carne, allevamento vacche

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato 14 istruttorie nei confronti di altrettanti caseifici acquirenti di latte crudo, vaccino e ovi-caprino, con sede in Lombardia, Emilia-Romagna, Sardegna e Puglia, per verificare presunte pratiche sleali poste in essere a danno degli allevatori conferenti, in violazione dell’art. 62 del decreto legge n. 1/2012 che regola le relazioni commerciali nella filiera agroalimentare.

I procedimenti sono stati avviati tutti su segnalazione del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), a seguito dei controlli eseguiti sul campo dagli Uffici Territoriali, nel corso del 2019 e nel primo semestre del 2020.

latte
Le contestazioni riguardano l’assenza di contratti scritti e la mancata indicazione del prezzo oltre al ritardo dei pagamenti

Le contestazioni presentate  nelle comunicazioni di avvio delle istruttorie sono diverse. In nove casi sono state contestate le modalità con le quali viene disciplinata la fornitura del latte fresco, ipotizzando violazioni quali la totale assenza di contratti scritti, la mancata indicazione di elementi essenziali quali il prezzo o la quantità del latte oggetto di conferimento, la durata dei contratti inferiore a un anno, il ritardo nei pagamenti (che devono essere effettuati entro trenta giorni dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura). In due casi è stata contestata l’imposizione, da parte dei caseifici di una riduzione unilaterale e retroattiva del prezzo del latte contrattualmente previsto per i mesi di marzo e/o aprile 2020, in relazione alla crisi determinatasi nel settore lattiero caseario per la pandemia da Covid-19. In tre casi, infine, sono state contestate entrambi i comportamenti.

Le pratiche si inquadrano in una situazione di significativo squilibrio di forza commerciale che connota la filiera di produzione e commercializzazione del latte crudo e vede gli allevatori conferenti in una posizione di debolezza strutturale nei confronti della controparte contrattuale, rappresentata dai caseifici di trasformazione.

© Riproduzione riservata

[sostieni]