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Negli Stati Uniti in dieci anni è rimasto costante il consumo di caffeina per bambini e adolescenti: diminuisce la percentuale proveniente da bibite gassate, ma aumenta quella dal caffè e da energy drink
Negli Stati Uniti in dieci anni è rimasto costante il consumo di caffeina per bambini e adolescenti: diminuisce la percentuale proveniente da bibite gassate, ma aumenta quella dal caffè e da energy drink
Redazione 24 Febbraio 2014
Tra il 1999 e il 2010, il consumo di caffeina tra i bambini e gli adolescenti americani è rimasto pressoché invariato, ma è cresciuta la percentuale proveniente dal caffè e dagli energy drink, mentre è calata quella proveniente dalle bibite frizzanti, il cui contributo è sceso dal 62% al 38%.
La percentuale di caffeina proveniente dal caffè è salita dal 10% a quasi il 24%, mentre quella proveniente dagli energy drink, che non esistevano come categoria all’inizio della ricerca, si assesta al 6%, raggiungendo il 10% nella fascia 19-22 anni. La caffeina proveniente dal tè, che è al primo posto tra i bambini, vede ridursi il suo ruolo col crescere dell’età.
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Questi risultati sono il frutto di una ricerca pubblicata dalla rivista Pediatrics e guidata da Amy Branum, dei Centers for Disease Control and Prevention, che, a fronte delle diffuse preoccupazioni sul consumo di energy drink, quantifica per la prima volta le tendenze nell’assunzione di caffeina negli adolescenti statunitensi. Lo studio ha coinvolto ventiduemila persone tra i due e i ventidue anni.
I ricercatori fanno notare che anche se la percentuale di caffeina proveniente dagli energy drink risulta relativamente bassa, tuttavia è cresciuta rapidamente negli ultimi anni della ricerca ed è destinata a incrementarsi.
Beniamino Bonardi
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