Salame “di” o “al” cinghiale: un lettore chiede chiarimenti sull’etichettatura dei salumi preparati con carni miste di selvaggina e suino
Salame “di” o “al” cinghiale: un lettore chiede chiarimenti sull’etichettatura dei salumi preparati con carni miste di selvaggina e suino
Redazione 20 Gennaio 2015Gentile Redazione,
Ho una domanda riguardante l’etichettatura di salumi fatti con carni di selvaggina miscelate con carni suine. La questione in particolare riguarda la correttezza della denominazione di tali prodotti: salume “di” cinghiale oppure salume “con/al” cinghiale.
Poiché lavoro nel settore, mi sono occupato personalmente della vicenda, raffrontandomi con realtà ben più grandi della mia e tutte mi hanno comunicato la stessa cosa;
– Se la carne di selvaggina come ingrediente rappresenta più del 50%, e quindi risulta l’ingrediente primario, il salume viene denominato con il “di”, con la percentuale riportata negli ingredienti (salame di cinghiale)
– Se la carne di selvaggina come ingrediente rappresenta meno del 50% il salume viene denominato “al” o “con”, con la percentuale o quid riportato negli ingredienti in quanto caratterizzante (salame al cinghiale).
Dal momento che non ho trovato nessun riscontro normativo né a favore né a sfavore di questa tesi, vi chiedo se gentilmente potete darmi delucidazioni a riguardo, in modo tale da rendere conformi le mie etichette al nuovo Regolamento 1169/11 e magari aiutare qualche collega nelle mie stesse situazioni.
Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
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Risponde Dario Dongo, esperto di diritto alimentare
Gentilissimo,
in effetti neppure a noi risulta esistere una disciplina specifica dei prodotti in questione. Proviamo perciò ad affrontare il Suo quesito affidandoci alle regole generali, il cui obiettivo rimane quello di informare il consumatore in modo appropriato, cioè chiaro e inequivoco.
La denominazione descrittiva “salame di cinghiale”, dal punto di vista del consumatore medio, si associa a un prodotto interamente realizzato con carne di cinghiale, al di là di altri ingredienti quali sale, spezie ed eventuali additivi. Viceversa, qualora il prodotto sia composto di carni di più specie (es. maiale e cinghiale), la denominazione descrittiva che appare più corretta è quella di “salame al cinghiale” o “salame con cinghiale”. Con obbligo di specificare tra parentesi, accanto alla denominazione di vendita o in lista ingredienti, a margine dell’ingrediente evidenziato, la sua percentuale rispetto al totale degli ingredienti utilizzati.
Dario Dongo
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Se questo non è specificamente valido solo per i prodotti in questione, ma valido condivisibile e giusto come principio generale ed applicabile a tutti gli alimenti, bisognerebbe rivedere una gran quantità di etichette sul mercato a partire dal pane di tipo integrale, di soia, di…., per finire ai succhi di frutta con frutti diversi, o quasi tutta acqua, zucchero ed uno schizzo di frutta?
Mi permetto di complicare la domanda con altre riflessioni. Molti produttori aggiungono proteine (emoglobina). Nel caso in cui queste fossero di maiale in un prodotto denominato “salame di/al/con cinghiale” contenente carne di maiale e cinghiale, da Reg 1169 All VI punto 5. vanno indicate nella denominazione dell’alimento, compresa la loro origine.
Quindi “salame di cinghiale con proteine di maiale” (ma anche così non è corretto, se viene omessa la carne di maiale). Se lo dichiaro invece salume di maiale e cinghiale posso omettere la dicitura delle proteine?
Altro punto: cinghiale e maiale appartengono alla stessa specie (sus scrofa), sono interfecondi, solo che il primo è selvatico (in teoria), il secondo addomesticato.
Cosa è giusto quindi?
come già scritto in data 15 gennaio riguardo un altro articolo (Pubblicato da Valeria Torazza il 5 gennaio 2015) si pone identico problema.
“Dalla lettura dell’articolo e successivamente della lista ingredienti ho potuto constatare che, per il prodotto Gran Cereale snack biscotto con crema di nocciola, manca la percentuale delle nocciole nella crema (per essere precisi mancano completamente le nocciole!!!). Essendo la nocciola un ingrediente caratterizzante il prodotto e nella fattispecie la crema non dovrebbe essere riportata la percentuale di nocciole??
l’uso di aroma alla nocciola come viene riportato in etichetta? semplicemente con la dicitura di “aroma”?”
Alla luce della sua risposta forse qualcosa non è corretto nelle etichette di Gran Cereale snack biscotto con crema alla nocciola??
Grazie Giuseppe Leonardi