Le capsule di caffè diventano ecologiche. Compostabili o riutilizzabili ecco le nuove proposte per gustare a casa l’espresso come al bar
Le capsule di caffè diventano ecologiche. Compostabili o riutilizzabili ecco le nuove proposte per gustare a casa l’espresso come al bar
Valeria Nardi 22 Aprile 2015In alcuni anni le macchine per preparare il caffè con le speciali capsule, hanno conquistato il mercato grazie a Nespresso, e sono diventate un elettrodomestico presente in molte case. Le ragioni del successo sono la possibilità di bere un espresso come al bar e l’estrema facilità nella preparazione. Ma praticità e velocità si scontravano fino a poco tempo fa con due problemi: i costi elevati delle capsule e il loro impatto ambientale.
Il prezzo con il tempo si è abbassato, grazie all’aumentata concorrenza e alle promozioni. L’aspetto ecologico desta ancora perplessità tra i consumatori sensibili che si interrogano sul destino delle capsule esaurite, ma anche in questo caso cominciano ad arrivare risposte da parte dei produttori più attenti.
Da qualche settimana la gamma del caffè “porzionato”, si è ampliata con l’arrivo sugli scaffali delle prime capsule compostabili firmate Vergnano. L’azienda piemontese sostituirà progressivamente tutte le proprie referenze di “Èspresso1882” con la nuova linea ecologica. Secondo quanto riferito dalla società le capsule rispettano la norma UNI EN 13432:2002, certificata dall’ente Vincotte, per cui, una volta utilizzate, possono essere gettate, senza separarle dal caffè, nella raccolta differenziata dell’organico.
Anche Lavazza si sta dando da fare sul fronte green e ha progettato, insieme a Novamont, azienda leader nel campo dei materiali e bio-chemicals, una capsula in Mater-Bi®, che può essere raccolta con il rifiuto umido e avviata al compostaggio industriale dove, capsula e caffè esausto vengono riciclati insieme per diventare compost, concime naturale per i suoli. L’offerta di Lavazza sarà pronta nel secondo semestre 2015, ma presente sul mercato solo nel 2016 in due miscele 100% Arabica, certificate dall’ONG Rainforest Alliance.
Occorre sottolineare che i biopolimeri di Mater-Bi® prodotti da Novamont, derivano da componenti vegetali sono di varia natura ma tutte ottenute da piantagioni per cui non vengono sfruttati terreni vergini o deforestati o destinati alle colture alimentari.
Nespresso, leader di mercato per le capsule di caffè espresso, dà la possibilità ai clienti di smaltire le capsule di alluminio usate portandole nei centri raccolta. L’analogo prodotto firmato Fiorfiore Coop indica sulla confezione come separare i componenti: il fondo del caffè (organico), la copertura (alluminio), la cartucce (plastica).
L’ultima novità è la capsula in acciaio MyCoffeeStar, di fabbricazione Svizzera, in arrivo prossimamente in Italia, già distribuita in Germania, Austria, Francia e Stati Uniti. Il prodotto, grazie al materiale usato è riutilizzale e teoricamente dura in “eterno” risolvendo quindi il problema dei rifiuti. Si può obiettare una leggera perdita di servizio per il consumatore, visto che ogni volta il contenitore va riempito e lavato ma si tratta comunque di un’idea interessante. Sul sito internet dell’azienda il prezzo per unità è di circa 35 euro, una spesa discreta che dovrebbe essere riassorbita in breve tempo, visto che si può caricare con qualsiasi tipo di caffè macinato “sfuso”, solitamente più economico rispetto a quello venduto in capsule.
Materiale delle capsule | Marche |
Smaltimento (variabile a seconda di zona e Comune) |
Plastica (polipropilene) le cartucce e alluminio la copertura
|
Coop |
Plastica o indifferenziato |
Plastica oxodegradabile o polipropilene addittivato |
Biodè |
Indifferenziato (non compostabile) |
Bioplastica o MaterBi® |
Vergnano ———— Lavazza (Novamont)* |
Umido (compostabile) |
Alluminio |
Nespresso |
Ritiro in negozio o nella frazione che comprende i metalli |
Acciaio |
MyCoffeeStar** |
Riutilizzabile |
* L’offerta di Lavazza-Novamont sarà pronta nel secondo semestre 2015 e presente sul mercato nel 2016.
** Acquistabile online.
Valeria Nardi
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Foto: iStockphoto.com
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Per quanto riguarda i prodotti senza olio di palma segnalo savoiardi dolciando (eurospin) e il PanBauletto al grano duro della Mulino Bianco.
Complimenti per l’articolo. La tabella è particolarmente utile per chi consulta rapidamente. Spero che prima o poi tutti utilizzino le capsule compostabili. Lo Stato dovrebbe incentivare le opzioni ecologiche, così le aziende farebbero scelte più ecologiche.