Che cosa c’è dietro la Barilla rosa? Sarà una confezione speciale per la festa della donna? O forse una nuova tipologia di pasta? La domanda sorge spontanea quando, in fondo alla corsia della pasta del supermercato Esselunga di Segrate, trovo un grande contenitore con centinaia di confezioni di spaghetti n°5 di colore rosa. La gente era abituata a vedere sugli scaffali gli spaghetti integrali nei pacchi di colore arancione e quelli  gialli per la pasta ai cinque cereali, ma il rosa no.

È un colore utilizzato raramente in ambito alimentare perché è poco correlato con il cibo. In effetti si tratta di una “limited edition”, termine usato dal marketing per indicare un prodotto distribuito in un numero preciso e contingentato di pezzi. Il nuovo vestito degli spaghetti n°5  è stato creato insieme al marchio di vestiti sportivi GCDS ossia “God Can’t Destroy Streetwear”, che quest’anno ha deciso di usare il rosa come colore distintivo della collezione.

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L’iniziativa di Barilla doveva durare solo dal 14 al 27 ottobre 2019

Il marchio proposto con una certa visibilità e ripetuo più volte sulla confezione, risulta sconosciuto alla stragrande maggioranza dei consumatori, ma non ai giovani esperti di abbigliamento da streetwear. Esselunga dice che queste confezioni rosa di pasta Barilla sono state in vendita solo dal 14 al 27 ottobre 2019, ma si vede che qualche pacco è avanzato ed è stato rimesso sugli scaffali.  Qual è il senso di una scelta così bizzarra indirizzata a una fascia di pubblico che in genere non frequenta molto le corsie del supermercato? Che sia un test per capire se la forza del marchio va oltre il gap generazionale?

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