colored plastic cocktail tubes standing in a glass
Marevivo cannucce

Nel mondo si utilizzano di un miliardo di cannucce di plastica al giorno (la metà circa negli  Stati Uniti). In Europa è disponibile il dato di Londra dove si arriva a circa 2 miliardi l’anno. Purtroppo molte di queste cannucce usate soltanto una volta per pochi minuti, poi finiscono in mare, dove restano per centinaia di anni, sminuzzandosi in pezzi sempre più piccoli che vengono ingeriti dai pesci per poi entrare nella catena alimentare. Le cannucce figurano infatti nella classifica dei rifiuti maggiormente raccolti sulle coste. Secondo le ricerche citate dallo Strawless Ocean Movement, nello stomaco del 71% degli uccelli marini e nel 30% delle tartarughe è stata trovata plastica.  Partendo da questi elementi l’Evening Standard ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere ai produttori di trovare soluzioni eco sostenibili entro il 2018. In Italia l’associazione  Marevivo, dopo aver vinto la battaglia per le microplastiche e i cotton fioc, ha deciso di avviare una nuova iniziativa per ridurre l’invasione delle cannucce. Marevivo chiede agli esercenti di bar e ristoranti di non distribuirle ai clienti, di non inserirle automaticamente nelle bevande invitando a utilizzare, se è proprio necessario – cannucce biodegradabili in carta, vetro, acciaio o bambù.

«La plastica usa e getta negli ultimi anni è entrata a far parte della nostra vita quotidiana  – spiega Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo – e non ci siamo resi conto dei danni devastanti che stava causando alla fauna marina e al suo habitat. Le cannucce entrano nelle narici delle tartarughe e nell’esofago degli animali. Abbiamo così deciso di lanciare questa campagna perché le abitudini dell’uomo non possono sempre avere ripercussioni sugli animali e l’ambiente, soprattutto quando esistono valide alternative».

Nello stomaco del 71% degli uccelli marini e nel 30% delle tartarughe è stata trovata plastica

Già nel Regno Unito tantissime catene di pub, bar e ristoranti hanno rinunciato alla cannucce tradizionali preferendo quelle ecologiche. Marriott International, l’aeroporto di London City, Eurostar sono tra le ultime aziende che hanno aderito. Le cannucce in plastica per volere della Regina Elisabetta saranno bandite dalle proprietà reali, nei ristoratori interni di Buckingham Palace, del Castello di Windsor e del Palazzo di Holyroodhouse. Lo stesso nei caffè, bar e mensa del Parlamento scozzese e anche il Museo di storia naturale di Londra ha deciso di eliminarne l’uso. Ma c’è di più: proprio in questi giorni, secondo il Daily Telegraph, sarebbe allo studio da parte del governo britannico, una proposta di legge per bandirle su tutto il territorio nazionale.

Misure simili sono state adottate anche negli Stati Uniti, a Malibu, in California, a Seattle e in Florida come sottolinea l’organizzazione attivista Strawfree.org. In Scozia saranno al bando dal 2019, a Taiwan la misura è programmata per il 2030. Consapevoli che un buon cocktail non si misura dalla decorazione anche in Italia è possibile rinunciare alle cannucce di plastica, si tratta di un piccolo passo, da cui tutti possiamo partire.

Il filmato qui sotto mostra l’operazione per estrarre una cannuccia da una tartaruga di mare

Aggiornamento del 24 maggio 2018.

Una delle ultime iniziative di lotta per la salvaguardia del pianeta riguarda la città di Terni che abolirà progressivamente l’uso delle cannucce di plastica monouso dai locali della movida cittadina. Un gruppo di ragazzi del capoluogo umbro, con il sostegno dell’associazione culturale Terninaction, stanno diffondendo la campagna “The last straw” (l’ultima cannuccia).

In linea con l’iniziativa ternana, la catena di alberghi Hilton ha annunciato l’intenzione di rimuovere le cannucce di plastica entro la fine del 2018. Negli hotel del gruppo saranno eliminate anche le bottiglie d’acqua di plastica dalle sue sale conferenze. A riportare la notizia è il portale The Drink business, che ricorda come Hilton sia l’ultima grande catena nel settore alberghiero a prendere le distanze dalle plastiche usa e getta, dopo Marriot e Four Seasons.

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Luca
Luca
20 Marzo 2018 11:38

Quando ero piccolo (anni 60/70) le cannucce erano di paglia. Certo erano piccoline, ma non davano problemi. Tra l’altro, facendo una rapida ricerca, ho trovato che ce ne sono in vendita sia in paglia che in carta (tutte anche coloratissime)… quindi perche’ insistere con quelle di plastica?

ezio
ezio
21 Marzo 2018 12:29

Perché ci accorgiamo di questi veri e propri insulti a noi stessi ed al nostro ambiente sempre dopo aver prodotto il danno, a volte irreparabile?
Cosa sono le eccellenze tecnologiche della ricerca a senso unico, che dettano legge su tutto e tutte le greggi dei consumatori ignari, fino ad evidenze conclamate degli effetti collaterali?
W la ricerca scientifica responsabile, lungimirante e non ottusamente commerciale.