Bisfenolo A, il Parlamento Ue chiede di vietare l’interferente endocrino nei materiali a contatto con gli alimenti. Molti paesi prendono provvedimenti. E l’Italia?
Bisfenolo A, il Parlamento Ue chiede di vietare l’interferente endocrino nei materiali a contatto con gli alimenti. Molti paesi prendono provvedimenti. E l’Italia?
Luca Foltran 23 Novembre 2016Il bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica classificata tra gli interferenti endocrini in grado di alterare l’equilibrio ormonale dell’organismo. L’esposizione al BPA può influenzare negativamente lo sviluppo, la crescita, la riproduzione e il comportamento, sia nell’uomo che nelle specie animali. In pratica gli interferenti endocrini possono “accendere”, “spegnere” o modificare i normali segnali inviati dagli ormoni con effetti preoccupanti, perché insidiosi e subdoli.
Il bisfenolo è una molecola usata nella produzione di plastiche e rivestimenti. Quasi il 70% della produzione è impiegata nella sintesi del policarbonato, una plastica utilizzata per molte applicazioni (1). In ambito alimentare, il policarbonato si trova nei recipienti per alimenti e bevande e nelle stoviglie di plastica, come pure nel vasellame per cottura a microonde, utensili da cucina, serbatoi per l’acqua e tettarelle e, fino al 2011, per le bottiglie dei biberon. Il bisfenolo A si trova anche nelle resine epossidiche utilizzate come rivestimenti nelle lattine delle bibite e delle conserve alimentari oltre che per molte applicazioni industriali (2).
La principale fonte di esposizione per l’uomo è stata individuata negli alimenti in scatola. Il BPA infatti può migrare in piccole quantità nei cibi e nelle bevande, specie in alcune condizioni (tempi prolungati, alte temperature, alimenti a base grassa), mettendo a rischio la salute delle popolazione più vulnerabili (neonati, bambini e donne incinte). Secondo la legge europea, il bisfenolo A può essere usato per la produzione di imballaggi e materiali a contatto con alimenti (tranne biberon in policarbonato) limitando la migrazione a 0,6 mg/kg di alimento.
Per queste ragioni il 6 ottobre scorso, il Parlamento europeo ha approvato con 346 voti a favore e 239 contrari un emendamento alla risoluzione sui materiali destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari. Il documento chiede alla Commissione Ue di vietare l’utilizzo di bisfenolo A in tutti i materiali a contatto con il cibo, visto che le valutazioni dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), nell’ultimo decennio, “non hanno efficacemente affrontato tutte le preoccupazioni in materia di salute e che l’Efsa rivaluterà ancora una volta i rischi connessi al BPA nel 2017”.
Una settimana dopo la risoluzione, l’Efsa ha diffuso i risultati di due studi condotti sugli animali, non considerati ai tempi dell’ultima valutazione sul bisfenolo A, pubblicata lo scorso gennaio. I nuovi dati confermano la precedente conclusione: il bisfenolo A potrebbe avere effetti sul sistema immunitario degli animali, ma le evidenze sono troppo limitate per trarre conclusioni per la salute umana. La prossima valutazione dell’Efsa è prevista tra il 2017 e il 2018 quando sarà disponibile uno studio biennale del National Toxicology Program statunitense.
Di fronte a diverse ricerche che suggeriscono l’esistenza di una relazione tra livelli di BPA urinario e la maggiore incidenza di diverse patologie (cardiopatie, diabete, danni al sistema nervoso centrale e immunitario e maggior predisposizione al tumore della mammella), molti Paesi europei hanno deciso autonomamente di limitare l’esposizione dei consumatori in virtù del principio di precauzione, vista la lenta reazione dell’Europa. L’Italia rientra nell’ambito dei paesi che, pur evidenziando i possibili problemi, ha scelto di non adottare alcuna misura autonomamente.
Firma la petizione: Bisfenolo A (BPA) in etichetta in imballaggi e articoli per la nutrizione di bambini.
(1) Lenti per occhiali, CD, DVD, caschi, telefoni cellulari, spine, prese, contatori, lastre per l’edilizia, sportelli per forni a microonde
(2) Circuiti stampati, vernici per auto, inchiostri di stampa, serbatoi per lo stoccaggio di acqua potabile
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se il governo decide di non decidere, allora accorciamoci le maniche e facciamo di tutto per evitare i cibi in scatola. e vai con le petizioni anti-BPA!
sottoscrivo…… anche se personalmente già da tempo evito i cibi in scatola…….. vorrei inoltre avere piu informazioni per sapere dove altro è presente.