Gatto grigio a pelo lungo mangia bocconcini di cibo per gatti da un piattino

È giusto trattare con amore gli animali di casa, ma è anche giusto chiedersi se sia etico pagare le scatolette di cibo per gatti lo stesso prezzo delle confezioni di carne in scatola da servire a tavola. Molte persone non fanno questo calcolo perché la spesa al supermercato comprende decine di prodotti, ma basta osservare con attenzione i prezzi per rendersene conto. Il cibo umido per gatti costa più di quello destinato alle persone. Sul volantino arrivato a fine maggio firmato Isola dei Tesori (un nuovo punto vendita aperto a Milano) ci sono centinaia di prodotti firmati dalle grandi marche come: Monge, Royal Canine, Purina, Hill’s, Whiskas, Almo Nature e i prezzi delle scatolette oscillano da 8 a 17 €/kg.

Al supermercato online di Esselunga ci sono circa 160 referenze e il listino, per le confezioni da 50-100 g, varia da 8 a 9 €/kg. Una ventina superano i 20 € e altre arrivano a 25 (*). Tuttavia, si può risparmiare molto scegliendo le porzioni da 400 g, vendute a 1,4 €/kg. Si tratta però di formati troppo grandi per chi ha un solo gatto in casa, perché la confezione aperta conservata in frigorifero sprigiona un forte odore e i gatti spesso non amano il cibo del giorno prima. Il prezzo così basso delle confezioni da 400 g attesta però un dato incontrovertibile: la materia prima utilizzata per preparare il cibo ha un costo molto basso e i listini per le monoporzioni da 80-100 g sono davvero esagerati. Cosa contiene davvero la scatoletta pochi lo sanno e i produttori non lo indicano certo  in modo chiaro. La frase ‘carne e derivati di pollo’ comprende tutto.

Scatolette di cibo per cani o gatti aperte, con bocconcino infilzato su una forchetta
Il prezzo delle scatolette di cibo umido per gatti è praticamente lo stesso della carne in gelatina da portare a tavola

La terminologia confonde le idee. Per le scatolette con carne di pollo si usano le carcasse dei volatili dopo aver tolto petto, ali e cosce. La parte rimanente, comprese ossa e cartilagini, ma scartando piume, teste, zampe e interiora, viene tritata finemente ottenendo un impasto molto simile a quello utilizzato per i würstel di mediocre qualità, riconoscibili perché in etichetta compare la dicitura ‘carne separata meccanicamente’. Se il cibo del gatto contiene carne bovina vuol dire che si usano parti come fegato, rognone e altri tagli meno nobili come diaframma, cuore esofago. Se l’etichetta indica sottoprodotti della carne allora il macinato include mammelle, polmoni, milza, cervello, trippa, sangue ossa, grasso e stomaci. Fra i sottoprodotti ci sono anche sangue, grasso, olio di pesce, gelatina e proteine idrolizzate. Ci sono anche sottoprodotti trasformati in farina e poi aggiunti alla scatoletta di cibo umido come ingrediente. Se poi in etichetta compare la scritta ‘pesci e sottoprodotti’ non bisogna farsi illudere dalla specie: salmone, tonno, orata. Si tratta di scarti della lavorazione industriale.

Premesso che l’impiego di queste materie prime per produrre cibo per animali è un ciclo virtuoso che completa il processo di molte filiere alimentari, che altrimenti non saprebbero come smaltire una quantità esagerata di ‘scarti’. Basti pensare che le materie prime secondarie e i sottoprodotti non utilizzati per l’alimentazione umana rappresentano dal 25 al 40% del peso di un animale. Tutto bene quindi? Certo il processo di recupero è virtuoso, ma è lecito chiedersi quanto sia giusto fare pagare ai padroni di cani e gatti cifre astronomiche per scatolette di cibo che impiegano scarti di lavorazione con un valore merceologico ridicolo.

A questo punto vorrei tornare al discorso iniziale sull’assurda omologazione del prezzo fra cibo per gatti e per umani. La carne bovina in gelatina venduta sugli scaffali del supermercato costa da 9 a 19 €/kg, praticamente il listino è solo leggermente superiore a quello delle scatolette di cibo per i felini di casa. C’è però una differenza fondamentale: nel primo caso stiamo parlando di carne bovina d’un certo pregio identica a quella impiegata per preparare gli hamburger di McDonald’s, di Burger King e di altre catene di fast food, o utilizzata per fare il ripieno dei tortellini che mangiamo al ristorante. Nel secondo caso di tagli secondari e di sottoprodotti di macelleria con un valore merceologico ridicolo. Perché allora sullo scaffale il prezzo è praticamente lo stesso? “È il mercato che fa le regole” dirà qualcuno, ma forse esiste anche l’etica, parola poco conosciuta agli esperti di marketing delle aziende che attraverso una valanga di spot pubblicitari inventano bisogni che per gli animali non esistono e fanno volare i listini in modo esagerato. Voi cosa ne pensate?

(*) Solo le scatolette con il marchio Mao di Esselunga spuntano 5-6 €/kg. Il cibo per gatti umido marchiato Coop ha prezzi simili, leggermente inferiori quelli proposti con il marchio proprio da Carrefour.

© Riproduzione riservata Foto: Fotolia, Depositphotos

Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.

Dona ora

4.9 11 voti
Vota
23 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Mattia
Mattia
22 Giugno 2023 14:08

“Cosa contiene davvero la scatoletta pochi lo sanno e i produttori non lo indicano certo in modo chiaro“

E gia qui.
Ma voi dareste mai al vostro cane e gatto un bello stomanco,ossa , milza.. triturate da voi stessi al frullatore da una carcassa? .
E chiss quali e quanti additivi,conservanti,gomme amalgamanti sono contenute e in quale quantita.

Contenti voi….

donprohel
donprohel
Reply to  Mattia
22 Giugno 2023 19:43

Sì, verissimo Mattia, ma quale sarebbe l’alternativa? Lo chiedo sinceramente, perché se avessi un animale domestico, non saprei proprio dove andare a sbattere la testa.

E poi io ho visto raccomandare scatolette e croccantini a ogni pie’ sospinto, con la motivazione che il cibo preparato in casa “non è completo” per l’animale. Certo, ci sarebbe da farsi qualche domandina sui conflitti di interesse di chi fa simili raccomandazioni, ma intanto è tutta pubblicità, e i prezzi crescono di conseguenza

Antonella
Antonella
Reply to  donprohel
23 Giugno 2023 13:52

L’alternativa è proprio preparare il cibo in casa: non è affatto vero che non sia completo, come un veterinario privo di conflitto d’interesse ma con un’etica può confermare, magari suggerendo pasti perfettamente bilanciati. Certo, per aprire una scatoletta si impiega pochi secondi, ma cucinando e mettendo via per i giorni seguenti è fattibilissimo. Altrimenti è del tutto inutile poi lamentarsi.

Giuliana minetto
Giuliana minetto
22 Giugno 2023 18:44

Finalmente qualcuno che scrive di questo argomento. So che anche i farmaci per gli animali sono a volte più cari di quelli per i sapiens. Grazie mille per il vostro lavoro

Osvaldo F.
Osvaldo F.
23 Giugno 2023 08:50

Francamente, non si può pretendere che una azienda venda a 10 quello che riesce a vendere a 20… E si, il marketing “inventa bisogni”, sono decenni che sostengo che la pubblicità “di una volta” (quella che serviva a farti sapere che esiste un certo prodotto) non esiste quasi più, la pubblicità è quasi tutta “inutile”. Ma in un libero mercato funziona così, avere prodotti che abbiano un “prezzo etico” può succedere solo in una economia pianificata, sostanzialmente bocciata dalla storia. Rimedi? Informarsi, in proprio e tramite riviste/associazioni di consumatori ecc.

Giuliano
Giuliano
23 Giugno 2023 21:33

Verità incontestabile!

Enrico
24 Giugno 2023 14:08

Uno dei pochi che ha il coraggio di dire la verità.
Complimenti

Gina
Gina
24 Giugno 2023 15:49

Avere a che fare con i palati sopraffini e viziati dei gatti non è cosa di poco conto vi assicuro.Sento di amiche che mi raccontano disperate che il proprio gatto mangia solo quella marca ,ma non solo,apprezza sempre uno o due gusti al massimo di quella stessa marca preferita e se gli propinano un altro gusto lo annusano e con lo sguardo tra lo ….schifato e l innervosito abbandonano la ciotola e sembrano voler dire ..:.” e adesso mangiatelo tu.”.!!! Convivo con 3 gatti ,due dolcissimi anziani e una pazzerella di 7 anni ,ho sempre cambiato marca di croccantini per non farli abituare ne’ allo stesso gusto ,ne alla stessa marca …e ho fatto bene!!!! Ogni tanto sono solita miscelare il loro gusto preferito di croccantini con qualche croccantino del gusto meno preferito e agendo con un po’ di astuzia la più schizzinosa ora mangia. marche e gusti diversi …Molto spesso sento anche di amiche che mi raccontano che i loro gatti vogliono solo l umido d estate o solo i croccantini in inverno e allora sempre con un po’ di astuzia rispondo loro che se vogliono solo l umido bisogna accontentarli e non intestardirsi a fare il contrario …Basterà agire con un po’ di astuzia …Mettetegli il gusto di umido che preferiscono e sbriciolate dentro o due o tre croccantini( non di più mi raccomando ) e se non se ne accorgerà no continueranno a mangiare l umido con qualche croccantino ..solo con il passare del tempo
( a volte ci vogliono anche settimane)potrete aumentare la dose di croccantini e alla fine impareranno a mangiare entrambi nella loro ciotola ..Confermo però che qualche marca da voi stessi segnalata ha rialzato troppo il suo prezzo in confronto alle altre .. Se i gatti sono astuti e furbi i loro proprietari devono imparare ad essere pazienti e gentili !!!!…..I proprietari .impareranno a conoscere bene il temperamento di ogni gatto che convive con loro ,i loro gusti, e dovranno imparare a rispettare il loro carattere e le loro esigenze utilizzando solo un pizzico di furbizia e tanto amore….Solo a quel punto i gatti vi ameranno tantissimo. e non sapranno fare a meno di voi…… “Prendetevi cura di loro x tutta la loro vita e loro si prenderanno cura di voi.” finché ci saranno..!!!

Lorenzo
Lorenzo
25 Giugno 2023 17:45

Che voi sappiate, alimentare un gatto con cibi altamente lavorati, come quelli che contengono sottoprodotti di carne e pesce, comporta dei rischi per la salute nel lungo termine? Sapete se esistono studi scientifici in merito? Perchè io sono portato a pensare che, come suggerito per il consumo umano, siano da preferire cibi “naturali” o comunque poco lavorati.

Gina
Gina
Reply to  Lorenzo
26 Giugno 2023 16:17

Buongiorno Sign. Lorenzo… posso cercare di dissipare con una risposta i suoi dubbi?? Cercare marche più naturali, magari italiane, che contengano principi attivi o estratti di barbabietola, cicoria, mirtilli, aloe e via dicendo, sono sempre da preferire alle altre…… x una qualità di vita migliore e… a lungo termine!!!! Bisogna ricordarsi però una regola importante e fondamentale che molto spesso molti proprietari dimenticano : il corpo di un nostro amico a 4 zampe viene danneggiato più dalla “quantità di cibo” che da altro ( i pensi ad esempio a quando diventeranno anziani). Proprio come le persone anziane i nostri piccoli amici, avranno bisogno di mangiare di meno per un riposo notturno più sereno, avranno bisogno di dormire maggiormente e non perché non vogliano più giocare con noi ma perché le loro forze non saranno più al 100%, loro cercheranno infatti insistentemente la nostra assidua presenza come fonte di sicurezza e vorranno essere coccolati maggiormente. Dovremmo aiutarli, quando i loro occhi e la loro vista non sarà più eccellente come quando erano giovani, dovremmo aiutarli quando potrebbero diventare sordi x l’età e a quel punto cercare di alzare un po’ il nostro tono di voce senza però spaventarli, quando li chiameremo per nome e penseremo che non ci abbiano sentiti… Insomma, se avremo la fortuna di viverli come anziani e non più come splendid e vivaci i cuccioli nei nostri ricordi , vorrà dire che il proprietario sarà stato bravo i a propinargli almeno una volta l’anno sin da cucciolo fermenti lattici vivi per mantenerlo sano e forte, sarà stato attento ad utilizzare meno medicinali possibili per mantenere forte il suo sistema immunitario e infine se troveremo uno spazio di tempo per giocare con loro, se cercheremo di spazzolarli ogni giorno con cura per farli sentire meglio, se gli parleremo ogni singolo giorno della nostra vita con estrema dolcezza per cercare di creare un legame unico e forte con il suono delle nostre parole, allora il proprietario sarà stato davvero in gamba.. Senza tutto questo contorno di presenza assidua, attenzione, coccole e amore, anche il cibo migliore e più naturale non sarà mai all’altezza di fare vivere bene e a lungo i nostri amici a 4 zampe!!!

Silvia B
Silvia B
27 Giugno 2023 21:08

Io ho due splendidi gatti che ormai da anni nutro con carne e pesce acquistati crudi al supermercato, la stessa che è utilizzata per l’alimentazione umana, questo anche grazie alla mia veterinaria che è una delle poche a non subire il fascino delle aziende di cibo per animali. È solo una questione di organizzazione, seguo le offerte e compro le confezioni famiglia di carne che poi porziono e metto nel congelatore. La scelta è stata determinata anche dal fatto che entrambi i mici erano affetti da una forte allergia (sicuramente alle proteine del pollo) per cui si grattavano in una maniera spropositata tanto da avere perso il pelo del collo ed ad avere lesioni alle zampe. Per la prima veterinaria avrei dovuto nutrirli a vita con i croccantini ipoallergenici di una famosa marca (la stessa che aveva causato l’allergia) che hanno un prezzo che si attesta sui 20€ al kg. Questo la dice lunga su tutto quello che ruota attorno al mondo animale, considerato che la quantità media di “carne” in una bustina per legge è minimo del 4%e la maggior parte delle marche commerciali si attesno su quella percentuale, quindi in una scatoletta da 75g ne contiene sui 3 g. Ho risolto ogni problema cambiando non croccantini ma veterinaria! Oltre ad avere un pelo più bello e feci meno maleodoranti i miei gatti pur vivendo in appartamento ed essendo sterilizzati non sono aumentati di peso, perché hanno mantenuto il loro naturale senso di sazietà, cosa che non fa il cibo industriale. Stiamo ripropone lo stesso meccanismo che accade negli uomini, un cibo iperpalatabile che porta gli animali non a saziarsi ma a voler e sempre più

Roberto
Roberto
Reply to  Silvia B
30 Giugno 2023 12:04

Cara Silvia B, per me non è eticamente corretto comprare carne e pesce destinati all’alimentazione umana per alimentare gli animali.

Io per le mie due gatte uso le scatolette del supermercato che immagino siano fatte con sottoprodotti che altrimenti verrebbero spercati.

Poi per fortuna vivo in campagno e vedo che loro integrano l’alimentazione anche topi e uccellini che catturano e mangiano.

matteo
matteo
28 Giugno 2023 19:23

Se c’è chi compra il cibo per animali a 20 euro al kilo, fanno bene a venderglielo a questa cifra. Forse il problema non è la mancanza di etica di chi vende ma la mancanza di cervello di chi compra.

Gina
Gina
29 Giugno 2023 10:43

Il pelo folto ,lucido e morbido di un gatto non dipende solo da quello che il piccolo felino e’ solito mangiare ogni giorno ,ma anche da quante volte viene spazzolato durante una settimana.Affinche’ un gatto abbia un pelo morbido lucido e folto vi posso assicurare che il proprietario deve prendersi la briga e la pazienza di
abituarsi e abituarlo a spazzolarlo o a pettinarlo ogni giorno per una volta al giorno sin da quando il gatto è cucciolo …Anche se 2 dei miei gatti sono oramai divenuti anziani ( uno di loro ha compiuto in questi giorni 16 anni ) e sono testati fiv positivi ,continuano ancora a quest’ età ad avere un pelo splendido e le loro feci non sono mai state maleodoranti ..tutt altro direi!!! Sono da sempre nutriti con “scatolette industriali ma naturali”( di una nota marca italiana che contengono aloe,estratto di ananas e croccantini italiani con mirtilli , ananas ,zucca , melograno ,barbabietola e cicoria….2 volte l anno do a ciascuno di loro fermenti lattici vivi in fialette monouso .I fermenti lattici ,sono davvero fondamentali per loro benessere intestinale,così come trovare acqua fresca (cambiata ogni giorno nella loro ciotola o fontanella( molti gatti adorano bere dalle fontanelle ) .Indubbiamente però se hanno problemi di allergia al cibo industriale ( ma ciò andrebbe verificato sempre da test specifici) allora si rende urgente cambiare totalmente nutrizione La sazietà e la quantità di cibo da dare ad un gatto la dovra’ decidere solo il proprietario e non il gatto.Se il gatto vomita ( a meno che non ci siano patologie in atto , e perché non è stato pettinato ogni giorno o si e dato troppo cibo .La quantità di cibo somministrata dovrà essere fornita in base all età del gatto ,alla sua attività fisica e quindi a quanto gioca e si muove ,tenendo sempre in grande considerazione , i suoi gusti e le sue preferenze gustative e olfattive Molti gatti preferiscono avere i croccantini nella ciotola perché in questo modo possono gestirsi il loro cibo da soli durante tutto il giorno ,altri gatti che invece mangiano tutto e subito e x gatti del genere bisogna preferire la somministrazione di cibo possibilmente ad orari precisi ….Sicuramente ci vuole organizzazione in tutto , ma tutto si può fare con velocità ,organizzazione ,attenzione e sopratutto tanto tanto amore!!!.

Elena
Elena
15 Luglio 2023 10:36

Avete perfettamente ragione. Infatti ai miei cani e gatti preferisco comperare il trancio di lonza che mi costa 7,40€/kg e sicuramente è più sana!!!

Cecilia
Cecilia
15 Luglio 2023 17:19

grazie per l’articolo. Sono perfettamente d’accordo. Il problema è che la dieta casalinga per il proprio gatto comporta molto tempo per la preparazione, dosaggi da fare con la bilancia e sempre l’aggiunta di integratori che, come si sa, costano davvero molto cari. Anche questi infatti come del resto tutti i farmaci veterinari, hanno un prezzo in proporzione più elevato di quelli per gli umani.

Barbara
Barbara
16 Luglio 2023 08:04

Siamo sicuri che usino scarti di lavorazioni destinate ad uso umano? Conosco una marca che per esempio vende una linea di scatolette e crocchette di cibo in cui dichiara che viene usata solo carne destinata ad uso umano, pertanto mi chiedo cosa usino negli altri prodotti. Magari carni che vengono scartate dall’uso umano perché superano i criteri di igiene e sicurezza?

Juan
Juan
17 Luglio 2023 09:31

Ormai si è giunti all’assurdità di proporre cibo “gourmet” per gli animali, come se cani e gatti dessero valore all’estetica del cibo che mangiano. Qui è colpa dei proprietari che umanizzano e personificano i propri animali, e che quindi pensano che gli animali abbiano gli stessi bisogni e necessità di noi (in questo caso di mangiare solo tagli nobili, o carne presentata in maniera elegante).

Tiziana
Tiziana
17 Luglio 2023 11:06

E’ stato chiesto un commento che lascio volentieri a titolo personale. Il cibo per gatti (ma anche per cani sia pure in modo più sfumato per un discorso di taglia) è cambiato ed è stato investito molto anche in ricerca, soprattutto per le linee che potremmo definire destinate a soggetti con patologie o per prevenirle. D’altro canto si hanno animali che sempre più soffrono di patologie legate allo stile di vita che mettono in ansia il proprietario, disposto a sperimentare e pagare i prezzi delle promesse di nuovi prodotti.
Oggi investitori attenti tengono in piedi allevamenti e macelli con la quota maggiore di incassi legata al fatto che hanno anche filiere pet food, che consente di trasformare in valore quelli che sono scarti e non solo prodotti di basso valore economico, anche se la quota maggiore arriva peraltro da paesi terzi..
Credo che sarebbe interessante raccogliere gli elementi che consentano di capire cosa costituisce il prezzo di una confezione

rolf250
rolf250
17 Luglio 2023 11:56

Condivido l’articolo. Dopo la pandemia le industrie alimentari hanno aumentato vergognosamente tutti i prezzi. Aumenti solo in piccola parte giustificabili. Gli alimenti per cani e gatti sono schizzati in alto e non puoi evitare di comprarli perché tutti hanno aumentato e non hai alternative.

tamara boracchia
tamara boracchia
24 Luglio 2023 22:08

pienamente d’accordo e francamente inquietante.