Il 21% dei piatti di agnello venduti nei take away britannici contiene altre carni più economiche, come manzo e pollo, che però non sono dichiarate. Nel 4% dei casi, nelle salse servite è stata rilevata la presenza di allergeni non dichiarati, come le proteine di mandorle e arachidi. Nel 2% dei campioni analizzati sono stati riscontrati quantità di additivi superiori ai limiti – si tratta di due coloranti artificiali, il giallo arancio S (E110) e il rosso cocciniglia A (E124) – per i quali nelle etichette deve essere riportata l’avvertenza “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini”.
Sono questi i risultati dei test condotti dalla Food Standards Agency su 307 piatti di carne d’agnello venduti da take away in Inhgilterra. I controlli erano stati annunciati lo scorso anno, dopo un’indagine condotta dalla rivista dei consumatori Which? in sessanta take away di Londra e Birmingham. Negli esercizi pubblici dove sono stati rilevati problemi, le autorità locali hanno imposto misure correttive e in alcuni casi hanno sporto denuncia. Dei 65 campioni contenenti carne diversa da quella di agnello, in 23 casi la presenza di altri tipi di carne era inferiore all’1%, il che è indice di un probabile trattamento inadeguato durante la lavorazione, piuttosto che di un’adulterazione.
© Riproduzione riservata Foto: iStockphoto.com
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora