Bisfenolo, secondo l’industria francese il divieto di impiego nei contenitori per alimenti e negli scontrini è irrealistico. Non ci sono alternative valide
Bisfenolo, secondo l’industria francese il divieto di impiego nei contenitori per alimenti e negli scontrini è irrealistico. Non ci sono alternative valide
Redazione 10 Dicembre 2014L’industria della plastica giudica “irrealistica” la posizione contenuta nel recente rapporto del governo francese, secondo cui dal prossimo 1° gennaio sarebbe possibile sostituire il Bisfenolo A nei contenitori per alimenti. In realtà il provvedimento approvato nel 2012, prevede il divieto di fabbricazione, importazione, esportazione e immissione sul mercato di qualsiasi contenitore per alimenti contenente Bisfenolo A. La normativa è stata estesa anche agli scontrini fiscali.
Secondo PlasticsEurope, portavoce ufficiale dei produttori europei di materie plastiche, le alternative al Bisfenolo A non esistono o sono molto meno efficienti. Il documento del governo non fornirebbe alcuna solida valutazione scientifica o tossicologica delle alternative , non rispecchierebbe le valutazioni fornite dall’industria delle materie plastiche francese e potrebbe fornire un quadro fuorviante per quanto riguarda la disponibilità e l’idoneità di soluzioni alternative al Bisfenolo A. Come riferisce EurActive, secondo Jasmin Bird, di PlasticsEurope, il rapporto del governo «è stato interpretato come la conferma che il passaggio a sostanze diverse dal Bisfenolo A sarebbe immediatamente fattibile e relativamente facile, quando invece le alternative o non esistono o non hanno lo stesso rendimento del Bisfenolo A in diverse applicazioni». Anche secondo Ralf Maecker, di Epoxy Resin Group, «questa interpretazione sarebbe una semplificazione non realistica dei problemi, che contraddice in larga parte le valutazioni dell’industria».
Beniamino Bonardi
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