccoli semi marroni ricchi di acidi grassi omega3. Si utilizzano cosparsi su insalate, aggiunti in salse, condimenti e stufati. Se riscaldati diventano una crema da spalmare o aggiungere alle preparazioni.

 

Valeria Nardi

Foto: Photos.com, Flickr.com.

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rosaria
rosaria
23 Febbraio 2012 14:56

molto interessante.Ma dove si potranno trovare?