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Carrefour ha scelto di abbandonare i sacchetti in bioplastica per i propri reparti ortofrutta in favore di sacchetti in carta e in cotone organico riutilizzabili. Ma facciamo un salto a ritroso: dal 1° gennaio del 2018 troviamo nei reparti ortofrutta solo sacchetti biodegradabili e compostabili, conferibili nel flusso dell’organico. Ormai ne siamo abituati ma ai tempi dell’entrata in vigore la misura scatenò diverse polemiche in quanto i sacchetti potevano essere distribuiti solo a pagamento, con un aggravio di spesa per il consumatore.
Nonostante le polemiche ancora oggi li troviamo nei reparti dei supermarket e sebbene ci appaiano i medesimi di due anni fa, di fatto hanno seguito un’evoluzione prevista dalla legge già nella sua fase iniziale.

Dal 1° gennaio 2020 infatti i sacchetti, oltre ad essere compostabili, hanno un’impronta carbonica da fonte rinnovabile di almeno il 50%, calcolata secondo una specifica norma UNI che ne certifica la tracciabilità: è la specifica tecnica europea CEN/TS 16640, un metodo per la determinazione del contenuto di carbonio a base biologica nei prodotti.
Si tratta di un’evoluzione importante in quanto più la materia prima è biobased, tanto più si realizza un manufatto gestibile in un sistema di economia circolare: questa impronta carbonica contribuisce a ridurre la CO2 atmosferica e il ricorso a fonti fossili non rinnovabili. Il D.L. 91/2017 prevede un ulteriore balzello a partire dal prossimo anno, quando la percentuale dovrà salire al 60%. Ai consumatori non dispiacciono e pur essendo piuttosto fragili il 7.6% dichiara di utilizzarli per conferire la frazione umida.

Carrefour
Carrefour adotterà i sacchetti in carta con una finestra traslucida, anch’essa in carta, gli stessi che spesso si usano per il pane

Ma vi sono aziende che si chiamano fuori da questo processo evolutivo, scegliendo strade alternative ma non per questo meno efficaci: una su tutte Carrefour, che come abbiamo anticipato abbandonerà i sacchetti in bioplastica per l’ortofrutta. La ragione, secondo la catena francese di supermercati, risiederebbe nel fatto che gli attuali sacchetti, pur trattandosi di prodotti in gran parte costituiti da materia vegetale non sono riciclabili.

“I sacchetti in carta kraft per l’ortofrutta sono realizzati in carta certificata 100% FSC, che deriva da foreste gestite in modo sostenibile. Quest’estate li abbiamo introdotti in alcuni punti vendita per un periodo di prova e abbiamo constatato che hanno riscosso un notevole successo tra i nostri clienti – ha dichiarato Carrefour in un comunicato -. A partire da quest’autunno, nei reparti frutta e verdura adotteremo i sacchetti in carta con una finestra traslucida, anch’essa in carta, che sostituirà gli attuali sacchetti di bioplastica”.
Borse in cotone organico, riutilizzabili, saranno invece introdotte nelle sezioni di frutta e verdura degli ipermercati ad un prezzo di 0,99 €.
Va precisato che “l’Act for food” di Carrefour contiene impegni concreti in favore della lotta alla plastica e entro il 2025 l’ambizione è di confezionare tutti i prodotti a marchio in imballaggi riciclabili al 100%, riducendone al contempo la complessità.

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