Molti giornali hanno riportato la notizia che non è stata trovata carne di cavallo nelle confezioni di lasagne alla bolognese a marchio Primia, sequestrate il 23 febbraio dai Nas di Brescia e accusate di contenere l’ingrediente non dichiarato in etichetta.
Alcuni siti hanno anche linkato il comunicato dalla ditta in cui si dice: ”Niente carne di cavallo ma solo ragù di bovino, come dichiarato nell’etichetta. Dissequestrate le 2.400 confezioni di lasagne marchio Primia prodotte dalla Cucina di Bologna”. L’amministratore della ditta di San Giovanni in Persiceto (Bologna), aveva già riferito di aver acquistato la carne da un’azienda lombarda, nella certezza che si trattasse solo di carne di manzo.
La storia non non è proprio così. Abbiamo chiesto chiarimenti all’Istituto zooprofilatico sperimentale di Brescia che ha condotto le analisi e la risposta è stata chiara. Il primo campionamento ha dato risultati positivi in quanto è stata trovata carne di cavallo non dichiarata. In un secondo tempo è stato analizzato un altro lotto di lasagne e in questo caso le analisi non hanno riscontrato presenza di carne di cavallo, per cui la merce è stata dissequestrata.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24