Cervelli fatti di zucchero colorato, di caffè, di riso o di formaggio. E di molti altri “materiali”, purché si tratti di cibo. Sono le sculture dell’artista milanese Sara Asnaghi, in mostra dal 5 al 9 luglio al MiCo, centro Milano Congressi, in occasione del forum della Federazione europea delle società di neuroscienze.

Opere colorate e curiose, ma anche vagamente inquietanti, che fanno parte della serie “Ma che cos’hai nella testa?”, pensata dall’artista per riflettere sul nostro rapporto con il cibo. «Molti degli alimenti che mangiamo sono lavorati e trattati con sostanze chimiche e alcuni sono anche geneticamente modificati» sottolinea l’artista. «Ma abbiamo davvero la certezza che non provochino conseguenze a lungo termine sul nostro organismo?». Da qui l’idea di rappresentare un organo, il cervello, “trasformato” in cibo.
E non solo: queste sculture portano a riflettere anche su un altro tema, quello della sovralimentazione tipica dei paesi industrializzati, dove si mangia sempre di più e il cibo sembra quasi aver perso la funzione originaria di nutrimento per diventare uno strumento di compensazione di ansie, angosce e mancanze.
Valentina Murelli
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