Scorrendo la lista degli ingredienti dei “Biscotti al cacao con anacardi” Altromercato sono rimasto sconcertato nel leggere al terzo posto “Olio di palma” e nell’accorgermi subito dopo che non si tratta nemmeno di un ingrediente del Commercio Equo! Almeno questo avrebbe potuto giustificare parzialmente la scelta. Ma mancando anche questo presupposto mi domando: per quale motivo usarlo come ingrediente?Cordiali saluti da un perplesso acquirente di prodotti Altromercato
Piero
Abbiamo chiesto all’azienda chiarimenti ed ecco la risposta:
“Siamo consapevoli delle numerose discussioni relative all’utilizzo di olio di palma nei prodotti alimentari ma la questione è piuttosto complessa e priva di una semplice e immediata soluzione. Il nostro impegno verso produzioni in grado di rispettare la terra, i diritti e le persone è continuo e può trovare nel nostro sito tutte le risposte, vedendo più nel dettaglio in che modo stiamo lavorando su questo versante.
Da qualche anno è entrato nel nostro circuito un produttore di Commercio Equo e Solidale del Ghana che produce olio di palma biologico, Serendipalm, che ci ha dimostrato come sia possibile la coltivazione della palma da olio in condizioni di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale lungo tutta la filiera produttiva. L’area in cui opera Serendipalm ospita centinaia di piccoli produttori di palma, cacao ed agrumi che traggono il loro sostentamento dalla coltivazione di piccoli appezzamenti tra 1 e 2 ettari. Quest’olio, dopo deodorazione, viene utilizzato nelle “Crostatine al cacao”.
Al momento non ci risulta possibile utilizzarlo negli altri prodotti da forno perché questi richiedono un olio di palma bifrazionato e il processo di frazionamento viene eseguito da aziende i cui lotti minimi di lavorazione sono troppo alti per noi.
Nella crema spalmabile “Cajita”, per i motivi sopra esposti, l’olio di palma è stato solo parzialmente sostituito con olio di palma bio del commercio equo. Tra i nostri prodotti vi è comunque anche una crema spalmabile al cacao biologica e senza olio di palma: “Cajita bio” che però è disponibile nelle Botteghe Altromercato e in tutti gli altri punti vendita, solo nei mesi freddi; infatti la mancanza di grassi solidi a temperatura ambiente determina, nella stagione calda, la separazione tra fase solida e fase liquida oleosa rendendo il prodotto poco gradevole.
Per la restante parte di prodotti nei quali si utilizza olio di palma, questo proviene quasi totalmente dal circuito RSPO. La Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibile, in acronimo RSPO per l’inglese Roundtable on Sustainable Palm Oil, è un’organizzazione agricola nata dieci anni fa con l’obiettivo di promuovere la crescita e l’uso di prodotti di olio di palma sostenibile attraverso standard globali credibili ed il coinvolgimento delle parti interessate tra cui produttori, commercianti, organizzazioni non governative ambientali.
Alcune di queste ultime riconoscono dei meriti di una parte delle aziende facenti parte di RSPO mentre le altre aziende hanno ancora da lavorare su questo fronte, ma con uno sguardo positivo verso il futuro.”
Ufficio stampa Altromercato
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Caro consumatore, se vuoi prodotti di un certo tipo devi saperci RINUNCIARE in funzione della stagionalità. Se invece vuoi quello che ti pare quando ti pare almeno non fare la morale a chi te lo offre.
La risposta dell’azienda mi sembra assolutamente insufficiente: spacciano per commercio equo qualcosa che equo non è (lasciamo stare sano).
Poco importa se a voi serve bifrazionato o se fuori fa caldo o se fa freddo: cambiate le ricette invece di prendere in giro i consumatori!
Mi sono sentito francamente offeso dalla risposta che avete fornito in questo articolo. Acquistavo già con diffidenza i prodotti col vostro marchio presso il supermercato Esselunga ma dopo questo genere di spiegazione eviterò con cura di farlo ancora. Volete produrre prodotti equo e solidali (e ciò è un onore ed è apprezzabile)? Bene, allora fatelo senza il bifrazionato o come si chiama quell’ingrediente orrendo che equo non è e neppure sano. Insomma cambiate ricetta e siate onesti con i consumatori e col marchio che apponete sui vostri prodotti.
A proposito di “Commercio equo & solidale ” consiglio di leggere il bel libro-inchiesta della giornalista Valentina Furlanetto: “L’industria della carità” ed.Chiarelettere , e precisamente: “Equo con chi?” storia di un coniglietto pasquale” ,che illumina l’assai ambiguo mondo del commercio “equo”.
grazie per la vostra informazione.
Che delusione. Compravo prodotti Altromercato all’Esselunga. Mi fidavo. Non guardavo nemmeno gli ingredienti. Non credevo davvero usassero anche loro Olio di Palma. Clamoroso errore mio non controllare l’etichetta e fidarmi. Mai piu’ prodotti Altromercato con Olio di Palma, qualsiasi sia la sua provenienza.
Non so quando l’olio di palma “bifrazionato” è stato inventato – qualcuno può rispondere? – ma sicuramente biscotti e dolci sono nati molto prima che qualunque olio di palma venisse estratto. Quindi l’unico motivo, che nessuno ammetterà mai, è che si usano questi oli solo per motivi economici e cioè aumentare il guadagno di chi li produce spendendo sempre meno nella produzione.
Di quanti soldi ha bisogno un essere umano per vivere felice?
Un minimo di chiarezza per non fare il solito minestrone di principi e reazioni:
– i prodotti di Altromercato e generalmente quelli del mercato Equo e Solidale, come indica chiaramente il nome, seguono il principio di un’equo riconoscimento ai produttori tradizionali delle materie prime. Non sono bio per principio, ma eventualmente come marchio aggiunto quando questo è possibile certificarlo.
– i prodotti bio non sono per principio Equo Solidali, ma ecologici e privi di sostanze chimiche di sintesi nella coltivazione, allevamento e trasformazione.
Qualche prodotto certificato bio ha materie prime di provenienza del mercato Equo Solidale e viceversa qualche prodotto Solidale è anche bio, ma sono due categorie di alimenti ben distinti per principio di base.
Se vogliamo alimenti sani dobbiamo leggere le etichette, scegliere informati e pretendere che i produttori indichino tutti gli ingredienti con chiarezza, la zona di produzione e lo stabilimento che li ha trasformati.
Ultimo ma non ultimo, i prodotti equo solidali, quelli bio e sani non sono esteticamente perfetti, perché la mano che li li produce è la natura e non l’industrialità come nei perfettamente strutturati, standardizzati, conservati e colorati alimenti convenzionali.
dispiace dover “capire” che una delle poche aziende “attenta a certe tematiche” dica … alla fine …usiamo olio di palma del “consorzio-certificazione” RSPO …andate a leggere l’ultima indagine di altroconsumo … certo meglio RSPO che “niente” ma in RSPO sono presenti un po’ di “problemi”
tra cui ….grosse aziende produttrici (se non ricordo male situate in Tailandia) che sono associate ma non hanno acconsentito alle visite nelle loro coltivazioni … mahhh
mi sa che questi “ALTROMERCATI” insieme a certe “INDUSTRIE utilizzatrici della parola BIO” alla fine non fanno altro che vendere prodotti sfruttando certe sensibilità dei consumatori
ATTENTI SEMPRE ALLE ETICHETTE e ben vengano le DOMANDE !!!! dietro l’angolo c’è sempre una bella schiera di persone che vogliono approfittare (travestite da associazioni, blog, riviste ETC).
OVUNQUE!!! tra chi è contro al BIO ..tra chi è a favore
ATTENZIONE
imbarazzante la risposta …