Il cioccolato ad alta concentrazione di cacao viene propagandato come elisir di salute, ma è proprio così? Il New York Times, in occasione della Pasqua, lo ha chiesto ad Alice Lichtenstein, direttrice del laboratorio di nutrizione cardiovascolare dello Human Nutrition Research Center on Aging della Tufts University. La ricercatrice ha spiegato come sia lecito concedersi un po’ di cioccolato in occasione delle festività pasquali mantenendo un atteggiamento equilibrato, ovvero senza pensare di ricavarne effetti benefici. Al tempo stesso, non si devono demonizzare i grassi contenuti, che sono diversi da quelli, più insidiosi, presenti per esempio nella carne.
Spiega infatti l’esperta: “Il cioccolato contiene molti grassi derivanti dal burro di cacao, che è composto, all’incirca in parti uguali, da acido oleico, insaturo (lo stesso dell’olio d’oliva), e dagli acidi stearico e palmitico, entrambi saturi. L’acido stearico, tuttavia, non fa aumentare il colesterolo, e il palmitico è solo un terzo dei grassi presenti; in proporzione, la carne di manzo ne ha molto di più, quindi questi grassi sono meno pericolosi di quelli di altri alimenti e in parte sono positivi per la salute”.
Ma oltre ai grassi, il cacao contiene sostanze antiossidanti, grazie alle quali è stato possibile, negli ultimi anni, far passare l’idea che fosse un toccasana.In realtà si tratta di una visione abbastanza lontana dalla realtà. Spiega infatti la Lichtenstein: “Il cacao contiene i flavonoidi (in questo caso chiamati flavanoli), che possono contribuire a tenere la pressione sotto controllo, a migliorare la circolazione e la memoria, e funzionano anche come antiaggreganti piastrinici. A patto, però, che il cioccolato sia fondente, perché quello al latte ha concentrazioni molto ridotte di flavanoli e, in particolar modo, di epicatechina, forse il più importante di tutti. Ma il contributo complessivo è comunque minimo: per avere un effetto positivo misurabile, bisognerebbe consumare molto, troppo cioccolato. Le sostanze benefiche purtroppo non compensano le calorie”.
Gli studi fatti confermano questa tesi. Per esempio, in una ricerca del 2014, in parte sponsorizzata da Mars, pubblicata su Nature Neuroscience e condotta su 37 persone, il cioccolato era associato a un beneficio sulla memoria. L’effetto però era visibile dopo che i partecipanti avevano assunto ogni giorno l’equivalente di 300 grammi di cioccolato, ovvero una quantità di calorie decisamente eccessiva, se si considera che 30 grammi di cioccolato con cacao al 70% contengono 170 calorie, 12 grammi di grassi, sette dei quali sono saturi.
Da qui il consiglio della nutrizionista: è altamente improbabile che si riesca ad avere un beneficio senza compromettere il peso, e oltretutto i dati scientifici a favore di quello fondente sono ancora scarsi e poco affidabili. Quindi ci si può godere un po’ di cioccolato, anche al latte, basta che la quantità sia moderata.
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Giornalista scientifica
Gustati con moderazone un pò di cioccolato perchè ti piace, non perchè abbia effetti miracolosi sulla salute (come alcuni vogliono far credere).
Una piccola nota: l’articolo è stato pubblicato su Nature Neuroscience e non su Nature Medicine
Grazie per la segnalazione, abbiamo corretto.