Compassion in World Farming (CIWF) ha assegnato i premi per il benessere animale 2021. Si tratta di riconoscimenti simbolici per i miglioramenti promossi dalle aziende lungo la filiera produttiva. Tra le imprese vincitrici, troviamo Barilla, per avere migliorato il benessere delle galline allevate nelle filiere globali, riducendo al tempo stesso l’uso di uova come ingrediente grazie a una riformulazione di alcuni prodotti. Oltre a ciò l’azienda ha raggiunto nel 2019 il proprio impegno a eliminare le gabbie negli oltre 100 paesi in cui opera, permettendo così di migliorare la vita a oltre 2 milioni di galline. Tra il 2016 e il 2020 Barilla ha anche lavorato alla riformulazione di alcune referenze, che ha portato a una riduzione dell’8% delle uova usate come ingrediente a livello globale, delle emissioni di gas serra e di oltre 350.000 galline allevate nelle proprie filiere di approvvigionamento globali. Elena Franchi di Barilla ha commentato: “ Grazie alla collaborazione con CIWF abbiamo raggiunto l’importante obiettivo di rimuovere globalmente le gabbie dalla nostra filiera uova; inoltre abbiamo lanciato negli ultimi anni diversi prodotti con alti contenuti di proteine vegetali riducendo il consumo di uova.”
Seconda azienda italiana vincitrice di quest’anno è Galbusera, che con i suoi marchi Galbusera e Tre Marie rappresenta uno dei principali produttori italiani di biscotti, cracker e dolci da ricorrenza. L’azienda, che ha completato il proprio impegno a utilizzare solo uova di galline non allevate in gabbia per tutti i propri marchi, ha deciso di collaborare con i fornitori per impegnarsi a escludere anche i cosiddetti sistemi combinati e ricevendo per questo un Premio Good Egg. Luciano Triangeli, Responsabile qualità di Galbusera ha commentato: “ Già dal 2017 stiamo utilizzando solo uova da allevamenti a terra da filiera Italia e durante il 2021 abbiamo concordato con tutti i nostri fornitori l’impegno a eliminare progressivamente i sistemi di allevamento combinati. L’obbiettivo è garantire il completo abbandono di questa tipologia di allevamento a terra entro il 2026. Tutto ciò nell’ottica di una maggiore tutela del benessere animale e di pieno rispetto delle aspettative dei nostri consumatori”.
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giornalista redazione Il Fatto Alimentare
È interessante l’impegno che queste 2 aziende hanno investito per migliorare il benessere animale e bene ha fatto “Compassion in World Farming” ad assegnare un riconoscimento simbolico.. I miglioramenti vanno sempre premiati..!!! Speriamo che siano d’esempio per tante altre..
Fa piacere venire a sapere che industrie alimentari come Barilla e Galbusera si siano convertite ad un maggiore rispetto per gli animali e il loro benessere… ci guadagniamo anche noi!