È stata pubblicata la relazione nazionale del ministero della Salute con i dati sulle vendite di antibiotici in Italia nel settore veterinario. Dalle tabelle emerge chiaramente il raggiungimento dei target prefissati nel Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza (PNCAR 2017-2020). Sono stati infatti superati tutti gli indicatori fissati per il 2020. Si conferma così la tendenza alla diminuzione delle vendite che nel 2020 hanno fatto registrare una riduzione del 38,3% rispetto al 2016.
“Si tratta di un dato ancor più significativo se si considera come riferimento il 2010 perché in questo caso si arriva a -56,8%. Il trend si conferma in modo marcato per tutte le classi di antimicrobici,” e questo dimostra un costante impegno verso il minor utilizzo. Un’attenzione particolare è rivolta alle classi di antibiotici il cui utilizzo negli animali può avere effetti sulla salute pubblica per il possibile sviluppo della resistenza antimicrobica.
La riduzione più evidente “è sicuramente quella relativa alle vendite per la classe delle polimixine (95,4%) rispetto al 2016”. Altri cali ‘significativi’ riguardano gli altri chinoloni (- 67,6%), le cefalosporine di terza e quarta generazione con un ribasso del 56,9% e i fuorochinoloni con una riduzione del 47,2%. La relazione ministeriale evidenzia infine, una contrazione del 40% delle vendite di agenti antimicrobici autorizzati in forme farmaceutiche impiegate per il trattamento di gruppo, attraverso la somministrazione in soluzioni (acqua di abbeverata, siero di latte, broda, ecc.), come mangimi medicati (premiscele) o il top dressing (polveri orali).
© Riproduzione riservata Foto: stock.adobe.com
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
giornalista redazione Il Fatto Alimentare