Ci sono criteri predominanti quando si sceglie quale carne o derivato del latte acquistare e quindi che cosa mangiare? E se sì, quali sono le priorità? La domanda è importante, perché negli ultimi anni le sensibilità dei consumatori sono molto cambiate, soprattutto rispetto alle proteine animali. Ma raramente le risposte vanno nella direzione che sembra più ovvia, e cioè quella della sostenibilità. Restano infatti in cima alla lista dei fattori principali sia gli aspetti legati alla salute e alla salubrità di carne e formaggi sia, un po’ a sorpresa, quelli associati al benessere animale. Gli argomenti relativi alla sostenibilità vengono dopo, anche se sono sempre presenti.
Questo il quadro che emerge da un sondaggio coordinato dai ricercatori dell’Università di Portsmouth, nel Regno Unito, che hanno pubblicato su Food Quality and Preference quanto ottenuto intervistando centinaia di persone di cinque Paesi molto diversi.
Lo studio sul benessere animale
Per cercare di avere una visione relativamente completa di ciò che pensano gli europei, gli autori hanno intervistato circa 3.200 persone di Svizzera, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Regno Unito, sottoponendo loro un dettagliato questionario che verteva su quattro tematiche principali, e chiedendo loro di attribuire a ogni affermazione un punteggio da uno (pochissimo importante) a cinque (estremamente importante). Gli ambiti erano relativi a:
- Le caratteristiche organolettiche e il gusto, e quelle associate al prodotto come la freschezza, la qualità, la salubrità, la lavorazione (l’eventuale processamento), il costo e le offerte, la facilità di preparazione e la conoscenza del brand;
- Benessere animale, ovvero le condizioni di allevamento (all’aperto o meno), il tipo di alimentazione (foraggio o altro) data agli animali;
- Sostenibilità ambientale, cioè, per esempio, la presenza di un packaging sostenibile, la produzione locale, la distanza tra produzione e vendita, le emissioni, il fatto che il prodotto sia o meno biologico;
- Sostenibilità sociale, ovvero la presenza di informazioni relative al trattamento dei lavoratori coinvolti, e prezzi che assicurino un trattamento economico adeguato agli stessi.
Le priorità per i consumatori
In tutti e cinque i Paesi, le voci considerate più importanti sono state le prime, cioè quelle relative alla qualità e alla sicurezza della carne o dei formaggi, seguite dalle seconde, incentrate sul tipo di trattamento riservato agli animali. Gli argomenti associati alla sostenibilità ambientale e ancora di più a quella sociale sono stati considerati meno importanti, anche se non privi di rilievo. Inoltre, è stata generalmente apprezzata l’apposizione di un bollino o di una dicitura che fornisca informazioni specifiche su questi aspetti.
Secondo gli autori, bisognerebbe tenere conto dell’ordine delle priorità nella formulazione delle etichette, di bollini e in generale del packaging. Oltre alle segnalazioni sull’impatto ambientale, che inizia a essere presente sempre più spesso, i produttori e i rivenditori dovrebbero esplicitare meglio anche ciò che riguarda le caratteristiche nutrizionali e microbiologiche, soprattutto degli alimenti migliori, che potrebbero essere così favoriti nell’acquisto a discapito di altri meno consigliabili. I consumatori cercano quindi alimenti sicuri e sani, e che non arrivino da animali maltrattati. Se poi il processo di produzione e le condizioni di lavoro sono sostenibili è meglio, ma le priorità restano quelle associate agli aspetti nutrizionali e al rispetto per gli animali.
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Giornalista scientifica
Per misurare il benessere animale basta seguire il metodo Lollobrigida: https://www.la7.it/intanto/video/lollobrigida-benessere-animale-si-verifica-chiedendo-direttamente-a-loro-20-05-2024-543269
Mi sembra un ottimo risultato! Benessere animale su tutto. Non siamo i padroni del mondo….gli animali non umani hanno il nostro stesso diritto ad una vita degna di essere vissuta.
Mi correggo:
PERCHÉ VEDO LA PUBBLICITÀ DI FILENI IN QUESTO ARTICOLO CHE PARLA DI “BENESSERE PER GLI ANIMALI?
Fileni è un nostro inserzionista. Riguardo la vicenda Fileni ecco qui un’approfondimento. https://ilfattoalimentare.it/pollo-fileni-biologico-report-rettifica.html Il fatto che in un articolo sul benessere animale ci sia un’azienda produttrice di carne dimostra la totale indipendenza del sito e della nostra linea editoriale rispetto agli inserzionisti.
Concordo con le opinioni espresse dai partecipanti al sondaggio, i primi due punti sono fondamentali anche per me
Concordo in parte con le opinioni espresse dalle persone coinvolte nel sondaggio: qualità e benessere animale, in primis, poi la sostenibilità sociale e quindi quella ambientale.
assolutamente per me è preponderante il trattamento riservato a quelle povere bestie. Non sarei vegetariana se sapessi che gli animali vengono allevati rispettando la natura così come le piante